Tsitsipas verso la finale: "È ora che noi giovani mostriamo cosa sappiamo fare"

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Tsitsipas verso la finale: “È ora che noi giovani mostriamo cosa sappiamo fare”

Il neo-finalista di Montecarlo non vede questo torneo come un passaggio di consegne: “Nadal e Djokovic trovano una soluzione per tutto, per questo sono delle leggende”

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Stefanos Tsitsipas - Montecarlo 2021 (via Twitter, @ROLEXMCMASTERS)
 

Stefanos Tsitsipas ha conquistato la terza finale della carriera in un Masters 1000 battendo Daniel Evans, e per la prima volta potrà andare a caccia del titolo senza dover affrontare Nadal o Djokovic. In conferenza stampa, dopo la vittoria, ha parlato proprio dei due vincitori degli ultimi 11 Slam, questa settimana parsi lontani dalla loro forma migliore. Per il tennista greco, però, si è trattato di un puro incidente di percorso: “A tutti piace pensare che stiano invecchiando, e infatti è vero, ma questo non sembra disturbarli più di tanto! Non direi che le loro prestazioni sono state influenzate dal fatto che ogni tanto si prendono una pausa. Sembrano in grado di tornare in forma, esattamente come prima, nonostante due o tre mesi di pausa. Sanno adattarsi alle nuove condizioni anche giocando poco, trovano una soluzione per tutto. Questo è ciò che li rende delle leggende del nostro sport, possono gestire molto bene ogni situazione“.

Detto questo, però, lui e gli altri pretendenti al trono ATP sono consci di dover dare tutto per far sì che il ricambio generazionale tanto agognato (dal loro punto di vista) avvenga. “Siamo abituati a vedere Djokovic e Nadal arrivare in fondo a tutti i tornei. Però adesso, ecco, lasciamo che i giovani mostrino quello che sanno fare; è così che dovrebbe essere, a volte. O forse sempre. È tempo che sia sempre così“, ha concluso con un sorriso.

LA VITTORIA SU EVANS

Per quanto riguarda il match odierno, questa è stata la sua analisi: “Lui aveva giocato delle buone partite prima di oggi, sembrava in buona forma e non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo se avrebbe cambiato qualcosa dal punto di vista tattico. Direi che è stata una partita simile all’ultima che ho giocato contro di lui sulla terra [lo scorso settembre ad Amburgo, ndr], sapevo di dover rimanere composto e fare le stesse cose che avevo fatto l’ultima volta. Giocare contro di lui è difficile perché ti fa giocare tante palle, ti viene da forzare il punto per chiuderlo. Ho commesso qualche errore, ma ho rimediato e alla fine le cose sono andate per il verso giusto“.

Stefanos Tsitsipas – ATP Montecarlo 2021 (via Twitter, @atptour)

LA FINALE DI DOMANI

Mentre Tsitsipas rispondeva alle domande dei giornalisti, si stava giocando la seconda semifinale, che ha visto Andrey Rublev prevalere in due set su Casper Ruud. A prescindere dal nome dell’avversario, però, la tds N.4 non sottovaluterà l’impegno: “Domani mi aspetta un avversario difficile, dovrò elevare il mio gioco e spingerlo al limite, perché voglio mettermi nelle condizioni di vincere un torneo del genere. Giocare una finale è un sogno che si realizza“.

Un dato certo è che Tsitsipas arriverà molto riposato alla finale di domani, visto che è stato in campo per sole cinque ore e 13 minuti nel corso della settimana, mentre Rublev ha giocato per sette ore e 46 minuti. Il greco è consapevole di questa differenza, che potrebbe essere decisiva in un confronto sempre molto equilibrato (i confronti diretti sono sul 3-3): “Mi sento bene, sento che mi sono rimaste molte energie. Ho vinto tutte le partite in due set e questo forse è un piccolo vantaggio per me. Sono felice di essere riuscito ad approcciare ogni partita con la giusta intensità, questo ovviamente ha contribuito ad evitare di giocare un terzo set“.

Oltre alla condizione atletica, il classe 1998 ha anche un seed e una classifica più alte rispetto a quello del suo avversario, e ha anche maggiore esperienza a questi livelli (per il russo è la prima finale 1000, per Tsitsipas è la terza, a cui si aggiungono le due semifinali Slam e la vittoria al Master del 2019). Viene quindi da pensare che lo si possa considerare il favorito per la vittoria finale, ancorché di poco – questa consapevolezza si traduce in una maggiore pressione a suo carico? “No, non si tratta di questo. Credo sia più una questione di quanto davvero io voglio vincere, non per forza questa cosa aumenta la pressione su di me. Riguarda solo la determinazione, la voglia di superarmi per arrivare dove voglio. Non mi piace pensarci come a una cosa che aumenta la pressione, non la chiamerei in questo modo“.

UN BEL MOMENTO IN CAMPO E FUORI

A quanto pare, infine, le cose non sono andate bene solo dal punto di vista agonistico per Stefanos: “Sono successe delle belle cose qui a Monaco, parlando della mia famiglia, anche per questo è importante per me aver raggiunto la finale“. Almeno per ora, però, non ha voluto offrire delucidazioni sull’argomento: “Si tratta di qualcosa che riguarda mia mamma e preferisco parlarne domani, dopo la finale“. L’appuntamento è domenica, sul centrale del Country Club di Montecarlo, alle 14:30.

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