Australian Open, scelti dalla redazione: due finali femminili anticipate e i dubbi su Nole

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Australian Open, scelti dalla redazione: due finali femminili anticipate e i dubbi su Nole

Swiatek-Halep e Muguruza-Osaka da non perdere. Ma la curiosità è tutta su Djokovic per capire se scenderà in campo contro Raonic. Williams rischia grosso contro Sabalenka

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[14] G. Muguruza – [3] N. Osaka (1.00 Rod Laver Arena)
Perché potrebbe essere già una finale. Da una parte la n.3 della classifica mondiale e campionessa degli Australian Open del 2019. Dall’altra una due volte vincitrice Slam, finalista l’anno scorso. Due tenniste che tutto sommato si somigliano dal punto di vista tecnico perché fanno della potenza da fondocampo la loro arma principale. Osaka si muove anche piuttosto bene. Muguruza un po’ peggio e per questo, soprattutto negli ultimi anni, non disdegna le verticalizzazioni a rete. Curiosamente, non si sono mai affrontate prima in carriera. Entrambe in questi Australian Open hanno lasciato le briciole fino ad ora alle proprie avversarie. La buffa giapponese è favorita ma la giunonica spagnola ha l’esperienza e il tennis per metterla in difficoltà.

[7] A. Sabalenka – [10] S. Williams (3.00 Rod Laver Arena)
Perché queste due fanno paura da quanto tirano fuori. Serena affronta per la prima volta forse la cosa più simile alla lei di un decennio fa presente sul circuito. Ovvero una giocatrice assolutamente dominante dal punto di vista fisico-atletico. Peccato che la Williams vincesse anche gli Slam. Ora però non gli vince più. E da qualche tempo fa una gran fatica anche ad arrivare in finale. Questa potrebbe essere tranquillamente la partita in cui viene eliminata dal torneo. Ma Sabalenka ha i suoi demoni quando si giocano i Major. A maggior ragione potrebbero assalirla quando dall’altra parte della rete si ritrova una che ha vinto 23 titoli Major.

[20] F. Auger Aliassime – [Q] A. Karatsev (2.30 Margaret Court Arena)
Perché Felix ha una bella gatta da pelare. Karatsev, attuale n.114 della classifica mondiale, proveniente dalle qualificazioni, è già la vera rivelazione di questi Australian Open. Un giocatore dotato di un braccio formidabile. È in uno stato di fiducia assoluta che gli permette di affrontare ogni match con grande personalità e convinzione nei propri mezzi. Ne sa qualcosa Schwartzman che è finito annichilito dalla potenza di fuoco del 27enne russo, prima di questo torneo conosciuto solo dai più esperti. Trai quali lo stesso Auger-Aliassime, che a livello di Challenger ci ha giocato due volte, vincendo uno dei due match. Il giovane canadese per ora se l’è cavata bene. D’altronde quando non c’è una finale da giocare per lui non ci sono problemi. Ma dovrà stare attento a non farsi travolgere dalle risposte fulminanti di Karatsev. Altrimenti saranno guai seri.

[3] D. Thiem – [18] G. Dimitrov (5.00 Rod Laver Arena)
Perché il rovescio a due mani proprio lo odiate. Sfida tra due giocatori monomani e con una ottima inclinazione a dare spettacolo. 3 delle 5 precedenti li ha vinti il bulgaro. Ma erano ancora i tempi in cui era più in alto lui in classifica. E quei tempi non torneranno più. Ora Thiem gioca per vincere gli Slam. Ed è un carro armato che passa sopra praticamente a qualunque ostacolo, mettendo il match sul piano della fisicità e dell’intensità. Un campo sul quale Dimitrov difficilmente può reggere il confronto. Quantomeno non per cinque set. Tuttavia comunque può regalare qualche perla che finisca negli hot shot di giornata.

[2] S. Halep – [15] I. Swiatek (9.00 Rod Laver Arena)
Perché tra queste due un po’ di rivalità ci deve essere. Magari sana per carità. Però pur sempre rivalità. Prima sfida al Roland Garros 2019: 6-1 6-0 Halep. Seconda sfida al Roland Garros 2020: 6-1 6-2 Swiatek. Ora è il momento della bella. Sul veloce. Cosa che forse avvantaggia più la polacca, dotata di meno forza naturale e più rapidità di braccio. Ma la rumena compensa visto che ha esperienza e ormai sa dare il meglio nelle partite decisive. Potrebbe essere anche questa una degna finale. E nonostante Halep non abbia nemmeno trent’anni suona un po’ come un passaggio di consegne tra normotipo che con determinazione e intelligenza riescono a mettere in difficoltà le amazzoni. Partita assolutamente da non perdere.

[1] N. Djokovic – [14] M. Raonic (10.30/11 Rod Laver Arena)
Perché vogliamo sapere come sta Nole. Sempre che scenda in campo. Ha risolto il problema agli addominali patito nel match di terzo turno contro Fritz? Se non fosse al 100 per cento la cosa migliore da fare per il suo avversario sarebbe farlo correre. Peccato che Raonic lo farà correre ben poco con le sue bombe al servizio. Un Djokovic al 100 per cento, ma anche al 70 per 100, partirebbe nettamente favorito. Anche solo in virtù del fatto che in 11 precedenti non ha mai perso contro il canadese. Ma per l’appunto non abbiamo idea delle condizioni del fenomeno serbo. E abbiamo molta curiosità di scoprire quali siano. Così come Nadal, Thiem, Medvedev e tutti gli altri tennisti presenti ancora in tabellone.

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