Fognini verso la sfida con Berrettini: "Lui ha tutto da perdere, io nulla"

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Fognini verso la sfida con Berrettini: “Lui ha tutto da perdere, io nulla”

“Gli auguro di vincere Slam e di fare meglio di quello che ho fatto io”, dice Fognini di Berrettini. “Per me sarà una semplice partita di tennis e spero di giocare bene”

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Fabio Fognini - ATP Madrid 2021 (ph. Mateo Villalba)
 

Tra il serio e il faceto, la conferenza stampa di Fabio Fognini da Madrid dopo il successo con Carlos Taberner è stata anche molto interessante. In un torneo in cui non è mai andato oltre gli ottavi di finale – raggiunti una sola volta, nell’ultima edizione del 2019 – Fognini cercherà di bissare il risultato di due anni fa. Il prossimo ostacolo è Matteo Berrettini, attuale numero uno d’Italia.

La prima partita è sempre difficile” ha esordito Fognini rispondendo a un paio di domande in inglese. “Poi lui (Taberner, ndr) veniva dalle qualificazioni e aveva vinto due buone partite (la seconda contro Musetti, ndr). Io però devo concentrarmi sul mio gioco, che qui è un po’ diverso rispetto ai tornei ‘normali’ per via dell’altitudine. Non è stata la mia giornata migliore a livello di tennis, ma sono riuscito a cavarmela e concedermi un’altra opportunità di giocare“.

Chiaramente, il discorso si sposta presto sulla sfida con Berrettini, appena la seconda nel circuito maggiore dopo la netta vittoria ottenuta al Foro Italico nel 2017, quando però Matteo era ancora un giovincello assai lontano dalla top 100. “Sarà sicuramente una partita difficile e spero sarà anche una bella partita, per me e per il pubblico che avrà l’opportunità di vederci dal vivo” ha risposto Fognini, ancora in inglese. “Non sono più il numero uno d’Italia, diversamente dall’ultima volta che ci siamo sfidati. Sarà interessante perché lui ha tutto da perdere e io non ho nulla da perdere. Io sto per compiere 34 anni e ogni giorno c’è qualcosa di diverso da trattare dal punto di vista fisico; lui, oltre a essere più in alto di me in classifica, è anche più giovane“.

Chi spera di riconoscere astio o il tentativo di alzare i toni a poche ore dalla partita (i due si sfideranno sul campo Arantxa Sanchez attorno alle 17) deve in realtà correggere il tiro. Le parole di Fognini sono a metà tra la stima per un connazionale con cui ha un ottimo rapporto – l’ottima ATP Cup disputata in coppia ne è l’ultima prova – e l’orgoglio che scaturisce dal fatto di affrontarlo in un momento in cui, per ragioni di campo, l’attenzione dei media italiana è rivolta maggiormente verso di lui e verso Sinner, i primi due tennisti italiani in ordine di ranking.

In coda alla risposta della vigilia, Fognini si dice molto tranquillo e probabilmente lo è davvero. Allo stesso tempo è evidente che sente la sfida, e non potrebbe essere altrimenti.

Fabio Fognini – ATP Madrid 2021 (ph. Mateo Villalba)

A smorzare la tensione del pre-gara contribuisce un siparietto col direttore Scanagatta. La bella notizia è che da un paio di tornei c’è dialogo tra lui e Fognini; c’è sempre qualche frecciatina, ma i toni sono molto più distesi di qualche tempo fa. Il direttore chiede quanto sia importante per il numero 2 d’Italia sovvertire il pronostico contro il numero uno, dimenticando però che tra Berrettini e Fognini, in classifica, si è inserito Sinner. “Sei male informato Ubaldo, ora sono numero 3…” scherza Fognini, prima di passare alla risposta che abbraccia in modo complessivo la nuova dimensione in cui si trova da circa un anno e mezzo, messo un pizzico in ombra dalle vittorie e dai risultati dei suoi connazionali.

Sono il più vecchio della ciurma e sono fortunato a competere con questi ragazzi, che sono forti. Questo mi fa rimanere tranquillo, vuol dire che il livello ce l’ho ancora e finché ci sarà questo livello mi vedrete giocare; per fortuna e per sfortuna, questo lo decidete voi“. Su Berrettini, nello specifico, risponde così. “Sinceramente gli auguro il meglio. Gli auguro di fare meglio della top 10, di vincere Slam, di fare meglio di quello che ho fatto io. Per me domani sarà una semplice partita di tennis e il mio desiderio è quello di giocare bene. Non mi interessano il ranking e altri discorsi, so che su questa superficie posso battere chiunque, se sto bene. Di solito queste non sono belle partite in generale, ma speriamo per il pubblico che questa volta sia diverso. Per me con il pubblico è meglio, amo giocare un certo tipo di partite. Spero che chi ama questo sport sia presto libero di venire allo stadio“.

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