Roland Garros, bilancio azzurro: 6 vittorie e 3 sconfitte. Musetti mi ha entusiasmato, Sinner no

Editoriali del Direttore

Roland Garros, bilancio azzurro: 6 vittorie e 3 sconfitte. Musetti mi ha entusiasmato, Sinner no

PARIGI – E oggi giocano gli ultimi sei. Firmerei per 4 vittorie, ma potrebbero essere cinque. Osaka…dalla padella nella brace. Attenti a Federer, non è messo così male

Pubblicato

il

Jannik Sinner - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Certo che se Naomi Osaka voleva togliersi un po’ di stress di dosso, nel denunciare quello che le comportava rispondere alle domande – a volte ripetitive, a volte pco intelligenti a sua detta (e certo gliene saranno capitate tante, ma a lei come a tutti e tutte) – beh ora se ne sarà tirato molto di più. Tant’è che, non volendo tornare indietro sulla decisione annunciata a dispetto delle minacciose sanzioni subito dichiarate con insolita fermezza e unità di intenti dai quattro tornei dello Slam, ha preferito uscir di scena. Se vogliamo in maniera ancora più clamorosa.

Non era mai successa una cosa del genere. Noi di Ubitennis ne abbiamo parlato in lungo e in largo, tanti lettori hanno commentato il caso, chissà se Naomi si presenterà a Wimbledon, altro torneo – come quello del Roland Garros – dove lei non ha mai fatto molta strada. Tutt’al più è arrivata al terzo round.

Tutto quello che ha detto lo sapete già. Di sicuro se dice che dal 2018 ha sofferto di depressione non se lo è inventata. Quel che ha combinato in questa situazione dimostra oltre ogni ragionevole dubbio qualche problemino ce l’ha, lo sente. E non sta davvero a me metterne in discussione la gravità.

Detto questo per quanto mi riguarda la federazione francese e il suo presidente Gilles Moretton, certamente sincero nell’esprimere la sua tristezza per la nuova presa di posizione di Naomi, per il suo inatteso ritiro, non potevano comportarsi in modo diverso da come si sono comportati.

E forse l’errore meno scusabile di Naomi, e di chi l’abbia eventualmente consigliata a rilasciare quella dichiarazione poco prima dell’inizio del Roland Garros, è stato poi quello di evitare ogni confronto con chi l’ha cercato e le voleva parlare. Ascoltare chi ti vuole parlare è cortesia, anche se sai che cercherà di persuaderti a fare marcia indietro.

In fondo questo torneo si è messo a carico un gran bel rischio finanziario, per via della pandemia, della possibilità di una cancellazione che fino a poco tempo fa non era del tutto esclusa e comunque di un ricavo ridottissimo derivante dalla biglietteria fortemente penalizzata e se c’era un momento in cui qualsiasi top-player non avrebbe dovuto pensare di mettere in difficoltà la federazione organizzatrice dell’evento… era proprio questo. Con una maggiore sensibilità, anche una mente stressata avrebbe potuto rifletterci su. Il montepremi che la FFT mette in palio in questo torneo è pari a 34,367,215 euro. Non sono bruscolini, anche se Naomi nel solo 2020 ne ha guadagnati un po’ di più.

LA PRIMA SESSIONE SERALE

Passerei ad altro argomento. Mi lascio il bilancio azzurro per ultimo, solo accennando qui che finora dei nove scesi in campo per il primo turno, sei hanno vinto e tre hanno perso (con uno solo dei tre sconfitti che ha giustificati rimpianti…).

Oggi tocca agli ultimi sei che non hanno ancora giocato, Travaglia con de Minaur, Cecchinato con Uchiyama e Jasmine Paolini con la Voegele tutti alle 11 di stamattina, e invece Seppi con Aliassime appena finisce Cecchinato sullo stesso campo, poi come terzi match sui rispettivi campi Berrettini con Taro Daniel e Caruso con Duckworth.

Ieri sera il Roland Garros ha inaugurato, con Serena Williams alle prese con la rumena Begu, la prima “storica” sessione serale di un torneo cominciato nel 1891, 120 anni fa per i soli tennisti francesi, diventato internazionale nel 1925, quindi 91 tornei fa. Però il primo torneo al Roland Garros giocato nel 1928, dopo che lo stadio era stato inaugurato per la finale di Coppa Davis Francia-Stati Uniti.

Dacchè il tennis è diventato Open questa è l’edizione n.54, e questo è lo Slam n.212. E questa edizione, oltre ad essere la seconda in era pandemica, verrà ricordata appunto per il primo match notturno del Roland Garros. Purtroppo Serena Williams e Irina Camelia Begu l’hanno giocato in un silenzio assordante, tristissimo. In Francia il coprifuoco è alle 21 e quindi tutti gli spettatori della giornata erano stati invitati (costretti…) a tornare a casa. Poco c’è mancato che Serena celebrasse quest’evento perdendolo.

Non so come sarebbe finita la partita de avesse perso il primo set nel quale, dopo essere stata vanti 5-2 si è come deconcentrata fino a trovarsi con le spalle al muro sul 6-5 per la Begu cha serviva il set. Per sua fortuna la rumena ha avuto il famoso “braccino” e ha perso quel game, ma al tie-break di nuovo Serena si è trovata sull’orlo del baratro: 6 punti a 4 per la Begu, ma prima un net e poi una seconda di servizio proprio sulla riga, hanno permesso a Serena di pareggiare il conto dei punti. Con un attacco in controtempo e un urlo belluino di gioia per lo scampato pericolo Serena ha chiuso il set e poi ha vinto anche il secondo – prossima avversaria un’altra rumena, Buzarnescu –  senza però mostrare quella condizione fisica eccellente che invece su quello stesso campo, nel tardo pomeriggio aveva mostrato Roger Federer.

Lo svizzero, alla sua ottantottesima partita al Roland Garros (71 vittorie e 17 sconfitte) ha sbrigato in un’oratta e mezzo la facile pratica Istomin. Lo aveva già battuto sette volte, ha fatto fil…otto. Il prossimo avversario, sebbene non un “terraiolo” d.o.c., Marin Cilic, sarà un banco di prova di altra qualità. Però io mi sono complimentato con Roger a fine match perché la condizione fisica, la rapidità di gambe, mi sono parse eccellenti, così come certi suoi recuperi. Vero che scambi infiniti, mozzafiato, non ce ne sono stati. Tuttavia aspetterei a considerarlo fuorigioco con Cilic e eventualmente dopo forse con Fritz prima di trovare in ottavi magari il nostro Berrettini.

SORPRESE

Non ci sono state particolari sorprese nel torneo maschile, anche se credevo che Korda vincesse la prova del nove dopo aver vinto il torneo di Parma e invece ha perso in tre set dallo spagnolo Martinez. Ma in quello femminile invece sono cadute alcune teste coronate, due campionesse di Francia, una campionessa dell’US open. Andreescu che cede 9-7 al terzo – già, ricordate, qui non c’è tiebreak nel set decisivo – con la slovena Zidansek ci sta, perché sulla condizione fisica della canadese non si può mai scommettere. Francamente non mi aspettavo che Muguruza, ex regina del Roland Garros perdesse dalla Kostjuk, ma anche che Kenin batta Ostapenko per me è una mezza sorpresa.

CASA ITALIA

Veniamo ai nostri. Il miglior risultato, di gran lunga anche se Goffin è un n.13 in leggero declino, è certo quello di Lorenzo Musetti il cui tennis – oltretutto – incanta. Vi faccio notare – ma non è farina del mio sacco – quel che l’amico e collega belga Yves Simon dell’agenzia SudPresse mi ha scritto:

  • 2020: Goffin (testa di serie n.13) è battuto da Jannik Sinner (n.75 ATP) 7-5 6-0 6-3 in 1h e 59 minuti
  • 2021: Goffin (ancora testa di serie n.13… che non porta bene) è battuto da Lorenzo Musetti (n.76… un posto dietro a Sinner) 6-0 7-5 7-6(3) in 2h e 18 minuti.

Curioso no? I primi due set hanno avuto lo stesso punteggio, rovesciato. Il terzo set poteva finire anche più netto, come quello di Sinner, ma Lorenzo che al suo primo Slam giocava per la prima volta tre set su cinque non è riuscito a sfruttare due volte il break di vantaggio. Però la sua è stata una prestazione entusiasmante ed è in fondo un bene che a Parma abbia giocato e perso abbastanza presto per poter arrivare prima a Parigi, allenarsi addirittura con Nadal:

 “È stato bellissimo, non si può non avvantaggiarsi di un allenamento con lui. E mi ha portato pure fortuna, magari potessi rigiocarci ancora prima di affrontare Nishioka…”. Anche se non dovesse allenarsi di nuovo con Rafa, certamente Lorenzo non sottovaluterà il mancino giapponese che gioca un po’ alla Marcelo Rios e che lo ha battuto a Parma una settimana fa.

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti – Roland Garros 2021 (foto Twitter @RolandGarros)

Mi è piaciuto molto meno Sinner. È un mezzo miracolo che sia ancora dentro. E nemmeno tanto per via del match point che Herbert, n.85 ATP, ha vanificato tirando un rovescio quasi fuori anche dal corridoio del doppio. Ma per le tre palle break consecutive, 3-4 e 0-40 che Jannik ha dovuto fronteggiare nel quarto set. Sulla seconda in particolare Jannik per l’ennesima volta si è fatto attaccare sulla seconda di servizio, si è difeso con un lob mezzo scentrato che Herbert avrebbe potuto chiudere – a mio avviso – piuttosto facilmente. Invece lo ha giudicato fuori e lo ha lasciato passare sopra la propria testa. Mancanza di lucidità del francese, perché il pallonetto è entrato abbondantemente prima della riga. Un vero colpo di fortuna.

