Australian Open: Pliskova trema e perde il derby con Muchova. Pochi problemi per Barty e Svitolina

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Australian Open: Pliskova trema e perde il derby con Muchova. Pochi problemi per Barty e Svitolina

L’ex numero uno WTA spreca un vantaggio di 5-0 nel secondo set e cede il match all’amica con un doppio 7-5. Tre americane raggiungono gli ottavi, occhio anche a Elise Mertens

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Karolina Muchova - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Nonostante alla viglia del match ci fossero dei dubbi sulla sua condizione fisica, Ashleigh Barty ha staccato il pass per gli ottavi di finale, battendo Ekaterina Alexandrova in due set. L’australiana ha dovuto rimontare un break in entrambi i parziali: più complessa l’operazione nel secondo set, quando ha perso troppo campo e la pesantezza di palla di Alexandrova si è fatta sentire. Ha sfruttato l’occasione di rimettere in pari il set quando la russa serviva per portarsi 5-3. Dopo aver tenuto il servizio, ha pescato un altro break per chiudere la partita. Il match point racconta quasi tutto il match: un mix di tagli e ricerca degli angoli da parte della numero uno mondiale, che ha chiuso il match in un’ora e 21 minuti.

La vistosa fasciatura alla coscia sinistra evidenzia che fisicamente Barty non è al 100%, ma oggi è riuscita comunque a tirarsi fuori dai guai egregiamente. Fondamentale il cambio di ritmo con il back, utilizzato spesso anche dal lato del dritto. “Spesso lo uso troppo” ha ammesso nell’intervista sul campo dopo la vittoria. Ma probabilmente contro Alexandrova l’ha dosato correttamente. Si è vista una Barty migliore rispetto a quella tesa e timorosa del secondo round contro Gavrilova, libera dalla pressione e molto serena, nonostante un negativo 5/17 sui break point che avrebbe potuto essere causa di nervosismo. La attende Shelby Rogers, che ha ribaltato il pronostico sulla Rod Laver Arena superando in due set la 21esima testa di serie, Anett Kontaveit.

Ashleigh Barty – Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)

Al contrario di ciò che si era detto qualche giorno fa, il derby tra Karolina Muchova e Karolina Pliskova è stato carico di tensione. Un po’ come il match tra Barty e Gavrilova nel secondo turno. Stavolta però è stata la giocatrice sulla carta più forte a capitolare. Karolina Muchova ha messo a segno la seconda vittoria a livello Slam sulla connazionale e amica, battuta con un doppio 7-5. Un match molto meno lottato rispetto al terzo turno di Wimbledon 2019, dove finì 13-11 per Muchova con tanto di match point salvato a Pliskova. Ma anche stavolta c’è stato molto equilibrio e il terzo set era praticamente cosa fatta: la numero 6 del seeding ha sprecato un vantaggio di 5-0 nel secondo set e ha ceduto sette game consecutivi, perdendo la partita.

Pliskova non ha superato il terzo turno negli ultimi quattro tornei Major a cui ha preso parte. I quarti di finale le mancano dall’Australian Open del 2019, torneo in cui riuscì a eliminare Serena Williams. La collaborazione con Sascha Bajin non è partita nel modo migliore. Questo il suo commento: “Il mio gioco non è al top certamente, non sono al top. Non ho avuto buone sensazioni in nessuna partita qua, alcune sono andate un po’ meglio, alcune un pochino meglio. Ho giocato troppi scambi col panico, facendo troppi errori. Non ero sicura di nessuna cosa facessi sul campo”. A queste cattive sensazioni si è aggiunto il nervosismo, arrivato a tal punto da beccarsi un penalty point a inizio secondo set, dopo aver preso il secondo warning (doppio fallo su palla break e racchetta in frantumi dopo il 7-5 finale).

Dall’altro lato, grande merito va dato a Karolina Muchova, che ha giocato due dei migliori game della sua partita per respingere l’offensiva di Pliskova a un passo dal terzo parziale, sullo 0-5 e sull’1-5. A quel punto, l’ex numero uno mondiale è apparsa ancora più incerta, contro una Muchova nettamente più sicura della sua azione. Mentre ha servito per il set sul 5-3, Pliskova ha commesso anche due doppi falli, concedendo il controbreak poco dopo. Con un altro 7-5, Muchova ha raggiunto la seconda settimana di uno Slam per la terza volta in carriera. Avrà un impegno piuttosto complicato negli ottavi di finale: sfiderà Elise Mertens, campionessa del Gippsland Trophy e ancora imbattuta nel 2021, con un solo set perso. Nel terzo turno ha impiegato un’ora a disfarsi di Belinda Bencic, perdendo solo 6 punti al servizio e scagliando 22 vincenti (solo 7 errori non forzati commessi).

Le giocatrici rimaste in gara nella parte alta del tabellone femminile devono avere a che fare con una Jennifer Brady in grande spolvero. L’americana sempre essere tornata quella che conquistò a sorpresa la semifinale dell’ultimo US Open, sbaragliando la concorrenza. Ha perso solo undici game in tre turni giocati, l’ultimo contro la slovena Kaja Juvan, 6-1 6-3. Come ha detto in conferenza stampa, il punteggio non riflette nel modo giusto le difficoltà incontrate, soprattutto nel secondo set, nel corso del quale ha vinto un game al servizio durato ben 18 minuti, poco prima di chiudere il match.

Sfiderà Donna Vekic per un posto nei quarti di finale. La tennista croata ha salvato un match point (con un dritto vincente) a Kaia Kanepi, che un turno prima aveva eliminato Sofia Kenin. Recuperando anche un break nel secondo set, ha finito per vincere 6-4 al terzo. “Sentivo che stavo giocando meglio, sotto match point ho pensato ‘non voglio che finisca qui’. Una volta vinto il tie-break sentivo che il match era nelle mie mani” è stato il suo commento a fine match.

Grande emozione anche per Jessica Pegula, un’altra che non ha ancora ceduto un set in tutto il torneo. Dopo una carriera piena zeppa di infortuni, Pegula sembra aver trovato la sua dimensione e in questo Australian Open ha vinto match potenzialmente molto intricati: al primo turno 7-5 6-4 ad Azarenka, un solo game perso contro Stosur nel secondo round e ora 6-1 6-2 a Kiki Mladenovic. “Dopo l’ultimo infortunio all’anca, non ero sicura di volere tornare a giocare a tennis” ha ammesso Pegula dopo la partita. A 27 anni, dopo un infortunio al ginocchio nel 2014, alla gamba nel 2016 e all’anca nel 2017, giocherà per la prima volta nella seconda settimana di uno Slam. “È una nuova esperienza per me. È tutto nuovo, per la prima volta sono negli ottavi di uno Slamha realizzato mentre parlava alla stampa. “Sto cercando di godermi il viaggio, è emozionante”.

Sfiderà Elina Svitolina, che quasi a fari spenti sta avanzando nel torneo. L’ucraina potrebbe essere l’avversaria di Ash Barty nella semifinale della parte alta del tabellone. Svitolina cercherà di raggiungere i quarti all’Australian Open per la terza volta (non è mai andata oltre): per il momento non ha ancora perso un set in tutto il torneo e ha gestito senza particolari problemi anche Yulia Putintseva (6-4 6-0), recuperando per due volte un break di svantaggio nel primo parziale. L’ucraina, dopo una partenza lenta, sta crescendo match dopo match e ora, dopo l’uscita di scena di tanti nomi importanti, ha grandi chance di essere tra le protagoniste negli ultime fasi del torneo.

Elina Svitolina – Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
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