Mager sull'Australian Open: "Non mi sorprende che i top siano favoriti, ma perché solo i primi tre?"

Italiani

Mager sull’Australian Open: “Non mi sorprende che i top siano favoriti, ma perché solo i primi tre?”

Gianluca Mager commenta sulla possibile “quarantena differenziata” ad Adelaide: “Se ci fosse l’accesso libero alla palestra mi sarei portato il preparatore”

Pubblicato

il

Gianluca Mager a Delray Beach 2021 (foto Twitter @DelrayBeachOpen)
 

Dopo il vittorioso match di secondo turno contro Querrey al Delray Beach Open, Gianluca Mager ha rivelato qualche dettaglio in più sull’organizzazione della quarantena australiana che sta facendo discutere in queste ore.

Ho confermato proprio oggi l’itinerario che mi hanno proposto – ha spiegato Mager – parto il 14 gennaio da Miami, scalo a Los Angeles e arrivo nella serata del 15 gennaio a Melbourne. Il mio compagno di allenamenti per la prima settimana sarà Andrea Vavassori, mentre per la seconda settimana mi sono affidato all’organizzazione, che ci abbinerà a un’altra coppia”.

Uno degli aspetti che sta tenendo banco è la scelta di Tennis Australia di mandare sei giocatori (i primi tre della classifica ATP e le prime tre della classifica WTA, con Serena Williams scelta per sostituire l’australiana Barty) ad Adelaide per il periodo della quarantena, dove pare che le condizioni saranno meno severe di quelle della bolla di Melbourne.

Non sono del tutto sorpreso, a dire la verità – ci ha detto il giocatore ligure – perché è chiaro che se in teoria dovremmo essere messi tutti nelle stesse condizioni, ci sono giocatori che attirano più pubblico di altri, e questi vengono trattati meglio. Capita un po’ dovunque, è capitato anche allo US Open, dove le teste di serie avevano la loro suite sul centrale. Più che altro non capisco perché solamente tre persone, perché solamente i primi tre. Voglio dire, il numero 4 del mondo, il quarto giocatore più forte di tutti, a lui niente? Che deve fare per essere trattato meglio?

Non ci sono conferme su quelli che saranno effettivamente i benefici riservati agli “esiliati di Adelaide”: l’unica voce che sembra aver credito è quella che avranno la palestra dell’albergo a disposizione per 24 ore al giorno, mentre chi sarà a Melbourne avrà due ore di tennis, due ore di palestra e un’ora per i pasti a disposizione nel tempo consentito al di fuori della camera. Ma non è nemmeno confermato. Ciò che sembra confermato è che Djokovic ha scritto un lungo messaggio sulla chat dei giocatori lamentandosi di questa disparità di trattamento: “Djokovic è sempre, sempre dalla parte dei giocatori in queste circostanze” ha commentato Mager.

L’unica cosa è che se fossi stato nella situazione di poter aver accesso alla palestra per 24 ore al giorno mi sarei sicuramente portato il preparatore atletico in Australia, invece vado solamente con l’allenatore, che mi raggiunge da Doha”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement