Roland Garros: fioccano record azzurri. Non escludo i derby Berrettini-Seppi e Musetti-Cecchinato

Editoriali del Direttore

Roland Garros: fioccano record azzurri. Non escludo i derby Berrettini-Seppi e Musetti-Cecchinato

PARIGI – Mai prima d’ora 10 italiani al secondo turno del Roland Garros. Sette tennisti solo nel 1955. Tutte le annate migliori. Ci sarà un derby, forse altri due al terzo turno. Quarti Djokovic-Berrettini, ottavi Nadal-Sinner

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Andreas Seppi - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

da Parigi, il direttore

Anche se la sorpresa della giornata, avvenuta per mano del tedesco Struff, è la sconfitta al quinto set di Andrey Rublev, n.7 del seeding eppur vittorioso a Montecarlo su un certo Rafa Nadal (che però non era lui).

Anche se proprio Rafa ha bypassato quota 100 superando Popyrin in tre set ma annullando due set point nel terzo (101 vittorie su 103 incontri al RG; le sole due sconfitte sono datate, risalgono al 2009 con Soderling nel 2009 e al 2015 con Djokovic).

Anche se Petra Kvitova ha dovuto dar forfait contro Vesnina per il più incredibile degli incidenti occorsi ad un’atleta: era scivolata dagli scalini del palco della conferenza stampa, forse per l’emozione di aver cancellato un match point alla belga Minnen, e si è lussata una caviglia (roba che pare quasi dar ragione a Naomi Osaka sui…pericoli delle conferenze stampa).

Anche se Djokovic nel tristissimo match serale senza pubblico ha dominato Sandgren 6-2 6-4 6-2.

Beh, dopo tutti questi ‘anche se’, questa terza giornata del Roland Garros dedicata allo svolgimento di tutti i primi turni, merita un editoriale patriottico, seppur nazionalpopolare. L’ho riassunto nel video, lo ridico scrivendolo qui: con 10 italiani che approdano al secondo turno, dei 15 all’avvio del torneo, si stabilisce l’ennesimo record di quest’ultimo periodo magico per il nostro tennis.

Un piccolo tassello in più, rispetto al Roland Garros ottobrino dello scorso anno quando registrammo nove vittorie al primo turno, sei dei ragazzi (quindi uno in meno rispetto al 2021), tre delle ragazze. Due delle ragazze erano le stesse, Trevisan e Paolini, mentre a Errani si è sostituita quest’anno Giorgi.

Forse ancora più di questo record assoluto di presenze al secondo turno può valere un record eguagliato: mi riferisco ai sette tennisti azzurri nel tabellone maschile. Non ce n’erano mai stati altrettanti in tutta l’era Open, quando il tennis si è allargato a un numero ben maggiore di nazioni ed è diventato enormemente più competitivo. Ma in tutta la quasi centenaria storia del Roland Garros (dal 1925 in poi) soltanto nel 1955 abbiamo avuto sette azzurri capaci di superare sul campo il primo ostacolo. Fu l’anno in cui Beppe Merlo, recentemente scomparso, raggiunse la semifinale (battè Washer e Seixas che erano fior di giocatori, perse da Sven Davidson) e gli altri sei promossi al secondo turno furono Pietrangeli, Sirola, Bergamo, Fachini, Jacobini e Antonio Maggi.

Non vale secondo me il risultato del ’47 , quando figurano sarebbero approdati al secondo turno sette azzurri. Ma due di loro, Quintavalle e Bossi, passarono il primo turno per ritiro degli avversari (addirittura Quintavalle superò anche il secondo turno senza giocare). Ad ogni modo gli altri del ’47 furono i fratelli Rolando e Marcello Del Bello, Belardinelli, Sada e Cucelli. Cucelli fu quello che fece più strada: perse nei quarti, al quinto set, con Marcel Bernard, il francese che aveva vinto il Roland Garros l’anno precedente e che veniva sempre ricordato dall’Equipe e da tutti gli appassionati francesi fino a che Yannick Noah trionfò nel 1983.

Dei sei ragazzi che avevano superato il primo turno al Roland Garros del 2020 a ottobre tre sono gli stessi: Sinner, Berrettini e Cecchinato. Tre sono dunque i … nuovi: uno è proprio nuovissimo, Musetti, gli altri due non c’erano nel 2020, Fognini e Seppi, ma sono veterani di lungo corso. Lunghissimo corso anzi, Fabio ha 34 anni, Andreas 37 e tre mesi. Andreas sarebbe stato il più anziano azzurro a vincere una partita di uno Slam se non ci fossero stati più anziani di lui altri due giocatori: Nicola Pietrangeli, classe 1933, ne vinse una a Wimbledon a 38 anni e 10 mesi (battè il colombiano Molina) e Paolo Lorenzi (classe 1981) ne vinse due  37 anni e 9 mesi quando all’US Open 2019 emerse dalle qualificazioni e battè Svajda e Kecmanovic prima di arrendersi a Wawrinka al terzo turno. I tre che c’erano ad ottobre e non ci sono quest’anno al secondo turno sono Sonego (che arrivò agli ottavi), Travaglia e Giustino.

Il confronto di secondo turno fra Sinner e Mager ci garantisce almeno un azzurro al terzo turno con la prospettiva di un raggiungibilissimo ottavo di finale – soprattutto se a vincere fugando i dubbi del match con Herbert – fosse Sinner. Infatti Sinner (o Mager) troverebbe o Monfils o Ymer al terzo round. Non si può sperare in avversari più abbordabili. Monfils ha battuto Ramos Vinolas, ma non vinceva più un match da una vita.

Cecchinato-Musetti e Berrettini-Seppi potrebbero essere addirittura due derby di terzo turno, nella ipotesi più onirica (ma non troppo) che mi viene in mente. Soprattutto un duello Cecchinato-Musetti mi sembra abbastanza probabile. Cecchinato potrebbe confermare il risultato di sette mesi fa qua quando, da n.110, battè De Minaur (n.27) 7-6 6-4 6-0 e Musetti deve vendicare la sconfitta patita a Parma con Nishioka quando giocò proprio male. Io mi aspetto che la vendichi. L’altro ipotetico derby di terzo turno non sembra impossibile dopo aver visto l’ottimo Seppi che ha battuto Aliassime in un’annata in cui non aveva ancora vinto un match nei tabelloni principali del circuito ATP: Berrettini dovrebbe portare a casa il suo match con Coria e Andreas con il coreano Kwon come minimo se la gioca alla pari.

Matteo Berrettini – Roland Garros 2021 (foto via Twitter, @rolandgarros)

Proseguendo nella rassegna dei dati statistici in chiave azzurra – ormai m’ha preso così! – segnalo la presenza di cinque italiani al secondo turno nel 1972 (Toci, Di Matteo, Zugarelli, Panatta e Pietrangeli) e nel 1978 (Panatta, Barazzutti, Bertolucci, Zugarelli e Ocleppo. Mentre lo scorso anno avemmo qui cinque italiani al terzo turno, Sinner, Berrettini, Travaglia, Sonego e Cecchinato. A seguito di quest’ultima annotazione capirete che Travaglia perderà non pochi punti e posizioni a fine torneo (al momento sarebbero circa sette-otto), mentre Sonego potrebbe cavarsela senza troppe conseguenze grazie al fieno messo in cascina nelle ultime settimane e al fatto che attorno a lui gravitano altri giocatori che rischiano di perdere o hanno già perso punti parigini.

Quando ne avemmo sei? Nel succitato 1947, “inquinato” però dal ritiro dei due avversari capitati contro “Fortunello” Quintavalle. E quando avemmo nove tennisti al secondo turno fra uomini e donne, ma con… sessi rovesciati rispetto al 2020, quando abbiamo avuto sei uomini e tre donne? Nel 1962 furono sei donne e tre uomini: Merlo, Pietrangeli Jacobini gli uomini, Beltrame, Pericoli, Bassi, Riedl, Gordigiani e Lazzarino (1969). Nell’89 furono cinque donne e quattro uomini: La Fratta, Caverzasio, Golarsa, Reggi e Lapi, Camporese, Canè, Cancellotti e Pistolesi.

Quasi sfinito da tutti questi nomi e numeri, che magari rifrescheranno la memoria e i ricordi ai più anziani lettori di Ubitennis, ne segnalo altri che non hanno nulla a che vedere con questi ma sono di questo martedì: Berrettini, che ha messo a segno 14 ace contro Taro Daniel, ha fatto il 90% dei punti quando ha messo la prima di servizio – pur perdendo un set e una volta il servizio. Impressionante. Lo scorso anno qui perse contro il tedesco Altmaier che era a Biella e ha perso dal giovane danese Rune.

Infine un ultimo dato sulle palle break: de Minaur ne ha salvate contro Travaglia 14 su 16. Chissà se anziché vincere in tre set avesse vinto in cinque. Duckworth ne ha salvate in 4 set 21 su su 25. Insomma i “nostri” sconfitti di giornata, hanno sciupato in due 35 palle break.

Oggi è annunciata pioggia dalle 15 in poi. Spero proprio che i due soli incontri di giornata degli italiani, Trevisan-Cirstea alle 11 e Fognini-Fucsovics (2-1 per Fabio i precedenti, sarà il primo duello sulla terra battuta, Fucsovics ad ottobre qua è arrivato in ottavi) secondo match sul lontanissimo campo 14 (dietro al Suzanne Lenglen) si concludano prima dei piovaschi, che se mi colgono sul 14 significa che resto inzuppato d’acqua fino a sera quando poi, con la mia Piaggio Beverly 300 non sarà divertente tornare a casa.

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