Infortunio alla coscia Berrettini si arrende “Sono devastato” (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Dopo la favolosa avventura di Wimbledon, interrotta solo in finale dall’immensità di Djokovic, Berrettini non potrà inseguire la gloria olimpica: un infortunio alla coscia sinistra, certificato da un esame clinico effettuato sabato mattina, lo ha infatti costretto a rinunciare al viaggio a Tokyo (sarebbe partito oggi): è il quinto top ten che non parteciperà ai Giochi insieme a Nadal, Thiem, Federer (tutti alle prese con guai fisici) e Shapovalov (scelta personale). La delusione Matteo ha affidato l’annuncio e i suoi pensieri a un post su Instagram: «Sono estremamente dispiaciuto di annunciare la mia cancellazione dalle Olimpiadi di Tokyo. Mi sono sottoposto a una risonanza per controllare l’infortunio alla gamba sinistra che mi sono procurato durante Wimbledon e l’esito non è stato ovviamente positivo. Non potrò competere per alcune settimane e dovrò stare a riposo. Rappresentare l’Italia è un onore immenso e sono devastato all’idea di non poter giocare le Olimpiadi. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani, vi supporterò da lontano ma con tutto me stesso». Il problema alla gamba è emerso durante la semifinale con Hurkacz, quando “Berretto” è andato in elongazione scivolando sull’erba dopo un recupero. Ha giocato la finale contro Djokovic con una vistosa fasciatura alla coscia, ma per sua stessa ammissione il guaio non lo ha condizionato. In settimana, però, il dolore non è cessato e quindi è stato necessario sottoporsi ad altri accertamenti
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Tra l’altro, sarebbe stato competitivo anche in doppio, in coppia con Fognini, che a questo punto resta uno dei tre azzurri iscritti al tabellone maschile con Sonego e Musetti (le donne sono Giorgi, Paolini ed Errani)
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I tempi di recupero sono stimati in un paio di settimane e dunque Matteo tornerà per lo swing estivo sul cemento nordamericano, coni Masters 1000 del Canada (a Toronto) dall’8 agosto e di Cincinnati (dal 15), e poi ovviamente gli Us Open (dal 30), lo Slam che lo rivelò nel 2019 grazie alla semifinale (poi persa con Nadal) e che dopo una stagione di altissimo livello (due tornei vinti, una finale Masters 1000 a Madrid, l’ultimo atto a Wimbledon) diventa un obiettivo concreto. Ma ora conta soltanto la salute.
Berrettini ko “Devastato” (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)
La grande amarezza. Dopo la festa per la storica finale a Wimbledon e quella con la Nazionale di calcio campione d’Europa, Matteo Berrettini dovrà rinunciare al sogno olimpico. Il numero 1 azzurro si aggiunge alla lunga lista di assenti nel torneo di tennis a Tokyo, che comprende tra gli altri Roger Federer, Rafa Nadal, Dominic Thiem, Stan Wawrinka, oltre a Serena Williams, Simona Halep e, notizia di ieri, Coco Gauff (positiva al Covid) nel tabellone femminile. «Sono devastato all’idea di non poter giocare le Olimpiadi – ha scritto il romano su Instagram – rappresentare lltalia è un onore immenso.
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Berrettini, spiega il suo coach Vincenzo Santopadre, non ha ancora smaltito l’infortunio muscolare alla coscia che si è procurato a causa di una caduta durante la semifinale di Wimbledon contro il polacco Hubert Hurkacz. «Sabato sera ha fatto una risonanza magnetica – ha spiegato -. Ne aveva già fatta una a Wimbledon dopo la partita, e poi aveva giocato la finale contro Djokovic con la coscia fasciata. Purtroppo il radiologo di fiducia del CONI si è espresso chiaramente: ha detto che ha bisogno di due settimane di riposo e cure del caso, prima di riprendere piano piano l’attività. A malincuore, cera poco da decidere. Faremo tesoro anche di questa esperienza».
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Questa sarà comunque un’edizione particolare, con una bolla sanitaria molto severa in vigore in Giappone a causa dell’aumento di contagi anche all’interno del Villaggio Olimpico dove gli atleti resteranno il meno possibile. Gli eventi a Tokyo e nelle prefetture vicine si svolgeranno a porte chiuse, e per gli atleti di Paesi con un impatto significativo delle varianti del coronavirus come l’India, sono previste misure aggiuntive di sicurezza sanitaria.
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La prossima grande sfida, a questo punto, è lo US Open. Sarà anche un momento della verità per l’azzurro, che non potrà più mantenere in classifica i 720 punti guadagnati con la semifinale del 2019. L’obiettivo di essere tra gli otto qualificati alla prima edizione delle Nitto ATP Finals, in programma a Torino dal 14 novembre, passa anche da New York.
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L’ITF, la federazione internazionale di tennis, non consente ai singoli comitati olimpici nazionali di sostituire tennisti e tenniste in caso di forfait annunciati dopo il 16 luglio. Per cui verranno ricalcolati i posti che spettano alle singole nazioni, seguendo lo stesso meccanismo che ha consentito a Sara Errani, inizialmente non qualificata, di ottenere il pass olimpico. Saranno dunque sei gli azzurri a Tokyo nel torneo di tennis: “Sarita”, Camila Giorgi e Jasmine Paolini nel tabellone femminile; Lorenzo Sonego, Fabio Fognini e Lorenzo Musetti nel maschile.
Berrettini e Molinari, forfait a cinque cerchi (Stefano Semeraro, La Stampa)
Dopo Larissa Iapichino nell’atletica, la squadra italiana alle Olimpiadi perde per infortunio altre due punte: Matteo Berrettini e Francesco Molinari, cioè il finalista dell’ultimo Wimbledon di tennis e il vincitore del British Open di golf del 2018. «Sono estremamente dispiaciuto di annunciare la mia cancellazione dalle Olimpiadi di Tokyo – ha spiegato Berrettini su Instagram Ieri (sabato, ndr) mi sono sottoposto a una risonanza per controllare l’infortunio alla gamba sinistra che mi sono procurato durante Wimbledon e l’esito non è stato positivo. Non potrò competere per alcune settimane (almeno due, ndr) e dovrò stare a riposo. Rappresentare l’Italia è un onore immenso e sono devastato all’idea di non poter giocare le Olimpiadi». Otto giorni fa il numero 8 del mondo era sceso in campo contro Djokovic nella finale di Wimbledon con una vistosa fasciatura. Non si era nascosto dietro l’infortunio per giustificare la sconfitta, evidentemente la mini vacanza in Croazia non è bastata a recuperare e il rischio di aggravare l’infortunio e compromettere la seconda parte della stagione è troppo alto.
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Anche in Giappone stanno fioccando le rinunce, da Rafa Nadal a Serena Williams, da Roger Federer a Dominic Thiem al numero 2 italiano Jannik Sinner. L’eccezione è il n. 1 Atp Novak Djokovic, che sarà a Tokyo per conquistare l’oro che gli manca (è stato bronzo a Pechino 2008) e che potrebbe permettergli di chiudere il Golden Slam se – oltre che a Tokyo – trionferà a settembre a New York. Neppure il golf è sport radicatissimo a Olimpia, dove è tornato nel 2016 dopo un salto di 108 anni. I cinque cerchi non si addicono in particolare a Francesco Molinari, già nel 2016 a Rio costretto al ritiro a causa del virus Zika. La rinuncia è stata annunciata dal sito del Coni, che ha deciso di sostituire il golfista torinese con Renato Paratore, attualmente numero 192 della classifica mondiale. L’altro azzurro sarà Guido Migliozzi.
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