Murray e il futuro da 'caddie': “Amo lo sport e amo il golf, perché no?”

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Murray e il futuro da ‘caddie’: “Amo lo sport e amo il golf, perché no?”

L’ex numero 1 al mondo e il futuro: “Golf e tennis hanno molti aspetti in comune, soprattutto mentali. Mi piacerebbe far parte del Tour”. E non mancano le prime offerte

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Andy Murray - Zhuhai 2019 (foto via Twitter, @ZhuhaiChampions)
 

Che la vita tennistica da giocatore di Andy Murray sia vicina al capolinea è una non notizia: troppi e perduranti i guai fisici che hanno costretto l’ex numero uno al mondo ad una parabola discendente, per certi versi immeritata, ma che comunque dà la tara del valore agonistico dell’atleta che, nonostante tutto, non riesce a sopire lo spirito agonistico che lo anima. È senz’altro vero però, nonostante l’indubbia tenacia dello scozzese, universalmente riconosciuta, possa essere arrivato per Andy il momento di guardare avanti; nello specifico guardare oltre. Oltre il tennis.

“Amo lo sport, perciò qualcos’altro potrebbe interessarmi oltre il tennis. Mi piace molto il golf e sarebbe una nuova entusiasmante sfida quella di poter diventare un caddie e seguire il world tour. Queste le parole del tre volte vincitore di Slam, rilasciate alla rivista Gentleman’s Journal e riprese dal sito della BBC interessato evidentemente ad una carriera nel mondo del golf. “Esistono molti aspetti in comune tra il golf ed il tennis, in primis per quanto riguarda l’aspetto mentale. Stare accanto ad un golfista durante un torneo potrebbe essere molto interessante”. Non dimentica comunque il suo primo amore, Murray, il calcio che lo ha visto protagonista in età preadolescenziale con la maglia dei Glasgow Rangers: “Potrei anche ottenere il badge da allenatore, sarebbe divertente!”

Nel passaggio finale dell’intervista Murray racconta di come abbia sfruttato l’ultimo anno di lockdown più o meno generalizzato per migliorare le proprie prestazioni in bicicletta: “Abito a venti minuti da Wimbledon a Sud di Box Hill; quelle strade sono state percorso olimpico e siccome sono molto competitivo, ogni volta cercavo di battere il mio record personale per vedere se stessi entrando in forma. Mi ha entusiasmato”. Alla notizia dell’interesse per una carriera nel mondo del golf non sono mancate le offerte: una su tutte quella del golfista inglese di origine sudafricana Justin Rose, che lo ha cooptato per la tappa del Tour di Wentworth il 7 settembre. Accetterà questa nuova sfida, mettendo la parola fine alla sua carriera con la racchetta in mano? Who knows.

Carlo Galati

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