Mi prendo brevemente la libertà di usare la prima persona singolare per descrivere le emozioni che hanno suscitato in me le performance di Roger Federer, Andy Murray, Serena Williams e Matteo Berrettini a Wimbledon. In relazione ai primi tre lo farò con l’aiuto di un film ed a Berrettini con una poesia di Ungaretti.

Cominciamo dal film: Hollywood party. In questo gioiello di Blake Edwards si narrano le (dis)avventure di un ineffabile personaggio interpretato da Peter Sellers, l’indiano Hrundi V. Bakshi. Bakshi è una comparsa ingaggiata per interpretare la parte di un trombettiere che deve esalare l’ultimo respiro dopo essere stato colpito da un colpo di fucile. Ma cosa fa invece questo Forrest Gump ante litteram? Si rifiuta ostinatamente di morire e per alcuni minuti esala – tromba alle labbra – un interminabile ultimo respiro sotto il fuoco incrociato dell’intero esercito nemico, innalzando così un esilarante e allo stesso tempo commovente inno alla vita. Il caparbio rifiuto di Roger, Andy e Serena di arrendersi al Tempo mi ha ricordato quell’eroico trombettiere.

A Matteo Berrettini mi rivolgo direttamente e gli dico: per due settimane mi hai illuminato d’immenso.

Torniamo alla terza persona singolare e ai numeri partendo dalla Top 20.

Alcune osservazioni:

• Alexander Zverev torna in top 5
• Matteo Berrettini e Denis Shapovalov eguagliano il proprio best ranking
• alle spalle del canadese si siede Hubert Hurkacz, l’uomo che ai quarti di finale ha gridato: il re è nudo!
• Felix Auger-Aliassime entra per la prima volta tra i migliori 15 giocatori del mondo.

CASA ITALIA

L’impresa di Berrettini – vera e propria pietra miliare per il tennis maschile italiano – non deve farci dimenticare l’ottima performance di Lorenzo Sonego, giunto sino agli ottavi di finale come già era stato capace di fare nel 2020 al Roland Garros. Mai prima d’oggi avevamo avuto due italiani presenti agli ottavi in quattro prove consecutive dello Slam. Gianluca Mager festeggia il secondo turno di Wimbledon con il best ranking; Mager questa settimana sarà l’unico italiano presente all’ATP 500 di Amburgo. Si riduce da 15 a 13 il numero di italiani presenti nella top 200, a causa di Fabbiano e Marcora, ora rispettivamente numero 201 e 208. Per risalire la china Thomas Fabbiano si è da poco affidato alle cure di Jack Reader, ex coach di Troicki e Dolgopolov.

Questa rubrica è prevalentemente dedicata al singolare, ma Simone Bolelli, che nel doppio è arrivato alle soglie della finale in coppia con Maximo Gonzales, merita una citazione.

BEST RANKING

Sono nove i giocatori che hanno migliorato la loro miglior classifica assoluta. Eccoli:

Solo una posizione divide Hubert Hurkacz dal miglior tennista polacco di sempre, ovvero Wojciech Fibak.