ATP Lione, Musetti: “Contro Tsitsipas dovrò comandare il gioco”

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ATP Lione, Musetti: “Contro Tsitsipas dovrò comandare il gioco”

Semifinale dal sapore di rivincita per Lorenzo. Nella parte alta, Khachanov aspetta il vincente tra Norrie e Rinderknech

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Nessuna sorpresa nel secondo quarto di finale della parte passa del tabellone di Lione: in poco più di un’ora Stefanos Tsitsipas supera 6-3 6-4 Yoshihito Nishioka, che nei turni precedenti aveva eliminato Ugo Humbert e Gael Monfils. Sarà allora il n. 5 del mondo ad affrontare Lorenzo Musetti per un posto in finale sabato non prima delle ore 14, rivincita della semifinale di Acapulco che per l’azzurro era il settimo match del torneo.

“Non ho niente da perdere e, ovviamente, vado in campo per vincere” dice Lorenzo, ricordando peraltro che, in quel momento, Nishioka è ancora in campo. Probabilmente con le orecchie che fischiano visto che l’ipotesi di un avversario diverso dal greco non è contemplata da nessuno. “Sto nettamente meglio dal punto di vista fisico rispetto ad Acapulco anche se ho giocato tanto anche qua. In Messico è stata dura perché provenivo dalle qualificazioni e sono arrivato piuttosto stanco senza poter dare il 100%. Lui ha servito bene, comandava il dritto muovendomi molto. Qua ho evitato le qualificazioni che sono dure da passare e avrei dovuto giocare con Alessandro Giannessi, uno dei miei migliori amici nel Tour e non è facile giocare contro gli amici. Oggi poi ho vinto in due set nonostante fossi sotto nel secondo e fisicamente sono a posto. Domani cercherò di essere io a condurre il gioco e di non farlo comandare perché, si è visto l’altra volta, quando riesce a girarsi di dritto fa veramente male. Proverò a fare del mio meglio e mi divertirò sicuramente”.

A proposito delle difficoltà maggiori che si è trovato a fronteggiare contro Bedene, “ho iniziato male il secondo set, lui ha iniziato a giocare meglio, soprattutto a servire bene. Non avevo più il comando del gioco, facevo scelte sbagliate. Forse il momento più difficile è stato quando ero sotto tre a zero e sono stato bravo a vincere quel game [annullando una palla dello 0-4] mantenendo un solo break di svantaggio. Sono stato anche bravo a reagire sotto 5-2. Ho avuto un calo sul 6-5, un misto tra tensione per dover chiudere il match e fretta. Ho fatto due cavolate [la volée non chiusa e il servizio da sotto seguito a rete], ma sono orgoglioso di me stesso per come ho giocato il tie-break perché ho risposto bene, ho spinto, sono stato in controllo del gioco”. A livello di ATP Tour, è il sesto tie-break che Lorenzo vince su altrettanti giocati – il quarto quest’anno. “Alla fine è andata bene. Cercherò di fare meno confusione nei prossimi match, ma sono ancora giovane”.

Non solo questo venerdì, ma in tutto questo torneo Lorenzo si è fatto notare per l’ottima gestione delle situazioni complicate nei set decisivi, situazioni che magari lo scorso anno gli erano costate alcuni incontri. Secondo l’azzurro si tratta di “un misto di voglia di vincere, anzi di non perdere, perché sconfitte così sono le più fastidiose. E ho più esperienza, non è un anno che sono nel Tour ma non è nemmeno il mio primo torneo, quindi so gestire abbastanza queste situazioni. E mi piace nella lotta ‘sporcarmi le mani’, tra virgolette. Ma mi farebbe piacere che qualche volta la partita andasse tutta liscia”.

