Evans e Federer si sono allenati insieme nelle ultime settimane: "Come sta? Lo scoprirete domani!"

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Evans e Federer si sono allenati insieme nelle ultime settimane: “Come sta? Lo scoprirete domani!”

Il numero uno britannico ha diviso il campo con Federer, per ‘allenarlo’ in vista del rientro in campo. E i due si sfideranno subito: “La sua capacità continua di variare è la cosa che mi stupisce di più”

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Dan Evans non è soltanto chiamato a battezzare Roger Federer al suo rientro in campo dopo 404 giorni senza match ufficiali (si giocherà mercoledì alle 16 italiane). Dalla conferenza stampa successiva alla sua vittoria contro Chardy in quel di Doha, apprendiamo infatti che ha diviso il campo con Federer negli ultimi giorni a Dubai.

Mi sono allenato con lui nelle ultime due settimane. Ci siamo trovati bene e mi dispiace che il sorteggio ci abbia sistemato nella stessa parte di tabellone” racconta il britannico, ‘costretto dai diversi giornalisti assiepati su Zoom a parlare per un quarto d’ora – non certo la durata comune della conferenza successiva al primo turno di un ATP 250. “Mi sembra che stia piuttosto bene, abbiamo giocato anche qualche set ma chiaramente è diverso quando vai in campo per una partita ufficiale. Un conto poi è affrontarlo in allenamento, un conto in partita“.

Le domande sulle condizioni di Federer si affastellano, come era facile attendersi. “È stato bello per me poter vedere il suo gioco così da vicino, ma domani sarà comunque difficile” dice a proposito della possibilità che le sessioni d’allenamento condivise possano averlo aiutato nella preparazione di questa partita. “L’ho affrontato l’ultima volta allo US Open 2019, venivo da un match duro contro Pouille e non andò molto bene. Oggi mi sento meglio, per lui domani sarà un po’ diverso e probabilmente si tratta di una buona occasione per me. Sarebbe grandioso vincere, ma anche se perdessi non sarebbe un dramma“.

I due si sono sfidati tre volte, sempre in tornei dello Slam (Wimbledon 2016, Australian Open e US Open 2019), ma ad Evans non è mai riuscito di vincere un set. “Come nel caso di Andy (Murray, ndr), che Roger sia tornato è un bene per il tennis. La sua capacità continua di variare è la cosa che mi stupisce di più, e immagino sia la cosa che mette in maggiore difficoltà i giocatori un po’ ‘robotici’ di oggi. Se è tornato, significa che crede di poter fare ancora grandi cose – anche negli Slam“, di questo Dan è piuttosto sicuro. Ma quando il direttore Scanagatta gli chiede se ha visto Federer un pizzico meno reattivo rispetto a qualche anno fa, Evans sorride e risponde a mezza bocca: “Lo scoprirai domani guardando la partita!“.

Da numero uno britannico, scettro che in questo momento Evans conserva piuttosto saldamente con una trentina di posizioni di vantaggio su Edmund e una decina in più su Norrie, il trentenne britannico si è tolto quest’anno a Melbourne la soddisfazione di vincere il suo primo titolo ATP e sta sicuramente vivendo uno dei periodi migliori della sua carriera, forse il migliore. Il problema con Federer, però, è soprattutto tecnico; proprio perché il britannico gioca molto bene a tennis e sa fare diverse cose, questo tende a ‘stuzzicare’ le qualità tecniche e persino a mettere in palla lo svizzero, che quando è chiamato a gareggiare sul bel gioco può difficilmente essere sopraffatto. “La partita mi è piaciuta, abbiamo giocato un po’ al gatto col topo” raccontò dopo la vittoria dell’Australian Open 2019, “sì, mi sono divertito“. Se le sue condizioni di forma lo consentiranno, è probabile che Federer – e gli spettatori – si divertiranno anche durante la sfida di Doha.

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