ATP Lione, Sinner "con mezzo servizio": passa Rinderknech in tre set. Facile Tsitsipas, male Thiem

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ATP Lione, Sinner “con mezzo servizio”: passa Rinderknech in tre set. Facile Tsitsipas, male Thiem

Sinner vince il primo set, ma è costantemente in affanno al servizio e cede al terzo. Tsitsipas passeggia con Paul, Thiem dominato da Norrie

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Brutta sconfitta per Jannik Sinner che cede in tre set contro il lucky loser francese Arthur Rinderknech (6-7 6-2 7-5), che centra così la sua prima vittoria in carriera contro un top 50. L’italiano non ha giocato una gran partita, ma dopo aver portato a casa un soffertissimo primo set sembrava essere in grado di poter amministrare al meglio il vantaggio. Il francese però ha continuato a servire come un treno e a fare danni con il dritto, mentre la precisione Jannik è andata via via scemando col passare dei game. L’azzurro ha provato a reagire sul finale del terzo set, recuperando per due volte un break di svantaggio, ma non è riuscito a completare la rimonta, complice anche un servizio che non lo ha aiutato nei momenti di maggiore difficoltà. Se da un lato Rinderknech si è spesso cavato d’impiccio con questo colpo, Sinner ha chiuso con ben sei break subiti e non certo contro un ribattitore di stirpe. Vanno segnalati alcuni problemi agli occhi per Jannik, forse legati alle lenti a contatto o forse alla scarsa visibilità serale, ma anche al netto di questo, la performance rimane da dimenticare.

Il primo set è stato una vera e propria battaglia. Rinderknech ha infatti servito benissimo, mantenendo una percentuale di prime in campo sopra l’80%, e addirittura si è portato avanti 4-1 sfruttando alcuni errori di dritto di Sinner nel quarto game. Jannik è però riuscito diligentemente a rientrare in partita e a pareggiare sul 4-4, ma le difficoltà non sono finite qui. Nel decimo game infatti l’italiano si è trovato a dover salvare due set point: sul primo se l’è cavata con una smorzata, mentre sul secondo è stato graziato da Rinderknech che ha stampato sul nastro un dritto che sarebbe stato ben difficile da gestire per Sinner. Passato lo spauracchio i due sono approdati senza ulteriori sussulti al tiebreak, nel quale l’equilibrio ha tardato ha spezzarsi. Il primo minibreak è arrivato solo sul 6-6 ed è stato Sinner a prenderselo, sfondando di dritto. Sempre con il dritto, Jannik ha però sprecato il vantaggio, salvo poi guadagnarsi un secondo set point con una prima vincente. La seconda chance è stata quella buona e gli ha permesso di intascarsi il primo parziale dopo un’ora di lotta.

Il set perso e le occasioni mancate non hanno affatto demoralizzato Rinderknech che ha ricominciato esattamente da dove aveva lasciato, martellando forte con dritto e servizio. Viceversa Sinner non è stato brillantissimo e proprio come nel primo set si è ritrovato sotto 4-1, stavolta però con due break a fare la differenza. Sul 5-1, l’italiano ha interrotto la serie di cinque giochi consecutivi persi, ma non è riuscito a porre le basi per una rimonta e si è ritrovato a giocare il terzo set di lì a poco.

In apertura di secondo set, Rinderknech si è subito reso pericoloso in risposta, mentre Sinner faticava a trovare continuità e subiva l’iniziativa dell’avversario. Alla terza palla break, l’azzurro ha capitolato mandando lungo un dritto e trovandosi nuovamente a rincorrere nel punteggio. Jannik si è lamentato di non riuscire a vedere bene, anche se non era chiaro se il problema fosse la luce naturale oppure legato alle lenti a contatto. Sul 3-2, Sinner ha avuto un breve colloquio con il fisioterapista per cercare di trovare una soluzione, ma alla fine ha optato per continuare a giocare senza usare colliri o simili. Al rientro in campo ha ricevuto sorprendentemente una mano da Rinderknech che ha forse accusato il primo vero momento di tensione della sua partita. Sulle prime tre palle break il francese è stato perfetto, ma sulla quarta ha subito il passante in recupero di Sinner (fortunato su un precedente nastro).

L’entusiasmo per il pareggio è durato poco perché Jannik ha pasticciato nuovamente nel proprio turno di servizio e ha finito col rimandare Rinderknech avanti di un break. Un gran passante di dritto gli ha procurato una palla per l’immediato controbreak, ma il francese ha fatto buona guardia ed è scappato sul 5-3. Suk 5-4, con le spalle al muro, Sinner si è aggrappato agli scambi e ha forzato l’avversario all’errore, strappandogli la battuta in extremis e mantenendosi in partita. Purtroppo però l’azzurro ha fallito il sorpasso e ha concesso a Rinderknech un’altra occasione di servire per chiudere la partita. Questa volta il francese non ha tremato e si è guadagnato l’accesso ai quarti di finale con un perentorio turno di servizio a zero.

Il suo prossimo avversario non sarà testa di serie numero uno Dominic Thiem. L’austriaco ha infatti ceduto di schianto in due set contro Cameron Norrie, che si è aggiudicato il match in poco più di un’ora con un netto 6-3 6-2. Il britannico è uno dei giocatori più in forma del 2021 e sulla terra sa il fatto suo, ma la versione di Thiem vista oggi è sembrata decisamente appannata. Dominic non ha mai fatto male con i colpi da fondo, né con la risposta (appena tre punti vinti sulla prima dell’avversario) e in generale è apparso piuttosto lento e incauto nelle scelte tattiche (svariate le discese a rete a occhi bendati). Oltre al tennis deficitario, ha colpito in negativo l’atteggiamento rinunciatario e poco combattivo di Thiem, quasi rassegnato ad una sconfitta inevitabile. Norrie dal canto suo ha servito bene e gestito alla perfezione gli scambi col dritto, meritando ampiamente la vittoria.

TSITSI-FAST – Ben diversa la partita della seconda testa di serie del tabellone, Stefanos Tsitsipas, che ha passeggiato su Tommy Paul. Il match non ha regalato particolari spunti: nonostante una bassa percentuale di prime in campo (meno del 50%), il greco ha comunque mantenuto il dominio degli scambi e non ha mai rischiato il break, perdendo anzi appena quattro punti al servizio nel secondo set. Ai quarti se la vedrà con Yoshihito Nishioka che ha superato Gael Monfils al tiebreak decisivo dopo due ore e venti minuti di gioco. Il giapponese ha pareggiato il conto dei set, vincendo abbastanza agevolmente il secondo, e ha poi fatto a sportellate con l’avversario fino al 6-6. Proprio sul più bello, Monfils si è un po’ sciolto commettendo una serie di errori consecutivi e consegnando il tiebreak nelle mani di Nishioka, che ha prevalso con un netto 7-2.

Non riesce a uscire dalla crisi Diego Schwartzman. L’argentino ha infatti ceduto il passo in due set a Richard Gasquet, tennista elegante e anche di blasone ma ormai ben lontano dall’essere un punto di riferimento nel circuito. Dopo un primo set vinto in scioltezza dal francese, i due si sono scambiati break nei primi quattro game del secondo parziale prima che il finale di partita si accendesse. Gasquet è andato a servire per il set sul 5-4 ma ha commesso qualche errore di troppo, ritrovandosi sul 5-5 dopo aver mancato due set point. Schwartzman non è però riuscito a dar seguito alla rimonta e ha ceduto nuovamente la battuta, stavolta senza in maniera definitiva. Nei quarti Gasquet affronterà Karen Khachanov.

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