Mondo Futures: Edoardo Lavagno vince ancora

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Mondo Futures: Edoardo Lavagno vince ancora

Arriva la doppietta per il torinese, appena sette giorni dopo il suo primo titolo

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Edoardo Lavagno
 

M15 SHYMKENT (KAZ, terra rossa) – VINCITORE: Edoardo Lavagno

Edoardo Lavagno (n.930 ATP, ma dal prossimo lunedì scalerà almeno 200 posizioni) ci prende gusto e si porta a casa il secondo trofeo consecutivo, frutto delle tredici vittorie di fila: partito ancora dalle qualificazioni, il 22enne si conferma in un gran stato di forma e rimonta in finale il russo Yan Bondarevskiy (n.634 ATP). Raggiunto telefonicamente Edoardo ci ha detto: “Oggi è stata dura perché alla fine ero piuttosto stanco per queste due intensissime settimane. Come spiego questi risultati? Era già da un po’ che mi sentivo bene e sapevo che il mio livello si stava alzando. Quindi sono arrivato qua abbastanza tranquillo, sapendo di poter fare bene. Ovviamente non m’immaginavo così bene”. Sfortunato il sorteggio dell’altro italiano in gara, il qualificato Antonio Campo, che pesca la tds numero 7 Eric Vanshelboim (n.517 ATP), protagonista più volte della nostra rubrica in quanto tra i più vincenti di questa prima metà di stagione, e perde in due set.

M15 ANTALYA (TUR, terra rossa) – VINCITORE: Nicolas Moreno de Alboran

Primo titolo vinto in carriera per lo statunitense Nicolas Moreno de Alboran (n.546 ATP), che aveva sfiorato il successo solo quindici giorni fa; a farne le spese in finale è l’italiano Giovanni Fonio (n.488 ATP), il quale già pregustava di salire a tre tornei vinti nel 2021, ma non ha saputo far valere la maggiore esperienza nell’ultima sfida. Il prodotto di Santa Barbara, trasferitosi in Spagna dopo il college, dichiara da sempre di avere grandi ambizioni in questo sport, e nonostante non sia più di primissimo pelo (tra poco compirà 24 anni), il nostro augurio è che possa ugualmente realizzarle. Buon torneo anche per il nostro Pietro Rondoni, che elimina la tds numero 1 Jules Okala (n.397 ATP) all’esordio e si spinge fino ai quarti, dove cade per mano di un osso duro come Gonzalo Lama (n.540 ATP, ma con un best-ranking di 160). Matteo Gigante e Giacomo Dambrosi sono invece costretti al ritiro nel loro match di secondo turno, mentre Andrea Basso cede il passo al giovane USA Toby Kodat; Castagnola e Malgaroli sconfitti all’esordio.  

M15 HERAKLION (GRE, cemento) – VINCITORE: Ben Patael

Altro azzurro sconfitto in finale nel torneo greco di Heraklion, dove ad avere la meglio è l’israeliano Ben Patael (n.586 ATP), al quinto centro della sua storia: sfuma quindi il sogno di Federico Arnaboldi di vincere il primo alloro in carriera, ma a lui vanno comunque i complimenti per essersi fatto strada sin dalle qualificazioni, ed aver collezionato uno scalpo non da poco come quello del cinese Ze Zhang (n.503 ATP, ma anche lui a ridosso della top-100 pochi anni fa), in crescendo in questo ultimo periodo. Per il giovane brianzolo, che ha mostrato una grande adattabilità al cemento, questo risultato può sicuramente essere un punto da cui ripartire con fiducia per il prosieguo di stagione. Gli altri due italiani all’opera, De Vincentiis e Bellucci, non superano il primo turno.

M25 SANTO DOMINGO (DOM, cemento) – VINCITORE: Aidan McHugh

Il britannico Aidan McHugh (n.522 ATP) si aggiudica il torneo più ricco della settimana e torna a vincere esattamente due anni dopo l’ultima volta; in una finale interrotta a causa pioggia dopo il primo set, e conclusasi solo nella giornata di lunedì, è stato bravo il giovane scozzese a mantenere il sangue freddo in seguito alla tentata rimonta dell’avversario Nicolas Kicker (n.551 ATP), che ha ceduto poi alla distanza. Tanta attesa per il padrone di casa, uno degli uomini più in forma del momento, il seed numero 6 Nick Hardt, che si arrende solo in semifinale al cospetto dell’argentino Kicker; per quanto riguarda gli italiani, invece, il solo qualificato Davide Pontoglio è presente in tabellone, ma perde all’esordio dal messicano Luis Patino.

M15 SARAJEVO (BIH, terra rossa) – VINCITORE: Hernan Casanova

Ritorna anche lui alla vittoria dopo un anno e mezzo, Hernan Casanova (n.389 ATP), che aggiunge il titolo numero 18 al suo palmares, anche questo come gli altri ottenuto su terra rossa. Battuto nettamente in finale il “solito” Matheus Pucinelli de Almeida (n.508 ATP), consegnando agli archivi un risultato abbastanza sorprendente; per il 27enne argentino si prospetta quindi a breve un rientro nel circuito Challenger, dove negli ultimi anni era riuscito ad affacciarsi con una certa costanza. Molto bene anche l’unico portacolori azzurro in gara, Federico Iannaccone, che elimina la tds numero 3 all’esordio, il tedesco Tobias Simon, salvo poi perdere il suo quarto contro il più esperto ungherese Gergely Madarasz.

Chiudiamo la nostra rassegna segnalando la doppietta francese firmata dal giovane Kyrian Jacquet (n.469 ATP) ed Alexis Gautier (n.548 ATP), rispettivamente nei tornei di Helsinki e Skopje; inoltre, il successo dell’ex numero 18 al mondo juniores Yanki Erel (n.623 ATP, suo best-ranking) nel torneo di Monastir, che finalmente fa intravedere cose interessanti anche da pro. Ed infine, l’altro argentino vincente della settimana, Matias Zukas (n.550 ATP), che nella lontana Novomoskovsk si prende l’ottavo titolo in carriera.

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