Il tennis azzurro lassù è sempre più blu

Editoriali del Direttore

Il tennis azzurro lassù è sempre più blu

Quattro italiani nella top 30 del ranking ATP: Berrettini, Fognini, Sinner e Sonego. Non accadeva dal 1977

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Lorenzo Sonego - ATP Cagliari 2021
 

Ero abituato a seguire anche uno solo, oppure due e magari tre tennisti italiani fra i primi 100 del mondo. Spesso nelle retrovie. Per quasi 40 anni. Adesso, dopo che ieri Lorenzo Sonego ha vinto a Cagliari il suo secondo torneo ATP ed è entrato a vele spiegate fra i primi 30 del mondo, ne abbiamo ben quattro fra i primi 30. Non parliamo più di momento magico, ma semmai di periodo magico. Un periodo che sembra destinato a prolungarsi felicemente nel 2021 e negli anni a venire. E non mi sembra vero.

Eccezion fatta per motivi anagrafici per il quasi trentaquattrenne Fognini (n.18) cui va dato merito per averci tenuto in piedi fra i top 20 negli ultimi tre lustri, infatti tre dei nostri attuali moschettieri sono giovani e in grande progresso. Ha 19 anni Jannik Sinner n.22 ATP, ne hanno 25 Matteo Berrettini n.10 e Lorenzo Sonego n.28. Mentre alle loro spalle incalza Lorenzo Musetti un altro diciannovenne di grandi speranze che, sebbene al momento sia appena n.84 per aver giocato pochi tornei, ieri Tsitsipas mi ha detto di considerare favorito nell’odierno match nel Masters 1000 di Montecarlo contro il russo Karatsev, n.29 ATP e semifinalista all’Open d’Australia.

Dieci azzurri tra i primi 100 del mondo (con Travaglia 67, Caruso 89, Cecchinato 92, Seppi 96 e Mager 97) ci mettono alla pari con Francia e Spagna nelle graduatorie mondiali top100, ma 4 nei primi 30 li ha solo la Russia di Medvedev 2, Rublev 8, Khachanov 23 e Karatsev 29, e la Spagna ne ha solo tre anche se di gran qualità, Nadal 3, Bautista Agut 11 e Carreno Busta 12.

L’ultima volta che potemmo vantare 4 azzurri contemporaneamente fra i primi 30 risale al 3 luglio 1977 grazie a Panatta 17, Barazzutti 20, Bertolucci 22 e Zugarelli 27. La generazione migliore di sempre resta al momento ancora quella, perché Panatta è stato 4, Barazzutti 7, Bertolucci 12 e Zugarelli 24, però io penso che questa potrà far meglio. Anche se forse non già dopo Montecarlo dove il sorteggio non è stato davvero dei migliori.

Il più atteso dei nostri dopo l’exploit della finale di Miami, Jannik Sinner, sa che se batte Ramos-Vinolas (già un osso duro; è stato finalista a Montecarlo nel 2017 ed era in semifinale a Marbella sabato) avrà al secondo turno Djokovic, due volte campione nel Principato. Anche Sonego poteva capitar meglio: l’ungherese Fucsovics è tosto, ci ha perso 3 volte su 4 e semmai poi c’è Zverev n.6 ATP. E Musetti, se passa Karatsev, ha Tsitsipas n.5. Sono quasi certo che dopo Madrid, Roma e per il resto dell’anno staremo ancora meglio.

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