Laver Cup 2021, nessuna limitazione per il pubblico: l’evento di Boston sarà al 100% della capienza

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Laver Cup 2021, nessuna limitazione per il pubblico: l’evento di Boston sarà al 100% della capienza

Via libera delle autorità locali e statali: a breve in vendita ulteriori ticket per l’evento in programma al TD Garden dal 24 al 26 settembre

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Bjorn Borg e John McEnroe - Laver Cup 2019 (foto via Twitter, @LaverCup)
 

Il miglioramento della situazione sanitaria a livello mondiale (e negli Stati Uniti in particolare) regala ottime notizie anche agli appassionati di tennis, con l’annuncio da parte degli organizzatori della Laver Cup di aver ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità per la disputa dell’evento di fronte ad un palazzetto al massimo della capienza.

La quarta edizione della sfida tra Team Europa e Team Resto del Mondo (3-0 Europa i precedenti) avrà luogo al TD Garden di Boston, in Massachusetts, dal 24 al 26 settembre; questa sede è stata confermata dopo il rinvio dello scorso anno a causa dello spostamento della stagione sulla terra che ha occupato quello slot del calendario – va inoltre ricordato che, mentre un torneo mantiene il proprio fine competitivo a prescindere dalla presenza del pubblico, un’esibizione come la Laver Cup dipende dalla capacità di creare un certo tipo di atmosfera.

Già dal prossimo 29 maggio, il TD Garden (casa dei Celtics della NBA e dei Bruins della NHL) ospiterà tutti gli eventi senza restrizioni su autorizzazione della autorità locali e dello stato del Massachusetts, e di conseguenza nel mese di giugno verranno messi ulteriori biglietti in vendita per assistere all’evento, che per il momento ha confermato la presenza, tra gli altri, di Roger Federer e Dominic Thiem.

La comunicazione rilasciata dagli organizzatori della Laver Cup è un’ulteriore buona notizia per quanto riguarda il tennis in terra nordamericana. Infatti, qualche giorno fa è stato annunciato il ritorno del torneo di Indian Wells nel mese di ottobre (con un montepremi uguale a quello degli anni precedenti), mentre a New York sono decadute molte restrizioni imposte per contenere il COVID-19, e questo porta a pensare allo svolgimento dello US Open in una città teoricamente aperta: a fine aprile, il sindaco Bill De Blasio ha annunciato che la metropoli rimuoverà le rimanenti restrizioni all’inizio di luglio.

Lo swing nordamericano sembra dunque prospettarsi come il primo vero ritorno alla normalità di questo 2021, soprattutto se paragonato a quanto avverrà al Roland Garros, dove è stato definito un protocollo ancora molto rigido, e alle voci che arrivano dall’Australia sull’apertura dei confini solo a meta 2022 e che mettono a rischio già adesso la prossima edizione dell’Happy Slam.

Articolo a cura di Giuseppe Di Paola

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