Dov'è finito Sonego? (Ighina)

Rassegna stampa

Dov’è finito Sonego? (Ighina)

La rassegna stampa di martedì 16 marzo 2021

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Dov’è finito Sonego? (Loris Ighina, Corriere Torino)

Riparte oggi nell’ATP 500 di Dubai il percorso internazionale di Lorenzo Sonego, che alle 10 trova — dopo il bye d’avvio — lo spagnolo Zapata Miralles. La stagione del torinese, ora numero 37 della classifica ATP (best ranking da 32°), ha sinora avuto un solo apice, con i quarti a Montpellier (Francia) e diverse occasioni non sfruttate. […] Il ritorno in Europa, a Montpellier, aveva restituito un Sonego rinfrancato: dopo la vittoria contro Gaston e quella ancora più netta contro Korda, emergente figlio d’arte, il torinese ha ceduto al belga Goffin, poi vincitore del trofeo. A Rotterdam poi è arrivata la sconfitta con l’americano Tommy Paul. «Un match nel quale Lorenzo ha sbagliato alcuni dettagli ed è partito male al servizio. Nel tie-break del secondo set l’americano ha trovato alcune soluzioni di alta scuola alle quali solo in parte Sonego è riuscito a porre dei freni». Solo sfortuna o momento difficile, dunque? «Sono diverse le chiavi di lettura ma non siamo preoccupati, perché Lorenzo ha confermato di avere questo livello. Non ha ancora la continuità per battere regolarmente i top 50, altro aspetto che fa la differenza in quanto a crescita acquisita. Ma sarei preoccupato se non giocasse bene e non vedessi i progressi. Che ci sono, soprattutto con il rovescio e in risposta». A Doha altro stop, con Fritz. Doloroso? «È il numero 33 del mondo e sul veloce vale molto di più, lo ha confermato nei match successivi. Il suo diritto fa male e nell’occasione lo ha giocato in modo perfetto trovando angoli e righe. In più aveva il dente avvelenato per la sconfitta subita a Parigi nel 2020, con quel tie-break infinito e spettacolare vinto da Sonego in modo rocambolesco. Sul veloce la palla corta di Sonego non ha avuto la stessa efficacia di Parigi, sulla terra. Nel tie-break del primo set sono stati pochi i momenti che hanno fatto la differenza, in particolare uno all’inizio, nel quale Lorenzo ha cercato il vincente ormai da fuori campo, non trovandolo. Il punto perso ha condizionato il tiebreak. Nel secondo Sonego era sul 4-1 con un break ma non lo ha capitalizzato, subendo la reazione di Fritz che ha recuperato e chiuso». Che cosa programmate? «Un percorso difficile: crediamo ci siano margini di miglioramento, raggiungibili solo giocando questi tornei contro i più forti. Non c’erano punti da difendere, sapevamo che il rischio di perdere faceva parte del gioco. Ora Dubai, poi a Miami. Sconfitte di misura da prendere per il valore che hanno facendone tesoro per salire ancora. Lorenzo può farlo».

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