Nel tennis accade che si vinca anche così. E che magari dal turno successivo – Sinner giocherà contro Mager, un italiano al terzo turno è assicurato – uno cominci a giocare bene. Per ora però Jannik serve proprio male, mette poche prime, non prova allora a ad aumentare la percentuale di prime palle per non farsi attaccare sulla seconda che è davvero troppo debole. E quanti dritti avrà sbagliato? Insomma, spero che non mi legga, perché non vorrei procurargli dei danni da stress mentale del tipo di quelli accusati da Naomi Osaka. Ma il suo tennis mi sembra essersi un po’ involuto. Piatti ci ponga rimedio, se può. Con il servizio si deve fare qualcosa. Con la risposta anche, sebbene pochi giocatori facciano servizio e… buone volee come Herbert. Intanto dopo aver perso due volte al quinto set, 7-6 al quinto da Khachanov all’US open, 6-4 al quinto da Shapovalov all’Australian Open, è arrivata la prima vittoria al quinto per Jannik.

Bravo Mager a riprendersi dallo shock di trovarsi di fronte in campo un giocatore, Gojowicz, che non era il Millman che gli aveva dato il sorteggio. Millman avrà dato forfait all’ultimo, per carità, ma una telefonatina prima di scendere in campo qualcuno non gliela poteva fare?

La dolente nota, imprevista, arriva da Lorenzo Sonego. Ha perso tre set a zero contro Harris, tennista sconfitto qui da Berrettini, a Estoril da Cecchinato, l’anno scorso a Forlì da Musetti. Tre set a zero e nessuna scusa. Non era davvero parente del Sonego visto a Roma. Chissà perché. Sonego è il terzo azzurro a uscire dal torneo al primo turno, con la Cocciaretto (infortunata e sfortunata) e Giannessi che davvero meritava di vincere con Nishikori dopo quella maratona di 4 ore e 3 minuti.

Brave invece le ragazze, sia Camila Giorgi -che ha eliminato in un colpo solo Petra Martic, testa di serie n.22 pur avendo mancato due match point nel secondo set, ma ugualmente centrata per portare a casa il terzo set con la croata allenata da Francesca Schiavone – sia Martina Trevisan che sentiva la pressione di difendere i punti guadagnati ad ottobre scorso al Roland Garros quando aveva raggiunto i quarti. Ha vinto, dopo che a Roma aveva perso un match incredibile, ed è scoppiata in lacrime.

Mi è spiaciuto non poter presenziare alla sua intervista in sala stampa, ma l’organizzazione ha fatto un po’ di casino e io ero fuori dal Roland Garros a registrare il video con il mio stand-up di fine giorno che per motivi assolutamente ridicoli non mi fanno filmare all’interno dello stadio, neppure con un muro bianco alle spalle che quindi potrebbe essere ovunque. A Melbourne e a New York mi consentono di farli addirittura con un banner e logo del torneo alle mie spalle. Le TV che pagano fior di soldi vogliono proteggere i loro diritti, ma quello è un discorso che dovrebbe valere solo per le immagini di tennis giocato, oppure anche di ambientazione suggestiva. Ma se giro un video con un muro bianco alle spalle che potrebbe essere ovunque, qual è il problema? E qual è il vantaggio per il torneo e per chi ha pagato i diritti se il video lo faccio fuori dai cancelli anziché dentro in una cameretta assegnata?

Vabbè, niente mi fa più arrabbiare di quando ti dicono “Eh queste sono le regole”; Se le regole sono idiote, non hanno alcuna logica, occorrerebbe avere la flessibilità di cambiarle. Chiudo con un pronostico del Mago Ubaldo che mi ha improvvisamente raggiunto a Parigi: mi dice che salvo Seppi con Auger-Aliassime vede vincenti tutti, sì anche Travaglia che ha divorziato dal coach e non sta giocando troppo bene, idem Caruso. Però mi dice di stare in guardia con Berettini: Taro Daniel lo ha battuto una volta (Istanbul 2018) e l’altra lo ha portato al terzo set (a Belgrado poche settimane fa; Matteo ha poi vinto 6-0 al terzo). Insomma, guai a dare per scontato il successo di Matteo. Il pericolo è che c’è gente che già gli parla del match di ottavi contro Federer. Se Matteo prestasse loro attenzione commetterebbe un errore madornale.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement