Roland Garros, Krejcikova: "Non avrei mai pensato di raggiungere una finale Slam"

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Roland Garros, Krejcikova: “Non avrei mai pensato di raggiungere una finale Slam”

Un ringraziamento speciale a Jana Novotna, vincitrice di Wimbledon 1998: “Mi ha insegnato ad isolarmi durante i match, e mi ha sempre aiutata”

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Barbora Krejcikova in conferenza stampa al Roland Garros 2021
 

Al termine di una semifinale di tre ore e 18 minuti, Barbora Krejcikova stenta ancora a crederci: “Sono cresciuta in una piccola città dove non c’erano allenatori professionisti, quindi onestamente non pensavo che sarei riuscita a giocare ad alti livelli, volevo solo divertirmi, nessuno mi obbligava ad allenarmi. Solo a 16-17 anni, quando giocavo i tornei juniores, ho iniziato a pensare che avrei potuto avere una carriera nel tennis, uno sport che amo davvero tanto. Ma mai avrei pensato di raggiungere una finale Slam, è incredibile”.

Per lei questo risultato è il punto d’arrivo di un percorso innanzitutto umano: “Ho sempre voluto giocare grandi incontri come questo, raggiungere i round decisivi dei grandi tornei contro grandi avversarie, ma ci è voluto tanto tempo. Ora però sono davvero maturata e dopo la pandemia ho un maggiore apprezzamento di tutto ciò che mi circonda. Non so davvero cosa pensare, provo così tante emozioni in questo momento!

LA VITTORIA SU SAKKARI

L’incontro, come detto, è stato agonico, con Sakkari che ha avuto un match point sul 5-3 per poi salvarne quattro prima di arrendersi: “Si è trattato di un match durissimo, Maria è davvero forte, una combattente. Credo che avremmo meritato entrambe la vittoria, e sono molto contenta di essere stata io a spuntarla. Ci sono stati molti alti e bassi, mi sono solo detta di continuare a combattere”.

Barbora pensava peraltro di aver chiuso la contesa con qualche scambio di anticipo, quando un colpo di Sakkari è stato inizialmente chiamato fuori dal giudice di linea, ma la Cassazione del chair umpire ha ribaltato la decisione, fenomeno a cui ormai si può assistere solo sulla terra battuta: “Non lo so, non c’è Hawk-Eye sulla terra, quindi è difficile avere certezze. Sul momento pensavo fosse fuori, ma se il giudice di sedia la chiama dentro non c’è molto che tu possa fare, non posso fargli cambiare idea”. Va dato atto alla tennista ceca di essere riuscita a dimenticarsi quello che avrebbe potuto vivere come un torto subìto, chiudendo il match poco dopo: “Il punto è stato rigiocato, quindi ho solo cercato di azzerare tutto e vincere quello successivo, è tutto ciò che posso fare, onestamente non credo che avrei potuto fare di più durante questa partita, anche se avessi perso“.

Al termine del match, Barbora ha voluto ringraziare diverse persone che l’hanno aiutata, su tutte la campionessa di Wimbledon ’98 e sua connazionale Jana Novotna (scomparsa nel 2017), che le ha impartito una lezione tornata utile durante l’incontro di ieri: “Non penso molto al tifo durante le partite, mi concentro solo sul gioco, sul prossimo punto, sulla direzione del servizio, su dove e come colpire, cose del genere. È proprio Jana che mi insegnato ad isolarmi durante il match, ed è quello che cerco di fare; lei c’è sempre per me, prima e dopo i match“.

Barbora Krejcikova – Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)

UNA DOPPIETTA STORICA, PAVLYUCHENKOVA PERMETTENDO

Va ricordato che, mentre ha raggiunto la Top 100 in singolare solo lo scorso ottobre, Krejcikova è una delle migliori doppiste al mondo, cinque volte campionessa Slam fra femminile e misto. E anche in questo torneo non si sta smentendo, visto che oggi giocherà la semifinale contro Pera/Linette, sempre accompagnata dalla storica partner Katerina Siniakova. Qualora vincesse entrambi i titoli otterrebbe un risultato storico: l’ultima ad aver fatto la doppietta a Parigi è Mary Pierce nel 2000 (Novotna stessa l’ha peraltro fatta quando ha vinto il sopracitato Major): “Domani [oggi, ndr] ho il doppio, e voglio fare del mio meglio per giocare due finali Slam”.

Il doppio impegno, ancorché dispendioso, le permetterà di non preoccuparsi troppo per l’incontro di sabato; nonostante questo, però, ha comunque speso qualche parola sulla sua prossima avversaria Anastasia Pavlyuchenkova: “Per ora non voglio pensare alla finale di singolare, prima devo giocare il doppio. Anastasia è una ottima giocatrice, molto esperta: è in finale, quindi evidentemente sta giocando bene – oggi non l’ho vista giocare perché mi stavo preparando per il mio match. Penso solo che sarà una sfida divertente, me la godrò perché non mi sarei mai aspettata di arrivarci; cercherò di divertirmi e di lottare fino alla fine“.

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