Male gli italiani nel circuito Challenger

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Male gli italiani nel circuito Challenger

Nessun azzurro ai quarti di finale del torneo di Biella

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Stefano Napolitano - ATP Challenger Biella 2021 (foto Felice Calabrò)
 

Poca fortuna per gli italiani al Challenger 50 di Biella 6, dove nessun azzurro approda ai quarti di finale. Si fermano al secondo turno Flavio Cobolli, che perde 4-6 6-4 6-2 con il cinese Zhizhen Zhang (n.179 ATP), Riccardo Bonadio, cui non basta contro il francese Alexandre Muller un secondo set di lotta (6-0 7-6) e Stefano Napolitano che cede 6-3 6-4 a Thanasi Kokkinakis (n.198 ATP). Nessuno di loro è andato vicino a vincere, se non, forse, Cobolli che dopo aver vinto il primo set ha probabilmente risentito delle troppe fatiche dell’ultimo mese, indimenticabile ma stressante. Bonadio, uno dei migliori rovesci del circuito, continua a giocarne una bene e una no, mentre Napolitano proprio non riesce a recuperare dopo l’operazione al gomito, anche se questa volta è almeno riuscito a vincere una partita (al primo turno contro Alex Bolt), interrompendo una lunghissima serie negativa.

Ancor peggio è andata a Paolo Lorenzi che non difende la sua testa di serie n.1, e viene subito eliminato dall’argentino Tomas Martin Etcheverry (n.225 ATP). A fine match Paolo ha parlato, per la prima volta in termini concreti, della possibilità che questo sia davvero il suo ultimo anno da giocatore. La cosa un po’ ci rattrista anche se ovviamente la riconoscenza per la sua splendida carriera è di molto superiore. Notazione a margine: non è un bel momento per la classe 1981, come potrebbero confermare Roger Federer e Serena Williams. Fuori al primo turno anche il qualificato Omar Giacalone e Matteo Viola che almeno la prende sul ridere e posta su Instagram una sua foto da ciclista dicendo che, visto il momento, la bici è meglio. Sia chiaro, sarebbe quantomeno inopportuno lamentarsi, considerando le prestazioni straordinarie dei nostri ragazzi in giro per il mondo.

Una tale concentrazione di talento e di risultati era da più di 40 anni che non si vedeva. Purtroppo però a livello Challenger si è creato una specie di buco, con la generazione dei 25/30enni che stenta parecchio e sembra guardare con un po’ di malinconia ai propri coetanei (Berrettini e Sonego) o addirittura ai più giovani (Sinner e Musetti), che ormai danno del tu ai top player. E i più giovani faticano più del previsto a emergere, con l’eccezione forse di Cobolli. Ai vari Luca Nardi e Matteo Gigante tocca adesso l’onere di battere un colpo. Tornando al torneo di Biella pensiamo che il quarto tra il francese Enzo Couacaud e lo statunitense Bjorn Fratangelo sia una sorta di finale anticipata, sempre che sia d’accordo il cinese Zhang.

Allineato ai quarti di finale il Challenger 125 di Oeiras 3 (Portogallo), in cui il logico favorito è lo spagnolo Carlos Alcaraz che, nella sua iperattività, non teme di sporcarsi le mani al piano inferiore, pur di migliorare una classifica che al momento lo vede al n.114. Dovrebbe però ricordarsi che ha appena compiuto 18 anni e che giocare ogni settimana forse non è la strategia migliore. I padroni di casa Nuno Borges e Pedro Sousa cercheranno di rendergli la vita difficile.

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