Djokovic: "Una finale con Nadal è la preparazione migliore per il Roland Garros"

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Djokovic: “Una finale con Nadal è la preparazione migliore per il Roland Garros”

Il numero uno ATP è tornato su quanto detto sui Next Gen durante la premiazione: “I giovani sono qui, ma noi vinciamo ancora gli Slam”

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Novak Djokovic - Roma 2021 (via Twitter, @InteBNLdItalia)
 

Novak Djokovic ha parlato al termine della finale persa con Rafa Nadal a Roma, e dalle sue parole traspare grande ottimismo a dispetto della sconfitta: “Ero contento di affrontare Rafa perché era la miglior preparazione possibile per il Roland Garros, è la sfida più grande che si possa avere sulla terra battuta. Avrei tranquillamente potuto perdere ai quarti, sono molto contento per come ho lottato. Il mio livello è cresciuto progressivamente, sabato ho giocato alla grande e anche oggi ho giocato bene”.

Nella sua lettura del match sono stati decisivi dei piccoli episodi: “Sfortunatamente i momenti decisivi nel primo e nel terzo sono andati a suo favore: nel terzo, soprattutto, sul 2-2 non sono riuscito a capitalizzare sulla palla break, e nel game successivo ho dovuto servire controvento con palle usate, ed è molto difficile affrontarlo in queste condizioni. È salito sul 4-2 e ha potuto servire con palle nuove, quindi ha avuto anche quel piccolo vantaggio. Come detto, però, abbiamo giocato quasi tre ore di tennis di alta qualità: ovviamente sono dispiaciuto per la sconfitta, ma allo stesso tempo sono molto contento del mio livello nelle ultime fasi del torneo”.

E nonostante le quasi cinque ore passate in campo sabato per rimontare Tsitsipas e contenere la furia di Sonego, il serbo ha affermato di non essere minimamente stato condizionato dal surmenage: “Non mi sentivo per niente stanco, mi ha breakkato e ha giocato meglio di me, tutto lì. Come ho detto, siamo stati piuttosto vicini fino all’ultimo punto – ho avuto la mia opportunità, ma non è andata bene. Non ero stanco, anzi, sono molto felice delle sensazioni che ho avuto in campo, avrei potuto giocare per ore“.

I NEXT GEN

Proprio il match con il greco è motivo di incoraggiamento per il 18 volte campione Slam. Durante il torneo, infatti, sia lui che Rafa sono riusciti a portare a termine delle rimonte a tratti insperate contro giovani che sembrano sempre più vicini ma si fermano a un passo dall’aggancio come l’Achille parmenideo: “Riuscire a superare un ostacolo come Tsitsipas è stato importante, ero sotto di un set e di un break e lui ha servito per il match; aveva tutti gli strumenti per chiudere quel match, come probabilmente li aveva Shapovalov per chiudere contro Rafa. Quindi ci siamo trovati entrambi in una buca, ma siamo riusciti comunque a raggiungere la finale“.

Durante la premiazione, infatti, il serbo ha affermato, fra il serio e il faceto, che lui e Nadal (e forse Federer) sono i veri Next Gen, e in conferenza stampa ha spiegato: “L’ho detto mille volte, la Next Gen è qui, sta arrivando, ma noi stiamo ancora vincendo i tornei più importanti e gli Slam. Non so che altro dire a riguardo. Personalmente non sono focalizzato sulla Next Gen, anche se so che crea una narrativa per il pubblico, alle persone piace parlarne. Questi ragazzi sono in Top 5, in Top 10, non è una novità, ma noi siamo ancora qua“.

PIT STOP A BELGRADO, POI IL ROLAND GARROS

In generale, comunque, Nole avverte di avere ottime possibilità nel Major in arrivo: “Ho delle buone sensazioni in vista di Parigi, ho iniziato a sentirmi nel modo giusto sulla terra. Credo che se riuscirò a giocare come ho fatto oggi, allora avrò delle buone chance di andare fino in fondo. Ovviamente non sarà facile, ma giocherò un altro torneo a Belgrado la settimana prima, quindi avrò altri match per prepararmi, non so quanti ma spero un numero sufficiente da consentirmi di giocare al meglio nello Slam”.

Prima, però, ci sarà Belgrado 2, dove cercherà di ultimare la preparazione: “Questa settimana cercherò di riposarmi il più possibile, perché ho passato abbastanza tempo in campo; mi prenderò qualche giorno prima di iniziare ad allenarmi in vista di Belgrado. Spero di poter arrivare in fondo in quel torneo, sarò a casa mia e ci sarà molto probabilmente il pubblico, quindi sarà fantastico alimentarmi con la loro energia, così da arrivare a Parigi con buone sensazioni dentro e fuori dal campo. Andando a Belgrado potrò anche passare un po’ di tempo con la mia famiglia, cosa che non potrei fare se volassi in Francia anticipatamente. Devo solo continuare su questa strada, devo mantenere il mio livello e raggiungere il picco al Roland Garros”.

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