Jenson Brooksby ha raggiunto all’ATP di Newport il risultato – per ora – più importante della sua carriera nel circuito maggiore. Il 20enne californiano è in semifinale all’Hall of Fame Open, torneo di categoria ‘250’: non si era mai spinto così avanti in un torneo ATP. Si conferma in grande crescita durante questo 2021, avendo già sollevato due titoli Challenger. Dopo aver superato Donskoy e Kudla (avversario molto complicato sull’erba), Brooksby non ha faticato contro Gojowczyk nei quarti di finale. Ha chiuso il match in poco più di un’ora, lasciando solamente 3 game al giocatore tedesco (6-3 6-0). Grazie a questo risultato – ancora migliorabile – l’americano tornerà ampiamente dentro i primi 150 giocatori del mondo da lunedì, migliorando il best ranking al numero 134.

Nonostante la sconfitta, anche l’altro statunitense impegnato nei quarti di finale, Maxime Cressy, raggiungerà il suo nuovo best ranking. A fermare la sua corsa è stato l’australiano Jordan Thompson, che ha controllato la partita sin dall’inizio. È andato in vantaggio 6-3 5-4, servendo per il match: qui ha mancato due match point ed è stato costretto a salvare una palla set nel suo turno di battuta successivo. Ha infine chiuso al tie-break, 8 punti a 6. Per Thompson sarà la terza semifinale ATP della carriera: le ha giocate tutte sull’erba.

Nell’altra ‘semi’ si incroceranno Alexander Bublik e Kevin Anderson. Il kazako, prima testa di serie, ha vinto una partita abbastanza agevole nelle giornata di giovedì contro Jason Jung, 6-2 6-4. Più difficile il compito per il due volte finalista Slam, impegnato in una sfida insidiosa contro Jack Sock, tornato alla vittoria nel Tour ATP proprio durante questa settimana. Anderson ha perso il primo set al tie-break, poi è cresciuto nel secondo e nel terzo parziale, eliminando lo statunitense in 2 ore e mezza di partita. Mancava in una semifinale sull’erba dal torneo di Wimbledon 2018 (quando vinse con un clamoroso 26-24 al quinto su Isner).

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