Avanti tutta Salvatore Caruso: è in finale contro Tiafoe al challenger di Parma

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Avanti tutta Salvatore Caruso: è in finale contro Tiafoe al challenger di Parma

Quarta finale challenger per Salvatore Caruso, che proverà a vendicare Musetti in finale. “Tiafoe è un avversario di altissimo livello, sarà una bella partita”

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Salvatore Caruso - Challenger Parma 2020 (foto Marta Magni)
 

da Parma, l’inviato Massimo Gaiba

Salvatore Caruso conferma il suo ottimo stato di forma e batte in maniera netta (6-4 6-4) la giovane speranza australiana, di origini russe, Alexei Popyrin (n. 108 ATP) in semifinale del challenger di Parma e si qualifica per la finale – la quarta della sua carriera nel circuito cadetto.

Caruso si presenta in campo aggressivo e mette subito le cose in chiaro: break immediato e primo tentativo di fuga. Nel terzo gioco strappa nuovamente il servizio al 21enne avversario che, sulla palla break, non si accorge che Caruso è scivolato a terra e sbaglia un’imperdonabile smorzata. Ci sono però margini di recupero per Popyrin, visto che non si può certo dire che sia una partita dominata dai servizi. Caruso infatti restituisce subito il favore e lascia uno spiraglio all’australiano, che ringrazia ma non accetta il dono. Sul 2-4 finisce sotto 0-40 e se sulle prime due palle break rimedia col servizio, sulla terza combina l’ennesimo disastro, su cui inscena anche una piccola, seppur educata, contestazione all’arbitro. Caruso si porta così sul 5-2 ma riesce a sua volta a perdere il servizio dopo non aver sfruttato un set point; questo non compromette l’equilibrio del set, che Caruso porta a casa con il punteggio di 6-4.

All’inizio del secondo parziale Popyrin sembra un po’ più centrato e mette a segno qualche bel diritto, ma ci vuole ben altro per scalfire la solidità del nostro portacolori che su partite di questo tipo ha costruito una carriera – soprattutto se Popyrin continua a servire in modo tanto mediocre da ritrovarsi nuovamente in difficoltà nel fatale settimo gioco in cui butta fuori di due metri una facile volée e poi, non pago, commette un doppio fallo. 

Gli ultimi sussulti di Popyrin sono due palle break, una nell’ottavo e l’altra nel decimo gioco. Sulla prima provvede lui stesso a sparare in rete una risposta tutto sommato agevole. Sulla seconda è Caruso a giocarsela meravigliosamente, per poi chiudere al primo match point. Partita non indimenticabile, come si diceva, ma vittoria indiscussa di Salvo che è rimasto sempre in controllo dell’incontro. Sapevo che sarebbe stata una partita complicata perché lui è un ottimo giocatore che punta molto sull’uno-due. E allora il mio obiettivo era quello di farlo stare lì il più possibile. E non è stato semplice tenere alta l’attenzione su tutti i punti”. 

VERSO LA FINALE – Domani in finale, meteo permettendo – viste le previsioni, il rischio di giocare in notturna è concreto – se la vedrà con lo statunitense Frances Tiafoe (n.67 ATP e prima testa di serie) che si è sbarazzato in rimonta dell’argentino Federico Delbonis (3-6 6-3 6-4). Delbonis mi ha messo in difficoltà perché il suo servizio è un po’ strano e non facilmente decifrabile. Domani sarà sicuramente una partita difficile contro un avversario molto valido che in più è anche un amico. Sarà comunque un piacere giocare davanti ad un pubblico così numeroso e caloroso”.

Caruso deve crederci: pur dotato di colpi molto esplosivi, i cali di rendimento di Tiafoe lo rendono avversario alla portata del nostro tennista, specie sulla terra battuta. Frances è un avversario di altissimo livello e sono convinto che sarà sicuramente una bellissima partita, sia per il pubblico che per noi giocatori” ha detto Caruso. “Spero ovviamente di uscirne vincitore, ma questo si vedrà domani”.

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