Abu Dhabi: Sakkari elimina Kenin con bagel, fuori anche Svitolina con Kudermetova

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Abu Dhabi: Sakkari elimina Kenin con bagel, fuori anche Svitolina con Kudermetova

Kostyuk sugli scudi, continua la striscia vincente di Sabalenka

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A spese di Elena Rybakina, arriva la tredicesima vittoria consecutiva di Aryna Sabalenka che aveva chiuso il 2020 alzando i trofei di Ostrava e Linz. Tra due tenniste che amano far male alla palla seppure in modo diverso, il servizio comanda nel set d’apertura, soprattutto dal lato kazako, con tre punti persi nei primi cinque turni. Ma è proprio Elena a inciampare, cedendo a zero il decimo e decisivo game. “Sapevo che avrebbe giocato davvero veloce e profondo, così sono dovuta restare bassa per prepararmi a quei colpi” ha detto Aryna a fine match secondo quando riporta il sito della WTA. “Sta giocando molto libera e a volte non hai tempo di prepararti e ti fa un sacco di vincenti. Devi aspettare l’occasione giusta perché le giocatrici di questo tipo non possono tenere sempre quel livello”.

Livello che Rybakina mantiene nel secondo parziale in cui Sabalenka riesce solo a dimezzare i due break di svantaggio. Tuttavia, è proprio quel tentativo di rientrare nel set a dare alla bielorussa fiducia nel ritrovare il proprio miglior tennis in vista della partita finale. Aryna conquista così il break al secondo gioco e non si guarda più indietro fino al traguardo, mettendo a referto 30 vincenti (e 37 errori non forzati) contro il saldo 24-27 di Rybakina.

In semifinale, Sabalenka troverà Maria Sakkari, vincitrice in rimonta della favorita del seeding Sofia Kenin in un incontro in cui non c’è quasi mai stato equilibrio se non all’inizio della seconda frazione. Troppo fallosa nel primo set, Maria, e il 6-2 per Sofia richiede appena mezz’ora. “Andavo troppo di fretta all’inizio. Non sapevo cosa fare una volta che ho capito che quello che stavo facendo non funzionava” spiega Sakkari. “Ho provato qualcosa di diverso e ha funzionato. Ho cercato di essere più solida a tenere più palle in campo”.

Salvate tre palle break in apertura, la venticinquenne di Atene effettua lo strappo in un sesto gioco durato 16 punti che si rivelerà decisivo non solo per l’esito del set, bensì per l’inerzia del match che passa completamente sotto il controllo greco. Dal 2 pari, Maria infila 10 game consecutivi con tanto di bagel nel terzo di fronte a una Kenin ormai rinunciataria. “Facevo troppi errori e forzavo quando non dovevo” dice ancora Sakkari a proposito dell’incontro. Che è anche la base dell’analisi che fa dei progressi del suo gioco in generale: “Penso che ad avermi davvero aiutata sia stato capire che la mia palla è piuttosto pesante. Ho tanta forza e ho iniziato a usarla nel modo giusto. Fino allo scorso anno non riuscivo a controllarla, così ho dovuto abbassare un po’ il ritmo perché colpivo troppo forte e commettevo tanti errori. Credo di aver trovato il mio vero ritmo in campo: quando ho l’opportunità, entro. E questo dà fiducia”.

La prima semifinalista della parte bassa del tabellone è Marta Kostyuk, che si impone in tre set su Sara Sorribes Tormo. Non ci ha capito molto all’inizio, la diciottenne di Kiev, davanti alla regolarità della concittadina di Bautista Agut, e i 17 unforced contro 1 si sono risolti in un 6-0. Arriva anche il settimo gioco di fila che vale il break in apertura di secondo parziale e Marta, fresca top 100, dimostra tutta la confusione mettendosi ad alzare top spin ben dietro la riga di fondo – un po’ come se Matteo Berrettini decidesse di impostare un’eventuale sfida con Gulbis sulla diagonale di rovescio.

Poi, Sara stecca un dritto il cui rumore evidentemente risveglia l’avversaria, affronta la prima palla break della giornata e decide di giocarsela seguendo a rete la battuta. Risultato? Sette giochi consecutivi per Kostyuk che entra in campo tirando vincenti (tredici a zero il conteggio del parziale) con una facilità disarmante, mentre la n. 66 WTA forse ripensa al suo confronto di Ostrava contro Aryna nel quale era avanti 6-0 4-0 e non ha più vinto un game. C’è invece equilibrio in un terzo set che comincia con sei turni di battuta persi, ma è Kostyuk, ottima anche nelle chiusure a rete, a trovare la strada per il successo.

Allenata da mamma Talina con l’aiuto part time di Riccardo Piatti, Marta si giocherà l’accesso alla finale contro la n. 46 del ranking Veronika Kudermetova che si è imposta in rimonta su Elina Svitolina. Perché, come al turno precedente, Elina aveva tentato di far andare un’avversaria russa a servire per il match per poi brekkarla a vincere al tie-break, ma questa volta solo la prima parte del piano è andata a buon fine. Dotata di un’ottima prima di servizio, Veronika non ha problemi nel fare partita pari con la quinta giocatrice del mondo, dal canto suo abilissima a sfruttare la prima opportunità in risposta sul 5 pari: vinto il primo punto, lascia che sia l’avversaria a prendersi i rischi con la pressione per il possibile 0-30. In realtà, la ventitreenne di Kazan gioca con attenzione e si crea l’opportunità di una volée a campo aperto che però fallisce spianando la strada al break che Elina consolida aiutata dal servizio incamerando il parziale.

Stando al sito della WTA, Kudermetova è un centimetro più alta di Svitolina ma più bassa di un pollice: a influenzare il secondo parziale non sarà certo questo dettaglio e, forse, neanche quello all’apparenza più rilevante dell’unico precedente vinto dalla russa nella sua capitale poco più di un anno fa, tuttavia Veronika si riprende immediatamente il break subito in apertura e allunga al sesto gioco. Commette l’unico doppio fallo dell’incontro sul primo set point, poi se ne procura un altro e chiude con il dritto vincente dopo la smorzata. Partita in vantaggio anche nella frazione decisiva, Kudermetova si fa riprendere sul 4 pari. Svitolina tiene la battuta, ma non è cinica come nel primo set quando sul 15-30 deve rispondere al secondo servizio per andare a doppio match point e mette fuori il dritto. Veronika sembra poter dilagare nel finale, invece si inceppa servendo per chiudere. Si ritrova subito nel tie.break, però, dove la sua maggiore propensione offensiva viene premiata: “Ho cercato di essere aggressiva perché Elina è ottima in difesa” dirà dopo l’incontro.“Se vuoi vincere, devi attaccare, andare a rete, finire il punto, perché lei corre in modo incredibile”.

Risultati:

A. Sabalenka b. E. Rybakina 6-4 4-6 6-3
M. Sakkari b. S. Kenin 2-6 6-2 6-0
M. Kostyuk b. S. Sorribes Tormo 0-6 6-1 6-4
V. Kudermetova b. E. Svitolina 5-7 6-3 7-6(3)

Il tabellone completo

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