Australian Open: Ajla Tomljanovic diverte, ma vince Halep. Tutto facile per Serena e Osaka

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Australian Open: Ajla Tomljanovic diverte, ma vince Halep. Tutto facile per Serena e Osaka

La n. 2 del mondo la spunta solo al terzo contro l’australiana Tomljanovic, spinta dal sostegno del pubblico. Vittorie agevoli per le altre prime della classe

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Simona Halep - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Queste prime giornate di Australian Open femminile hanno già regalato qualche sorpresa – come le sconfitte di Kvitova e Andreescu – ma sono ancora un po’ carenti per quanto riguarda gli incontri lottati. Nel programma odierno solo quattro incontri su sedici si sono decisi al terzo set, mentre d’altro canto si sono visti parecchi 6-0 e 6-1 nei vari match (tra cui spiccano quelli inflitti da Sara Errani a una Venus Williams claudicante). C’è però stato un match che ha sopperito alla mancanza di emozione negli altri: la vittoria di Simona Halep, al terzo set, su Ajla Tomljanovic.

CHE FATICA HALEP – In contemporanea alla sfida (che ha proposto tutt’altro equilibrio, cioè nessuno) vinta dala terza favorita Naomi Osaka, Simona e Ajla ci hanno fatto divertire parecchio. L’australiana, supportata dal pubblico di casa e dal compagno Matteo Berrettini presente sugli spalti, è riuscita a tirar fuori una prestazione straordinaria. A inizio partita ha fatto un uso insistente della palla corta con ottimi risultati, visto anche la posizione estremamente arretrata di Halep. Quest’ultima ha iniziato pian piano a imporre il suo gioco cercando maggiormente il dritto della sua avversaria – colpo debole e più falloso – variando l’altezza delle sue palle. L’australiana però ci ha messo poco ad abituarsi e col passare dei game è tornata ad imporsi. Il primo set si è deciso nell’interminabile decimo gioco, durato 13 minuti e nel quale Halep (al servizio) era addirittura avanti 40-0: al terzo set point, la n. 72 del mondo ha chiuso sfruttando un dritto in rete di Simona.

Il nervosismo accumulato da Halep nel primo set si è riversato anche nel secondo, nel quale sono aumentati gli errori gratuiti. La stanchezza ci ha messo del suo – primo set durato un’ora – e si è fatta sentire per entrambe, generando break e contro-break in serie. Ad uscirne in testa è stata la tennista più esperta, capace di riorganizzarsi in tempo e riportare il match in equilibrio. Di grande forza mentale è stato il game del 6-4 tenuto a ‘0’ senza il minimo patema. Il match è rimasto su livelli alti (sia di gioco che di incertezza) anche nel parziale decisivo dove il pubblico della Margaret Court Arena ha svolto un ruolo decisivo. In questo match nello specifico si è potuta notare la differenza tra i tornei disputati nella seconda parte del 2020 – quando si è ripreso a giocare post-lockdown – fino all’attuale estate australiana. Appare infatti difficile immaginare come Tomljanovic, che solo una volta in carriera aveva superato il secondo turno in uno Slam, avrebbe potuto impensierire così tanto la due volte campionessa Slam senza il sostegno dei propri connazionali.

Una prima grossa chance di chiudere il match Tomljanovic l’aveva avuta andando a servire sul 5-3, ma ancora una volta la caparbietà di Halep ha fatto la differenza. L’inerzia era tutta dalla parte di Ajla; suoi infatti erano i vincenti più spettacolari, mentre Simona spesso ha mostrato stizza e insofferenza. Tuttavia, dopo un altro game fiume sul 5-5 finito dalle parti di Simona, la n. 2 del mondo si è ritrovata a servire per la vittoria e tutto è sembrato tornare alla normalità: Halep che domina da fondo campo e in un batter d’occhio fa suo game, set e match dopo 2 ore e 36 minuti di ottimo spettacolo.

NO PROBLEM OSAKA – La sfida che, sulla carta, sarebbe dovuta essere più ostica si è rivelata invece per la giapponese Naomi Osaka un’altra passeggiata. Nel primo turno era rimasta in campo 68 minuti, mentre oggi per battere 6-2 6-3 la francese Caroline Garcia ne ha impiegati 63. La n. 43 del mondo (ex n. 4), nonostante possieda un’elevata abilità tecnica e molta varietà, non è riuscita a mostrarla affatto contro la n. 3 del mondo. Anzi, negli scambi si è sempre fatta schiacciare dalla sua maggior potenza. Naomi adesso spererà di trovare maggior resistenza da Ons Jabeur. O magari, come sembra più probabile, match così facili non gli dispiacciono più di tanto.

SERENA BRILLANTE – Ad aver vinto e convinto quest’oggi c’è Serena Williams che in 70 minuti ha superato Nina Stojanovic 6-3 6-0. La 24enne serba non ha impensierito più di tanto Serena, la quale in conferenza stampa ha ammesso di aver avuto qualche problema senza praticamente menzionare l’avversaria.Devo ancora riuscire a trovare l’equilibrio. Soprattutto col servizio. Certe volte ci penso troppo e non è da me; non colpisco bene. Ma quando non ci penso tutto va liscio. Chiaramente non è questo il modo di eseguire un colpo, quindi si tratta davvero di trovare l’equilibrio“.

Serena Williams – Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)

Per quanto riguarda le condizioni di gioco, invece, tutto nella norma. “Non faceva così caldo per me. Io vivo in Florida e ci sono abituata. So che qui può diventare molto caldo ma oggi le condizioni per me erano buone”. Anche l’assenza dei giudici di linea sembra ormai essere una novità gradita all’ex numero 1 del mondo, la quale in passato ha avuto qualche screzio di troppo con loro. “Mi fa strano ma ora mi piace perché toglie di mezzo l’errore umano, qualcosa di cui non abbiamo certo bisogno. Io dovrei esserne la più contenta. Certe volte mi piacerebbe comunque rivedere la pallina, anche se alla fine va a finire nel computer che me la mostra e quindi va bene così”.

MUGURUZA VA SPEDITA – In maniera altrettanto agevole ha vinto Garbine Muguruza. La finalista della passata edizione si è sbarazzata della russa Liudmila Samsonova per 6-3 6-1 in 65 minuti, anche lei come Williams senza mai perdere la battuta. La spagnola, nonostante forse dovrebbe esser più abituata a queste condizioni meteo, sembra averle percepite di più. “Oggi finalmente era una giornata ‘stile Melbourne’, faceva caldo. Sono molto felice del modo in cui ho giocato. Avevo un’avversaria che non conoscevo molto e non avevo mai affrontato; non capita spesso di trovare qualcuno di cui non sai nulla”.

Sulla partita ha aggiunto: “Ero contenta di aver preso il primo set, è stato tirato (fino al 3 pari). Poi nel secondo mi ero fatta un’idea di lei e ho preso subito il vantaggio. Con questo caldo sono contenta che le cose non si siano complicate.” La testa di serie n. 14 del torneo si era forse complicata le cose da sola la settimana scorsa raggiungendo la finale del WTA 500; questo l’ha obbligata, un po’ come accaduto a Sinner, di dover giocare due match ravvicinati ma ciò non ha inficiato sulla sua preparazione. “Mi sono solo dovuta adattare, non è qualcosa di nuovo per me. Mi sono detta ‘Va bene, quest’anno dobbiamo fare così’. Me lo sono immaginata come un torneo normale, match dopo match. Ora invece diciamo che sono tornata in modalità Slam dove hai un giorno di riposo tra un incontro e l’altro.”

Il tabellone femminile dell’Australian Open con tutti i risultati aggiornati

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