Per adesso è confermata la partecipazione a Parma nonostante il suo primo Slam sia alle porte. “Non ci aspettavamo una semifinale qui, anche se ci speravamo. Però sono ancora giovane e il mio ranking dice che devo giocare. Vedo che anche Stefanos gioca quasi tutte le settimane [40° incontro in stagione per il greco, sabato]. Se uno vuole migliorarsi, diventare forte, deve giocare, vincere partite e saper vincere anche da stanco. Nel match con Korda, le tre ore con Auger-Aliassime si sono sentite parecchio, ma alla fine sono riuscito a gestirlo bene. Spero di andare a Parma che è il torneo di casa. [Gli dicono che non ci sarà pubblico] Ah, allora non ci sarà la mia famiglia a vedermi. Mi avrebbe fatto piacere, mi manca un po’”.

GLI ALTRI – Per quanto riguarda invece la parte alta del tabellone, rimasta prematuramente orfana del favorito (forse solo) del seeding Dominic Thiem, Karen Khachanov festeggia la sua prima semifinale sulla terra battuta in virtù del successo su Richard Gasquet. Tutto facile nel primo parziale per il ventitreenne moscovita che deve però fronteggiare un set point nel secondo servendo una seconda battuta sul 4-5; Gasquet rimane però lontanissimo dal campo e, senza paura, Karen gira lo scambio a proprio favore dopo un paio di colpi. Nelle prime fasi del tie-break, un doppio fallo francese e una gran difesa di russa (ma Richard avrebbe potuto essere più deciso attaccando un paio di palle comode) valgono a Khachanov un vantaggio incolmabile che lo porta tra gli ultimi quattro.

È il quinto incontro in cui va al terzo set, Arthur Rinderknech. Uno lo ha pure perso, ma poi è stato ripescato come lucky loser. Dopo aver giocato per la Texas A&M University, Arthur ha iniziato a farsi valere nel circuito ITF già nell’anno della laurea (2018) entrando a fine stagione nei primi 400 della classifica. Sfondato il muro dei 200 poco più di un anno dopo, nel 2021 sono arrivate le prime vittorie nel circuito maggiore a Marsiglia, dove ha raggiunto i quarti da qualificato.

Contro Cameron Norrie, Rinderknech non sfrutta due palle break nel corso del terzo gioco – troppo conservativo in risposta – e poco dopo cede a zero la battuta con tre errori di dritto e un doppio fallo. Norrie, arrivato a Lione con un saldo stagionale di 10-3 sul rosso, esce bene da un paio di situazioni di punteggio potenzialmente pericolose; forte dell’ormai abituale solidità e non disdegnando di incidere con il dritto, incamera il parziale per 6-3. Nel secondo set, il 196 cm di Gassin ottiene molto di più dal proprio servizio (tre i punti concessi alla risposta), scaricando la pressione sull’avversario e giocando più libero in ribattuta. Con i vincenti di dritto arriva a palla break e, memore delle precedenti occasioni sprecate, approfitta della seconda britannica lasciando andare il braccio per una risposta che Cameron non contiene. Un altro agevole turno di servizio e il 6-3 è restituito. Norrie tiene il primo gioco della partita finale, la pioggia si intensifica, ci si ferma e se ne riparlerà sabato alle 11.

Alla ripresa, il discorso è presto chiuso, però. Sul 2-1, il mancino nato a Johannesburg risponde bene anche a un paio di prime e brekka agevolmente sfruttando gli errori di Rinderknech, siano essi gratuiti o forzati dalle geometrie britanniche. Senza concedere spiragli quando è in battuta, Norrie stacca il biglietto per la sua terza semifinale del 2021 dopo Delray Beach ed Estoril. La corsa verso il suo primo titolo ATP proseguirà contro Khachanov, che in marzo lo ha battuto nettamente sul veloce indoor di Rotterdam.

Risultati:

[ALT] L. Musetti b. A. Bedene 6-3 7-6(2)
[2/WC] S. Tsitsipas b. Y. Nishioka 6-3 6-4
[8] K. Khachanov b. R. Gasquet 6-1 7-6(3)
C. Norrie b. [LL] A. Rinderknech 6-3 3-6 6-3

Il tabellone completo

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