Seppi vince il suo decimo Challenger a Biella

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Seppi vince il suo decimo Challenger a Biella

Senza storia la finale con Broady, Andreas si gode il successo con la famiglia. Tiurnev vince a San Pietroburgo

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Sport Tennis Biella Challenger 3, Andreas Seppi (Ph Felice Calabrò)
 

Andreas Seppi vince il Challenger 80 di Biella 3 e porta a casa il suo decimo titolo di categoria. La finale contro l’inglese Liam Broady (n.170 ATP) è stata a senso unico (6-2  6-1) ed è finita in poco più di un’ora con Seppi che torna finalmente alla vittoria (ultimo successo al Challenger di Cary, settembre 2019), dopo un periodo non facilissimo.

L’unico precedente con Broady risaliva proprio a Cary e all’altoatesino la cosa deve essere sembrata di buon auspicio, perché parte in quarta e brekka subito l’avversario, per poi ripetersi sul 4-2. Andreas mostra un’ottima condizione fisica (come spesso gli accade a inizio stagione, ndr) e comanda le operazioni con sicurezza, prendendo in mano il pallino dello scambio fin dal servizio. La reazione del mancino britannico si limita a una palla break non sfruttata e a qualche bel colpo che merita l’applauso ma non incide sul punteggio.

Stesso spartito nel secondo set in cui Seppi strappa immediatamente il servizio e va di nuovo in fuga. I suoi colpi sono troppo profondi e spesso sorprendono Broady ancora in fase di preparazione, costringendolo a errori talvolta goffi. Sul 3-1 ancora palle break per Seppi che riesce a concretizzare alla quarta occasione. Sul 5-1 Broady, ormai totalmente scoraggiato, commette doppio fallo sul match-point e va a stringere la mano ad Andreas. Per l’azzurro c’è anche la soddisfazione del rientro in top 100 (n.99 ATP), mentre il britannico sale al n.157, a tre sole posizioni dal suo best ranking datato 2018. I due si affronteranno di nuovo al primo turno di Biella 4, complice un sorteggio beffardo che ha imposto un’immediata rivincita.

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SAN PIETROBURGO 2

Al Challenger 80 di San Pietroburgo il 23enne russo Evgenii Tiurnev (n. 403 ATP) firma la sorpresa, dominando, in meno di un’ora, la finale contro il polacco Kacper Zuk (6-4  6-2). L’unica cosa sensata che ci viene in mente è domandarci dove diavolo si fosse nascosto finora questa specie di fenomeno. Il russo ha mostrato infatti una superiorità a tratti imbarazzante, nonostante il polacco stia attraversando un felicissimo momento di forma come ha dimostrato anche nel corso dello stesso torneo. Tiurnev ha però subito mostrato i muscoli, favorito sicuramente dal velocissimo tappeto indoor, strappando immediatamente il servizio all’avversario.

A questo punto il primo set è servito su un piatto d’argento perché il polacco non riesce a trovare le giuste contromisure e viene regolarmente martellato dal servizio del russo (alla fine della prima frazione 11 ace e 100% di punti sulla prima). Le poche volte che riesce a rispondere, mal gliene incoglie perché offre semplicemente il fianco alle micidiali accelerazioni del russo che aprono il campo con precisione geometrica. Zuk fa il possibile ma appare troppo scoraggiato per capire che qualche variazione di ritmo potrebbe forse aiutarlo. Dal canto suo Tiurnev sembra trovarsi perfettamente a proprio agio su questo palcoscenico e chiude in scioltezza con altri due break (tre in totale), confermando un irreale 100% di punti sulla prima di servizio.

Può così alzare il suo primo trofeo in carriera, lasciando però a tutti il sospetto di aver assistito a una recita unica di cui non saranno concesse repliche. Per lui un guadagno di oltre 100 posizioni in classifica, con il nuovo best ranking al n.293. Stessa cosa, almeno quello, per Kacper Zuk che sale al n.216.

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