Wimbledon: Musetti bocciato al primo esame su erba dopo la maturità

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Wimbledon: Musetti bocciato al primo esame su erba dopo la maturità

Hurkacz non lascia scampo a Musetti, ancora poco a suo agio su questa superficie

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Lorenzo Musetti - Acapulco 2021 (via Twitter, @atptour)
 

Sostenere l’esame di maturità alla vigilia della prima partecipazione a Wimbledon non è proprio il massimo. Se poi ci aggiungiamo che non si tratta solo della prima partecipazione ai Championships ma in generale del primo match su erba tra i professionisti, e che per cercare di preparare il preparabile Lorenzo Musetti si è allenicchiato su un prato di fortuna – un campo da calcio convertito in fretta e furia in un campo da tennis, in quel di La Spezia – la sconfitta al primo contro Hubert Hurkacz va accolta con un buon numero di attenuanti.

Dal 6-4 7-6 6-1 rimediato contro il giocatore polacco sul campo 14, un match iniziato con quattro ore di ritardo a causa della pioggia, Lorenzo porta a casa principalmente i 55.905 euro di montepremi e la consapevolezza che sull’erba c’è ancora molta strada da fare. Caricare i colpi avendo a disposizione la metà del tempo è complicato, soprattutto sull’erba intonsa e rapida dei primi giorni, e diventa fondamentale la capacità di prendere in mano lo scambio entro il secondo colpo. Un’abitudine sicuramente nelle corde di Hurkacz, che pure arrivava a Wimbledon col peso di sei sconfitte consecutive a seguito dell’exploit di Miami e della vittoria al primo turno di Montecarlo. Una delle sei era arrivata proprio contro Musetti, agli Internazionali d’Italia, un incontro nato sotto una stella tanto negativa per Hurkacz da indurlo al ritiro prima della naturale conclusione.

Come passare dalla notte al giorno per il polacco e viceversa per Musetti, rispetto alla sfida di Roma. Il servizio poderoso che la terra del Foro aveva saputo rallentare non è stato in alcun modo frenato dall’erba di Londra, che invece ha aiutato Hurkacz a vincere l’86% dei punti con la prima di servizio, dieci dei quali grazie ad altrettanti ace. Musetti ha sempre dato la sensazione di avere un tempo di ritardo sulla palla, mentre Hurkacz con l’andare dei game – soprattutto nel terzo set – si è tolto di dosso le scorie del periodo negativo, con l’aiuto di un avversario non troppo competitivo, e ha ritrovato quella pulizia nei colpi che qualche mese fa ci aveva spinto a considerarlo un serio competitor per tutti i tornei, anche importanti, sulle superfici veloci.

Nessun reale rimpianto per Musetti, neanche per le quattro palle break che gli sono capitate tutte assieme nel primo game del secondo set, anche l’unico set in cui abbia dato l’illusione di poter contendere la vittoria all’avversario. Il tie-break, in cui Hurkacz è sempre stato in vantaggio, ha ristabilito le distanze e nei fatti chiuso la partita. Hubert riemerge dalle sabbie mobile e andrà a sfidare un tra Ruusuvuori e Giron al secondo turno, Lorenzo archivia questa brevissima parentesi sul verde per proiettarsi verso la seconda metà di stagione. Non sarà alle Olimpiadi di Tokyo, perché l’Italia ha quattro rappresentanti che lo precedono in classifica; Lorenzo adesso ritornerà sulla terra per giocare Bastad, Umago e Kitzbuhel per poi trasferirsi sul cemento americano, dove lo attendono i tornei di Toronto e Cincinnati prima dello US Open.

A.S.

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