Il battesimo di Bianca Turati arriva ad Abu Dhabi. Avanti Kenin, Muguruza e Pliskova

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Il battesimo di Bianca Turati arriva ad Abu Dhabi. Avanti Kenin, Muguruza e Pliskova

La 23enne lombarda vince al suo esordio in un tabellone WTA. Al secondo turno affronterà Kudermetova. Passano tutte le big

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Bianca Turati (foto Federtennis)
 

Giornata con tanto tennis ad Abu Dhabi. Nel vento non particolarmente forte ma evidentemente fastidioso, i campi veloci accolgono le quattro top ten iscritte, tutte promosse al turno successivo, e le due azzurre provenienti dalle qualificazioni con tanto di piacevole sorpresa. Partiamo proprio da qui.

LA PRIMA DI BIANCA – Al suo esordio in un tabellone WTA, Bianca Turati centra la vittoria superando 6-1 6-2 Yaroslava Shvedova e sfonda il muro della top 300. La trentatreenne kazaka nata a Mosca vanta un best ranking al n. 25, mentre in doppio ha alzato i trofei di Wimbledon e dello US Open nel 2010. Dopo due anni e mezzo di assenza e aver dato alla luce due gemelli nell’ottobre del 2018, aveva fatto ritorno nel Tour lo scorso febbraio disputando in Qatar l’unico incontro del 2020. Questo per dire che manca del ritmo partita, Yaroslava, con i piedi non estremamente reattivi come richiederebbero le condizioni ventose, senza per questo nulla togliere all’impresa di Bianca che ha messo in mostra l’efficacia del suo rovescio monomane. La ventitreenne lombarda ha fatto suoi i primi quattro game molto lottati, assicurandosi così un vantaggio incolmabile. Nonostante gli otto doppi falli, Turati riesce a non cedere mai la battuta in virtù della sua superiorità negli scambi e alla poca precisione dell’avversaria; al quarto gioco del secondo parziale rompe l’equilibrio, se mai c’è stato, e vola al secondo turno dove troverà la russa Veronika Kudermetova, n. 46 del ranking e vincitrice di Anett Kontaveit.

Nulla ha invece potuto l’altra nostra qualificata, Lucrezia Stefanini, n. 394, di fronte a un’avversaria di ben altro spessore quale la sesta del seeding Elena Rybakina, anch’ella nativa di Mosca con passaporto kazako. La ventiduenne toscana si arresa per 6-1 6-3.

GARBIÑE – Non è un match particolarmente spettacolare quello che vede la determinata Garbiñe Muguruza superare in due set Kristina Mladenovic. Sempre alle prese con le sue insicurezze in singolare nonostante i successi in doppio (due trionfi Slam la scorsa stagione), Kiki subisce sette giochi consecutivi da una Muguruza che entra davvero in campo sullo 0-2. Perde però precisione, Garbiñe, tutt’altro che impeccabile nelle verticalizzazioni, e Mladenovic riesce a fare partita pari e passa addirittura in vantaggio al settimo gioco, salvo poi restituire immediatamente il break.

Muguruza salva il 15-40 e va 5-4 spostando tutta la pressione sul servizio francese. Kiki sale 40-0 poi si incarta, iniziano i doppi falli: uno, due e il terzo manda Garbiñe a match point. Viene annullato con un’ottima seconda sulla cui volontarietà è inutile interrogarsi, anche perché nel frattempo un altro doppio errore mette di nuovo la n. 50 WTA di fronte al possibile ultimo punto del suo torneo. Entra la prima, ma il giudice di linea la chiama fuori e, nonostante il tempestivo overrule dell’arbitro (non c’è hawk-eye) faccia rigiocare la prima battuta, il finale è segnato: il nono doppio fallo (quinto del game) chiude la contesa e Muguruza raggiunge al secondo turno la bielorussa Aliaksandra Sasnovich.

NON SOLO TOP 10 – La prima testa di serie Sofia Kenin viene a capo di Zhaoxuan Yang in due set. Risolto il primo parziale solo al tie-break, i due lottatissimi game iniziali del secondo, entrambi vinti della numero 4 del mondo, indirizzano definitivamente l’incontro, anche se Sofia ha bisogno di sei match point nell’ottavo gioco per chiudere la contesa e prepararsi per la sfida contro Kirsten Flipkens. Un altro 7-6 6-2 è quello che fa registrare Aryna Sabalenka contro Polona Hercog, mentre Cori Gauff lascia un solo gioco alla norvegese n. 260 Ulrikke Eikeri e raggiunge Sakkari.

Karolina Pliskova si distrae al momento di chiudere con il servizio sul 6-2 5-3 – non che stesse brillando per determinazione e concentrazione fino a quel momento, forse perché desiderava un’avversaria dalla classifica migliore per il suo esordio con Sascha Bajin nel suo angolo. La ventisettenne greca Despina Papamichail, entrata al posto di Sorana Cirstea. ne approfitta così per trascinarla al tie-break. Karolina va avanti nel punteggio lasciando che sia l’avversaria a rischiare e chiude guadagnandosi un’altra avversaria appena nella top 300, la qualificata Anastasia Gasanova. Infine, in due set più equilibrati di quanto suggerisca il 6-4 6-3 finale, la seconda favorita del seeding Elina Svitolina ha la meglio su una combattiva ma poco concreta Jessica Pegula.

Il tabellone completo di Abu Dhabi

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