Internazionali di Roma: Nadal si prende la rivincita su Zverev e va in semifinale

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Internazionali di Roma: Nadal si prende la rivincita su Zverev e va in semifinale

Prestazione di straordinaria intelligenza del maiorchino, che salva nove break point su dieci facendo sempre la scelta giusta

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Rafael Nadal - Roma 2021 (foto Twitter @InternazionaliBNLdItalia)
 

Rafa Nadal ha raggiunto la sua dodicesima semifinale agli Internazionali d’Italia battendo Alexander Zverev per 6-3 6-4 in due ore esatte. Si tratta di una vittoria che testimonia l’incredibile adattabilità dello spagnolo, che si è preso la rivincita per la sconfitta della scorsa settimana a Madrid e ha allungato sul 6-3 nei confronti diretti. Decisivi per Nadal il rendimento con la seconda (79 percento), il +13 negli scambi sopra i cinque colpi e soprattutto le nove palle break salvate su dieci concesse.

PRIMO SET – Sfida fra due campioni di Roma, visto che nel 2017 Sascha ha vinto una delle sue edizioni che dal 2005 non siano finite nelle mani di Nadal (nove titoli) o Djokovic (cinque). I due si sono affrontati agli Internazionali nell’ultimo atto del 2018, quando Rafa rimontò da 3-1 sotto nel set decisivo vincendo cinque giochi su cinque dopo l’interruzione per pioggia.

Nonostante la battaglia di ieri con Shapovalov, Nadal è sembrato da subito molto più brillante rispetto ai giorni scorsi, portando la partita sul terreno degli scambi lunghi (23-12 in suo favore nei punti sopra i cinque colpi, che hanno rappresentato quasi il 65 percento dei punti totali del parziale) contro un avversario parso da subito poco lucido (anche lui reduce da un duro confronto con Nishikori) e salendo a doppia palla break nel secondo gioco con un rovescio lungolinea dopo aver resistito agli attacchi del teutonico con lo stesso colpo. Zverev ha salvato la prima, ma poi ha concesso il 2-0 con il secondo doppio fallo del game. Il tedesco ha cercato di tenersi a galla con qualche servizio vincente, ma all’ingresso nello scambio è sempre andato in affanno, e nel quarto gioco ha concesso un’altra palla break con tre errori di dritto, trovandosi sotto 4-0 quando anche il rovescio l’ha abbandonato.

Zverev è generalmente uno dei giocatori più precisi del circuito con la prima (nell’ultimo anno è nono con il 67 percento di prime in campo), ma nel primo set ha avuto qualche problema da questo punto di vista, infilandone solo otto delle prime diciotto, e questo non l’ha aiutato a vincere punti rapidi, visto che all’inizio ha vinto solo un punto su sette con la seconda.

Dopo la gragnuola iniziale, però, Nadal ha avuto un momento di stanca e ha perso uno dei due break di vantaggio con tre unforced. Zverev ha allora iniziato ad aggredire maggiormente con il primo colpo, cercando spesso e volentieri il lungolinea con entrambi i colpi e rimontando da 15-30 per il 2-4. I colpi della tds N.6 hanno improvvisamente iniziato a diventare più penetranti, e con il suo livello è cresciuto anche quello di Rafa; il match è improvvisamente diventato molto più spettacolare, con i due pesi massimi a scambiare diretti a centro ring. Zverev si è portato sul 30-30 in risposta nel settimo game, ma Nadal ha tirato fuori una grande difesa che l’ha portato a sbagliare un dritto in spinta e ha tenuto per il 5-2.

Nel nono game, quando Nadal ha servito per il set, un attimo di spavento. Zverev ha giocato una smorzata, e Rafa è inciampato nella riga del servizio, prendendo una dolorosa botta al fianco che ha fatto trattenere il respiro a tutti i presenti e non solo:

Questa la riga incriminata:

Zverev ha poi sfondato con il dritto per la palla del secondo contro-break, ma ha messo in rete un rovescio dopo essere riuscito a ribaltare l’inerzia dello scambio, e ha poi fallito un altro dritto che ha concesso un set point all’iberico, che non si è fatto pregare e ha chiuso con un servizio esterno vincente.

SECONDO SET – Il livello della sfida ha continuato a crescere, dando vita ad un parziale di assoluta qualità: Zverev è chiaramente più potente da dietro, ma è proprio in questo deficit che la grandezza di Nadal è emersa – il nove volte campione di Roma non ha praticamente mai sbagliato una scelta, usando lo slice alla perfezione, rispondendo bene nonostante una percentuale di prime molto alta dell’avversario, e mostrando la consueta freddezza nei momenti decisivi. All’inizio il maiorchino si è portato 0-30, ed è salito a palla break quando Zverev non è riuscito a chiudere uno smash, permettendogli di forzare l’errore da dietro. Il tedesco è riuscito a salvarsi (chiudendo a rete dopo un altro paio di overhead salvati da Rafa) ed è passato all’attacco.

Il problema di Rafa (già emerso nel primo set) è stata la scarsa efficacia con la prima (con la seconda è stato eccezionale, segno di quanto il suo avversario soffra molto più le rotazioni della potenza): nel terzo game, Zverev ha preso sempre di più il comando delle operazioni, ed è salito 0-40. Nadal ha però tirato fuori il meglio al momento del bisogno, salvando la prima con slice e sventaglio, la seconda con una palla corta di dritto, e la terza ancora con il servizio esterno seguito da un dritto lungolinea, e ha tenuto vincendo un punto infinito con una combinazione fra top stretto e chiusura lungolinea per l’1-1.

Sul 2-2 e servizio Sascha è arrivato l’allungo rivelatosi decisivo. Nadal ha usato ancora una volta efficacemente lo slice, prima obbligando Zverev a una demi-volée puramente difensiva e poi vincendo uno scambio sotto rete per la palla break. Il tedesco si è salvato con servizio e rovescio ma ha poi sbagliato uno smash concedendone un’altra, stavolta concretizzata con un rovescio in diagonale su cui Zverev non è riuscito a tenere in campo il recupero. Il tedesco però si è subito creato due occasioni per pareggiare con due grandi lungolinea, uno di dritto e uno di rovescio, ma Nadal ha salvato la prima attaccando la rete e chiudendo con la stop volley su cui il tedesco ha messo lungo il lob, e sulla seconda ha infilato un perfetto dritto in verticale, tenendo per il 4-2 grazie al suo superiore magistero con le variazioni di rovescio, attirando e passando due volte l’avversario a rete.

Quando Rafa è andato a servire per il match sul 5-4, Zverev lo ha sorpreso con un cambio in lungolinea di dritto che ha prodotto il 15-30, e si è procurato una palla del contro-break quando Nadal ha cercato di tirarsi fuori dallo scambio con un lungolinea bimane finito largo di poco. Sascha ha spinto da subito con lo sventaglio, ma è stato sfortunato quando il nastro ha messo lungo il suo dritto; si è procurato un’altra chance spingendo nuovamente con il rovescio, ma Nadal ha usato nuovamente il drop di dritto per la parità. Rafa ha poi cercato lo stesso schema, ma sorprendendo anche sé stesso ha messo lungo il passante. Zverev ha messo in rete la risposta di rovescio, e stavolta è stato lo spagnolo a procurarsi il match point con un cambio di dritto lungolinea, chiudendo con un serve-and-volley esemplare, slice esterno e volée di rovescio.

In semifinale troverà invece un assoluto esordiente a questo livello in un 1000, che per di più si era presentato a Roma con due sole vittorie sulla terra battuta in carriera nel circuito maggiore: Reilly Opelka.

Il tabellone completo

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