ATP Madrid: Fognini soffre ma supera Taberner. Sarà derby con Berrettini

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ATP Madrid: Fognini soffre ma supera Taberner. Sarà derby con Berrettini

MADRID – Il n. 28 del mondo impiega oltre due ore per avere la meglio sul qualificato Carlos Taberner, ieri giustiziere di Musetti. Fognini-Berrettini metterà in palio un posto agli ottavi

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Fabio Fognini - Montecarlo 2021 (foto via Twitter @ROLEXMCMASTERS)
 

dal nostro inviato a Madrid

Avremo un derby italiano al secondo turno, e quindi ce ne sarà sicuramente uno al terzo. Questo è il verdetto della prima sfida di main draw che ha visto impegnato un italiano nell’edizione 2021 del Masters 1000 di Madrid. Fabio Fognini, al primo incontro dopo la discussa squalifica di Barcellona, ha battuto con più difficoltà del previsto Carlos Taberner (7-6 2-6 6-3) e si è guadagnato la sfida con Matteo Berrettini, ottava testa di serie del tabellone maschile.

Fognini ha portato a casa una vittoria sofferta, sia a causa delle sue condizioni fisiche (non era al 100%) sia per la difficoltà di affrontare un tennista sostenuto dal pubblico di casa. Il freddo e le nuvole mattutine nel pomeriggio hanno lasciato spazio al sole, che ha riportato la temperatura sui 15°, ideale per giocare a tennis. L’unico fattore ambientale sconveniente era il polline, che svolazzava per il campo infastidendo tanto i giocatori quanto il pubblico. A rendere ancora più calda l’atmosfera ci hanno pensato i tifosi di casa, prevalentemente in favore di Taberner ma il tifo è stato meno sbilanciato di quanto ci si sarebbe aspettato. 

Carlos Taberner, 23 anni, aveva ricevuto una wild card per le qualificazioni e l’ha onorata al massimo battendo prima Jordan Thompson e poi Lorenzo Musetti, ancora grazie al sostegno del pubblico di casa. Qui a Madrid infatti gli spettatori sono stati ammessi sin dalle qualificazioni (a differenza degli Internazionali, dove non è ancora chiaro quanto pubblico riuscirà a entrare), e in proposito non sono mancate le polemiche. Le regole di distanziamento infatti impongono che solo pochi posti per ogni fila possano essere occupati e quindi molti spettatori sono costretti a sostare lungo le banchine tra un campo e l’altro, o addirittura ad aspettare in file lunghissime per poter superare i cancelli che separano i campi esterni (i ground per intenderci) dai tre principali.

Quelli che riescono ad accaparrarsi un posto sui campi esterni si guardano bene dal separarsene, rendendo così quasi impossibile il ricambio di gente. Persino la stampa e i fotografi accreditati devono attenersi a questa procedura, rendendo più difficile del solito il loro lavoro. Se non altro, a coloro che riescono a sedersi, si può dare il merito di colorare il match con la classica atmosfera a cui eravamo abituati prima della pandemia, quando gli incitamenti dagli spalti erano la prassi. L’Italia ieri ne ha fatto le spese con due tennisti azzurri eliminati da giocatori spagnoli e uno di questi è stato appunto Taberner, avversario di Fognini (l’altro Andujar su Travaglia).

CRONACA – Nel primo set il pubblico dell’Arantxa Sanchez è stato un po’… opportunista, nel senso che sosteneva Taberner con maggior intensità solo in occasioni degli errori di Fognini, in special modo quando si configurava lo scenario di una palla break. Questo si è ripetuto quando l’italiano è stato sopra 2-1 e quando era al servizio 5-4. In entrambi i casi Fognini ha finito per perdere la battuta. 

I primi game del match sono stati di vero studio per Fabio, che mai prima d’ora aveva affrontato Taberner. Il ligure ha variato spesso la distanza dal campo in risposta e ci ha messo anche un po’ a trovare ritmo con i colpi da fondo. Come detto, in due occasioni si era trovato avanti di un break (con addirittura due palle del 3-0 pesante) ma una scarsa intensità abbinata a un avversario tutt’altro che arrendevole hanno fatto sì che il primo set finisse al tie-break. Quando la posta in gioco è salita al massimo, anche gli scambi si sono fatti più lunghi e intensi, da classico match su terra. Fabio è stato piuttosto impreciso col rovescio (colpo che oggi non gli ha dato grandi soddisfazioni) ma il suo avversario alla lunga ha ceduto e dopo 57 minuti di gioco, con 7 punti a 4, Fognini ha chiuso il primo set, terminato il quale ha lasciato il campo per un medical time-out. 

Ripreso il match, sul suo volto sono comparse smorfie di fastidio, attribuibili tanto al suo gioco poco brillante quanto a un problema fisico. In ogni caso, la nota dolente è stato il rovescio che ancora una volta l’ha tradito mandando Taberner avanti nel punteggio. Lo spagnolo ha mantenuto alta l’intensità fino a trovare il secondo break grazie a risposte profonde e al corpo, e ha rimesso il match in in parità vincendo il set 6-2.

Nel parziale decisivo il n. 28 del mondo ha indietreggiato la sua posizione il più possibile, optando per un gioco di sostanza rivelatosi infine decisivo. Lo spagnolo infatti ha rimandato la palla dall’altra parte finché ha potuto, ma senza contare su un colpo risolutivo gli è stato impossibile avere la meglio su Fognini che ha finito per chiudere 6-3 in due ore e 15 minuti. Il gioco del ligure oggi non ha brillato particolarmente – oltre agli errori di rovescio, anche il lancio di palla è stato spesso impreciso – ma a tratti si sono visti sprazzi del suo tennis sufficienti per superare il n. 141 del mondo. Al prossimo turno però, contro Matteo Berrettini, ci vorrà maggior freschezza per poter avere ambizioni di vittoria.

OUT DIMITROV – Sul versante maschile la sorpresa di giornata è stata la sconfitta della testa di serie n. 12 Grigor Dimitrov per mano di Lloyd Harris. Il sudafricano, entrato nella top 50 il mese scorso, l’ha spuntata al tie-break del terzo set giocando a tratti in maniera dominante (fantastico le sue soluzioni in dritto lungolinea per uscire dagli scambi) e per poco non ha vanificato quanto costruito a causa dell’emozione; nell’ultimo set aveva avuto già tre match point sul 5-3, ma qualche errore di troppo aveva rimesso in corsa un bulgaro bravo a rimanere in allerta. Questa infatti è una delle vittorie più importanti della carriera di Harris: la seconda in un Masters 1000, la quarta contro un top 20 e appena la terza, in totale, sulla terra battuta nel circuito maggiore. Adesso affronterà un altro giocatore dell’emisfero australe: Alex de Minaur.

AVANTI KARATSEV – Il primo quest’oggi a portare a casa la vittoria invece è stato Aslan Karatsev che si conferma uno dei giocatori più in forma del circuito, in grado di mettere in pratica il suo gioco esplosivo anche sulla terra. A farne le spese è stato il francese Ugo Humbert; entrambi erano al loro esordio assoluto nel torneo madrileno. Il russo ha sempre tenuto sotto controllo l’avversario e ha piazzato la zampata vincente sul finire dei due set; il mancino di Metz si è difeso come ha potuto ma alla lunga i suoi colpi sono apparsi troppo leggeri per poter fronteggiare il n. 27 del mondo, che al prossimo turno se la vedrà con Diego Schwartzman, fermo al primo turno in virtù del bye.

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