Il ritorno di Vesnina: “Non voglio avere rimpianti”

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Il ritorno di Vesnina: “Non voglio avere rimpianti”

Dopo la gravidanza la 34enne russa è pronta a tornare sul circuito. “Il tennis mi diverte ancora molto. Voglio che mi figlia mi veda giocare”

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Elena Vesnina - Indian Wells 2017 (foto Luigi Serra)
 

La notizia ha cominciato a circolare alla fine dell’anno appena trascorso: Elena Vesnina, ex n.13 al mondo in singolare, tre volte campionessa Slam e medaglia d’oro olimpica in doppio, tornerà sul circuito dopo una pausa di due anni, in cui ha dato alla luce una figlia. Ora è ufficiale e la stessa Vesnina lo ha confermato in un’intervista a tennis.com. A convincerla a prendere questa decisione è stata in parte una conversazione con il suo allenatore, Andrej Chesnokov, ex top 10 con una semifinale al Roland Garros del 1989 nel suo palmares. 

“Mi ha colpito quando mi ha detto: ‘Sai Elena, mi sono fermato quando avevo 31 o 32 (in realtà 33, ndr) anni e avrei voluto giocare più a lungo’”, racconta la tennista di Leopoli. “Lui si è dovuto ritirare per un infortunio molto serio e mi ha detto che è meglio provarci che non farlo. E ha ragione. Non voglio avere rimpianti di non aver provato a rientrare quando sarà troppo tardi. Se da una parte c’è l’idea di non lasciare nulla di intentato, dall’altra quella di poter mostrare alla piccola Elizaveta che sua mamma sa giocare a tennis e anche piuttosto bene. “Voglio mostrare a mia figlia quello che mamma sa fare. Sa che sto lavorando per ricominciare a giocare a tennis e le piace l’idea”, ha proseguito Vesnina. E sua figlia sembra già ben consapevole di avere una mamma un po’ speciale: “Quando guarda il tennis dice: ‘Anche la mia mamma gioca a tennis’”, ha rivelato. 

L’intenzione di rientrare sul tour non è fin da subito balenata nella mente della russa, alla quale, dopo oltre dieci anni in giro per tornei tutto l’anno, non dispiaceva per nulla poter rimanere a casa e godersi la sua nuova famiglia. “Non ci ho pensato per molto tempo. Mi sentivo così bene a casa. Tutto quel viaggiare non è di certo la cosa che mi mancava”, ammette candidamente. Poi però qualcosa è cominciato a smuoversi dentro dei lei piano piano. Prima un allenamento, poi un altro, poi qualche partita. La voglia di competere su un campo da tennis era tornata, così, in maniera spontanea. “Non sto tornando perché devo. Ho tante opzioni e non ho fretta. Sta venendo tutto in maniera naturale. Mi diverto a giocare a tennis. Il tennis non è mai veramente uscito da me. Me lo sono tenuto vicino. È una parte della mia vita e lo sarà per sempre”, spiega Vesnina. 

Al suo ritorno, per il quale non c’è una data certa, se la però dovrà vedere, oltre che con alcune sue storiche rivali, anche con le nuove tenniste che hanno stravolto il tennis femminile negli ultimi tempi: Naomi Osaka, Ashleigh Barty, Sofia Kenin, Iga Swiatek e Bianca Andreescu. Giovani, forti e agguerritissime. “Mi sono ritirata solo un paio di anni fa. Ma ci sono già molte facce nuove sul tour. Giovani giocatrici che non conosco nemmeno o contro le quali non ho mai giocato. Ora le tenniste giovani sono più sfacciate di quanto lo eravamo noi. Quando avevamo la loro età noi eravamo così eccitate di essere sul tour. Avevamo un grande rispetto per le migliori e in campo questo ci danneggiava”, sostiene Vesnina.

E chissà che tra una quindicina d’anno non vedremo anche la piccola Elizaveta sul circuito femminile. “Le sto dando tutto quello che posso. Le voglio insegnare il piano e la danza, perché una ragazza deve avere un buon senso del ritmo. Poi magari le insegnerò a giocare a tennis. E vedremo se le piacerà”. Intanto, nel prossimo futuro potrà guardare dal vivo la mamma per cominciare ad imparare. 

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