Torna in ballo il numero uno WTA, ma Osaka sposta l'attenzione: "Oggi non è il mio obiettivo"

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Torna in ballo il numero uno WTA, ma Osaka sposta l’attenzione: “Oggi non è il mio obiettivo”

La vetta del ranking torna in discussione: Barty, per essere sicura di difenderla, dovrebbe arrivare in finale. Ma alla giapponese il discorso non sembra interessare troppo: “Rischio di bruciarmi se gioco più del dovuto”

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Naomi Osaka - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Oltre al titolo del primo WTA 1000 stagionale, sul tavolo di Miami c’è anche il numero uno del ranking. Che torna in discussione tra Ashleigh Barty e Naomi Osaka, per la prima volta da quando si è tornato a giocare nella scorsa estate. La WTA pochi giorni fa ha annunciato il nuovo criterio di calcolo dei punti, in vigore da lunedì 5 aprile. A differenza di quanto deciso dall’ATP, non sarà possibile mantenere la metà di quelli conquistati nel 2019 in tornei che non si sono poi disputati nel 2020 – ma le giocatrici avranno comunque sempre la possibilità di difendere i punti sul campo. Dalla prossima settimana, quindi, perdono efficacia i risultati di due stagioni fa Miami, torneo vinto proprio da Barty, e vengono sostituiti dai risultati dell’edizione in corso (per chi è sceso in campo).

Per riprendersi il primato, Osaka avrà bisogno di vincere il titolo nel momento in cui l’australiana dovesse arrivare almeno in semifinale. In caso contrario, la giapponese tornerebbe al numero uno anche da finalista. Arrivando in finale, Barty sarebbe invece certa di rimanere in testa alla classifica. Il trono del tennis femminile è un discorso tra queste due sin da gennaio 2019, quando il trionfo all’Australian Open rese Osaka la prima numero uno del mondo giapponese. Tra sorpassi e controsorpassi, Barty comanda da settembre 2019 e ha raggiunto un totale di 69 settimane (di cui 62 consecutive). Per Osaka sono “solo” 25.

STRISCIA – Ma il ranking non sembra essere in cima ai pensieri di Naomi, che ha conquistato contro Ajla Tomljanovic la ventiduesima vittoria consecutiva, la numero 19 di un 2021 iniziato con il personale bis all’Australian Open. Al netto di due ritiri, non perde una partita conclusa sul campo da febbraio 2020, quando a batterla in FED Cup fu Sara Sorribes Tormo. La spagnola, rivelazione del torneo, è nello stesso spicchio di tabellone e andrà a sfidare ai quarti la ritrovata Bianca Andreescu. Sulla strada di Osaka, Maria Sakkari che ha vinto (Cincinnati 2018) solo uno dei quattro precedenti.

Non sto snobbando il numero uno per esserci già arrivata – ha spiegato -, anzi, ne sarei chiaramente onorata. Ma la mia testa inizia a non funzionare correttamente se penso a quel che potrebbe essere. L’unica cosa che ho in mente è che ho partite dure da affrontare e da vincere, una dopo l’altra, e chiaramente arrivando in fondo potrei anche diventare numero uno. Oggi, però, non direi che sia quello il mio obiettivo“. Ne deriva una programmazione poco orientata ai calcoli di classifica: “Ho imparato che non giocare troppo è la scelta migliore per me – ha concluso -, non sono una che ha bisogno di tante partite per entrare in ritmo. Anzi, ho constatato come per me funzioni al contrario: rischio di bruciarmi se gioco più tornei del dovuto“.

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