Federer rinuncia a Miami, Nole lo eguaglia da numero 1 (Gazzetta dello Sport). Cerundolo, un trionfo in stile Play (Viggiani)

Rassegna stampa

Federer rinuncia a Miami, Nole lo eguaglia da numero 1 (Gazzetta dello Sport). Cerundolo, un trionfo in stile Play (Viggiani)

La rassegna stampa di martedì 2 marzo 2021

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Federer rinuncia a Miami, Nole lo eguaglia da numero 1 (Ri.cr., Gazzetta dello Sport)

Sotto il sole di Miami, Roger non ci sarà. Il campione in carica (nel 2019 batté Isner, l’anno scorso non si giocò per la pandemia) non difenderà il titolo nel Masters 1000 della Florida (dal 24 marzo al 4 aprile), unico appuntamento stagionale del Sunshine Double americano, visto che Indian Wells al momento è sospeso in attesa di nuova collocazione, se ci sarà. Federer, d’altronde, fin dal momento in cui ha annunciato il rientro a Doha (da lunedì) dopo aver rinunciato all’Australia, ha fissato gli obiettivi stagionali sui grandi appuntamenti estivi, da Wimbledon all’Olimpiade di Tokyo fino agli Us Open di settembre. E poco importa dei punti che perderà in conseguenza di questa scelta, la classifica è ancora congelata e soprattutto un’assenza così prolungata (ultima partita il 30 gennaio 2020) richiede molta cautela e impegni centellinati. Era improbabile, perciò, che il Divino si sottoponesse a un tour de force di tre tornei di fila (dopo Doha giocherà a Dubai) con un lungo viaggio aereo incorporato, senza considerare che a Miami, torneo di livello elevatissimo, il rischio era di affrontare subito un avversario molto impegnativo. La road map, perciò, appare chiara: due tornei di medio livello per mettere nel motore più partite possibili, un paio di sgambate sulla terra europea (Roma spera) e poi l’aumento di intensità per l’erba e il cemento. […] Intanto, da ieri, Federer si ritrova a condividere un record prestigiosissimo, quello delle settimane complessive al numero uno, con Novak Djokovic: 310 per entrambi. Una coabitazione che durerà appena sette giorni, perché da lunedì prossimo, curiosamente proprio nel giorno in cui Roger rientrerà sul circuito, Nole diventerà leader solitario, un traguardo fenomenale e che sembrava impensabile non solo all’inizio della carriera, ma anche dopo lo stop forzato del serbo nel 2017 per i problemi al gomito destro. Il Maestro diventò numero uno per la prima volta il 2 febbraio 2004 e lo rimase per 237 settimane consecutive, primato al momento irraggiungibile, il Djoker invece il 4 luglio 2011: «Essere il numero uno del ranking era il mio sogno da bambino in Serbia, averlo raggiunto e averlo conservato così a lungo è un’enorme soddisfazione. Ora potrò concentrarmi sugli Slam». La sete di successi non si estingue mai.

Cerundolo, un trionfo in stile Play (Mario Viggiani, Corriere dello Sport)

C’è Cerundolo e Cerundolo. Fin qui si conosceva Francisco, 22 anni, numero 135 del ranking ATP, vincitore di tre challenger (Spalato, Guayaquil e Campinas) sul finire del 2020 e finalista in un quarto (Concepcion) a febbraio. E invece ecco Juan Manuel, l’altro figlio d’arte di papà Alejandro, giocatore professionista negli anni Ottanta, quando arrivò a essere 309 del mondo. Appena 19enne, Juan Manuel non ha ancora la classifica del fratello maggiore. Intanto però ha appena realizzato un’impresa mica da poco, sulla terra rossa di Cordoba: al debutto in un tabellone principale ATP (l’ultimo a riuscirci era stato lo spagnolo Santiago Ventura a Casablanca 2004; Cerundolo è il quinto di sempre), s’è aggiudicato il torneo 250 da qualificato (infilando quindi otto vittorie di fila, tre nelle qualificazioni e cinque nel tabellone principale) ed è diventato il quinto giocatore con il ranking più basso a conquistare un torneo ATP (è arrivato a Cordoba da 335 del mondo, da ieri è 181: primatista è Lleyton Hewitt, n. 550 ad Adelaide 1998). Mancino, decisamente leggero nel fisico (è alto 1,83 per appena 70 kg), gran regolarista ma non solo, Juan Manuel finora al massimo aveva collezionato otto partecipazioni ai challenger ATP, conquistando le semifinali a Montevideo 2019 e fallendo le qualificazioni a Trieste 2020, in quella che è stata la sua unica apparizione italiana. Il suo obiettivo, oltre a debuttare in un Slam, è ora quello di guadagnarsi un posto nelle Next Gen Finals che si giocheranno a Milano dal 9 al 13 novembre: con l’exploit di Cordoba è n.3 della classifica dei teenager. Una famiglia molto sportiva, quella dei Cerundolo: è stata tennista anche mamma Maria Luz, senza mai affacciarsi però fuori dall’Argentina (adesso è psicologa sportiva). La secondogenita Constanza, ventenne, soprannominata “Leoncita”, è stata l’unica a tradire racchette e palline per l’hockey prato, ma è riuscita a conquistare la medaglia d’oro con l’Argentina all’Olimpiade giovanile 2018 […]

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