Wang sceglie Parma per la sua rinascita: sfiderà (da sfavorita) Coco Gauff in finale

Flash

Wang sceglie Parma per la sua rinascita: sfiderà (da sfavorita) Coco Gauff in finale

PARMA – La giocatrice cinese, allieva di Pat Cash, torna in finale a quasi tre anni di distanza dall’ultima giocata. Ma la favorita per la vittoria è Coco Gauff, che anche oggi ha vinto da veterana

Pubblicato

il

Qiang Wang - WTA Parma 2021 (Marta Images/MEF Tennis Events)
 

dal nostro inviato a Parma

Si vede che Sloane Stephens non aveva poi così tanta voglia. O quantomeno non tanta quanta quella di Qiang Wang di tornare in una finale WTA, a due anni e mezzo di distanza da quella persa a Zhuhai contro Barty. Per Wang sarà la prima finale fuori dal continente asiatico e anche la prima sulla terra battuta e la giocherà contro Coco Gauff, che ha battuto in tre set Katerina Siniakova.

Stephens aveva reagito in modo ottimale al 6-2 subìto nel primo set, frutto del solito mix tra pigrizia nella ricerca della palla e verve agonistica simile a quella di Paire quando si gioca senza pubblico, ma una volta avanti 5-1 nel secondo Stephens si è sostanzialmente afflosciata su se stessa, mancando tre set point in tre game differenti prima di un tie-break giocato in modo sconsolante.

Bravissima anche Wang a non lasciarsi intimorire da un’avversaria che quando trova dieci minuti del suo tennis dà la sensazione di poter disporre a piacimento di ogni angolo del campo, come ha fatto vincendo quei cinque game di fila in avvio di secondo set. Ma quando si affronta Stephens, in particolar modo questa Stephens, bisogna avere chiaro che ci sarà sempre un’occasione di rimettere in piedi un game, un set o l’intero match. E così è stato: nonostante il lungolinea di rovescio non l’abbia praticamente mai assistita nel corso del match, Wang si è fatta bastare i colpi in diagonale per indurre all’errore l’avversaria. Game dopo game, potendo contare anche su una buona prima (vicina al 70% nel secondo set), Wang è risalita fino al tie-break e lo ha dominato lasciando Stephens a tre punti

Cosa è cambiato nella seconda parte del set, al punto da rendere possibile la rimonta? “Io so cosa ho cambiato, ma non ve lo dico!” ha detto poco dopo Wang in conferenza stampa, parlando in quel modo curioso in cui i cinesi pronunciano i suoni inglesi. Spaesati dall’assenza di uno ‘spartito di intonazione’ (si parla di lingua tonale quando la diversa intonazione di una sillaba ne modifica il significato, ed è il caso del cinese), i cinesi parlano con una strana cantilena che rende più difficile la deduzione dello stato d’animo. Ma a scanso di equivoci, avendo fatto seguito una breve risata alla sua frase, possiamo confermarvi che l’allieva di Pat Cash era genuinamente felice.

COCO DA VETERANA – Qiang Wang non partirà però favorita in finale. Quel ruolo spetterà a Coco Gauff, anni diciassette, che ha lasciato un set ma non la vittoria a una buona Katerina Siniakova e si è qualificata per la sua seconda finale dopo quella vinta a Linz nel 2019. La partita vera c’è stata solo nel primo set: non particolarmente divertente sotto il profilo del gioco, ma di buona qualità e giocato ben oltre la velocità di crociera. Gauff ha dato la sensazione di soffrire il drittone della ceca, sì, ma non si è mai scoraggiata. Ha concesso palle break nella prima fase, andando spesso sotto nello scambio, ma se l’è cavata sempre con il servizio (che non tocca velocità elevatissime ma è sempre molto lavorato e dunque di difficile lettura). Fino al nono game, in cui Siniakova è andata a segno e si è guadagnata il diritto di servire per il set.

Nel game successivo c’è tutta Coco Gauff, la sua straordinaria capacità di pensare punto dopo punto, il grande momento di fiducia e quello sguardo che profuma di consapevolezza. Ha fatto mezzo passo in avanti in risposta, con l’obiettivo di togliere il tempo alla sua avversaria nel primo colpo dopo il servizio – uno scherzetto che Siniakova non ama. E le ha lasciato solo tre punti nei successivi due turni di servizio, chiudendo 7-5. Il secondo set dominato da Siniakova è derubricabile alla voce ‘fatemi un attimo tirare il fiato, perché è da Roma che vado a tutta’. Nel terzo set è infatti tornata in campo un’altra Gauff, che annullate due palle break nel secondo game ha ingranato un’altra marcia ed è volata verso la vittoria.

Nel match di oggi è stata evidente la differenza di spin tra il dritto, un colpo molto fastidioso che però difficilmente lascia ferma l’avversaria quando giocato senza un particolare vantaggio territoriale, e il rovescio che invece attraversa il campo con una traiettoria molto più piatta. Con il dritto Gauff manovra, respinge le offensive, alza e abbassa il ritmo se ha bisogno di rifiatare, col rovescio ha maggiore tendenza all’attacco perché sente di poter sorprendere più facilmente la sua avversaria con un vincente.

Sarà una finale interessante, prevedibile solo per metà visto che Wang non vinceva due match di fila in un torneo dal febbraio 2020. Mentre a pochi chilometri di distanza, presso il President Tennis Club di Montechiarugolo, è tutto pronto per l’inizio dell’ATP 250. La suggestione di Federer è destinata a rimanere tale, ma ci saranno Sonego e Musetti (salvo miracoli contro Tsitsipas, che comunque gli auguriamo).

Risultati:

[3] C. Gauff b. K. Siniakova 7-5 1-6 6-2
[6] Q. Wang b. S. Stephens 6-2 7-6(3)

Il tabellone completo

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement