Australian Open
Matteo Berrettini si ritira dall’Australian Open per l’infortunio agli addominali
Pessima notizia per il tennis italiano a poche ore dalla sfida contro Tsitsipas, che quindi avanza ai quarti senza giocare. Berrettini si era fatto male nel terzo set contro Khachanov
Pochi minuti dopo la sconfitta di Fabio Fognini contro Rafael Nadal, c’è purtroppo un’altra pessima notizia per il tennis italiano down under. Matteo Berrettini si è ritirato dall’Australian Open a un paio d’ore circa dalla sfida di ottavi di finale che avrebbe dovuto giocare contro Stefanos Tsitsipas, che dunque avanza ai quarti senza giocherà dove troverà proprio Nadal.
Il motivo del ritiro di Matteo è l’infortunio alla parte alta degli addominali accusato sul finire della sfida di terzo turno contro Karen Khachanov, poi vinta in tre set. Il tennista italiano si è fatto male durante l’esecuzione di un dritto, ha chiesto l’intervento del fisioterapista (sul 5-4 nel terzo set) ed è riuscito ugualmente a stringere i denti e vincere la partita. Nella conferenza stampa successiva all’incontro aveva raccontato di sentire ancora dolore, ma di non avere ancora indicazioni sulla natura del problema. Che purtroppo si è rivelato più grave del previsto.
La breve conferenza stampa tenuta da Matteo poco dopo l’annuncio del ritiro si è aperta con un siparietto divertente. Lo speaker della sala, avendo probabilmente davanti il solito ‘script’ delle conferenze, gli ha chiesto come fosse andata la partita e come si fosse sentito in campo. Matteo ha accennato un sorriso, poi ha iniziato a spiegare: “I dottori mi hanno detto che il problema agli addominali sarebbe potuto peggiorare. Ovviamente non sono al 100%. Non valeva la pena rischiare. Non sono in grado di giocare“.
“Non mi era mai successo in vita mia, è un problema alla parte alta dell’addome (precisamente un ‘microstrappo’, ndr). Ancora non so bene cosa fare. Sicuramente riposo e fisioterapia. In questi tre giorni ci eravamo concentrati sul tentativo di rientrare in campo, ma ci siamo accorti che non era il caso. Ancora non abbiamo una tabella di marcia. L’obiettivo era quello di far sì che la situazione non peggiorasse troppo, per non stare fermo tre mesi. Non so ancora quanto tempo ci vorrà, ma spero di rientrare in campo prima possibile. Credo però che un pochino di tempo ci voglia“.