Mondo Futures: il ritorno di Andrea Basso

Flash

Mondo Futures: il ritorno di Andrea Basso

Il ligure interrompe un’attesa di cinque lunghi anni e vince a Perugia

Pubblicato

il

Andrea Basso - Pre qualificazioni Internazionali d'Italia 2019 (foto Felice Calabrò)
 

M15 PERUGIA (ITA, terra rossa) – VINCITORE: Andrea Basso

È Andrea Basso (n.607 ATP) il vincitore del torneo di Perugia, che ha visto quasi tutte le tds cadere nei primissimi turni; non deve quindi stupire che la vittoria finale sia andata al giocatore più esperto tra quelli rimasti in gara, sebbene preferisca di gran lunga i campi veloci. Finale molto combattuta, in una sfida generazionale, contro Luca Nardi, che cede soltanto nel tie-break decisivo; per il 27enne genovese è il titolo numero quattro in carriera, il primo dal lontano 2016. Menzione speciale anche per i giovanissimi semifinalisti Gabriele Piraino e Marcello Serafini, che siamo sicuri di ritrovare presto in questa rubrica, mentre arriva il ritiro ai quarti per Federico Arnaboldi, vincitore nel torneo di L’Aquila sette giorni fa.

M25 GANDIA (SPA, terra rossa) – VINCITORE: Javier Barranco Cosano

Decimo centro in carriera per il rappresentante della David Ferrer Academy, Javier Barranco Cosano (n.327 ATP): il giovane andaluso conferma i pronostici della vigilia e si porta a casa il torneo da tds numero 1, battendo in finale il francese Antoine Escoffier (n.391 ATP) per 6-4 6-2. Deluso il pubblico valenciano che, viste le prestazioni in settimana di Escoffier, si aspettava una finale ben più tirata: basti pensare infatti che il transalpino, nei turni precedenti, aveva accumulato l’incredibile cifra di oltre 11 ore trascorse in campo, per una media di circa due ore e mezza ad incontro. Buone sensazioni anche per la wild card 16enne Daniel Merida Aguilar, che si spinge ai quarti per la prima volta in carriera, dove incontra il più solido Barranco Cosano e viene eliminato senza troppi affanni. Nessun italiano in gara.

M15 MONASTIR (TUN, cemento) – VINCITORE: Santiago Fa Rodriguez Taverna

“Fourth time’s a charm” verrebbe da dire pensando a Santiago Fa Rodriguez Taverna (n.431 ATP), che finalmente riesce a vincere una finale e proseguire la curiosa statistica che lo vede vincitore di un solo torneo all’anno dal 2018: di certo se il killer instinct in casa Taverna è quello ammirato negli ultimi mesi, ci riesce facile capire il motivo della bassa percentuale di tornei vinti in base alle finali disputate. Ricordiamo ancora, infatti, le tre finali disputate in 20 giorni nel mese di giugno (una delle quali vinte dal nostro Luciano Darderi), tutte concluse con una sconfitta per l’argentino; a questo giro però, il 22enne si fa trovare pronto e vince al terzo set una finale molto equilibrata contro il connazionale Matias Franco Descotte. Peccato per i nostri azzurri Erik Crepaldi ed il giovane Mattia Bellucci, che perdono in semifinale contro i due sudamericani; Gabriele Bosio si spinge fino ai quarti, mentre Samuel Vincent Ruggeri è sconfitto all’esordio.

M15 EDWARDSVILLE (USA, cemento) – VINCITORE: Rinky Hijikata

Continua la sua ascesa Rinky Hijikata (n.585 ATP, suo nuovo best-ranking) che, dopo il successo di settimana scorsa a Monastir, vola oltreoceano e conquista il 15mila disputato nello stato dell’Illinois: dominato in finale il padrone di casa (e terzo seeding del tabellone) Strong Kirchheimer, che resta così in attesa di dare un seguito al suo primo titolo vinto un anno fa. Non ha dovuto aspettare così a lungo invece Hijikata (che da buon australiano vanta anche un passato nel rugby, oltre che nel surf); dopo una discreta carriera da junior, sembra così sulla strada giusta per trovare il suo spazio tra i professionisti.

M15 ESCH/ALZETTE (LUX, terra rossa) – VINCITORE: Patrick Kypson

Il giovane USA Patrick Kypson (n.553 ATP) vince il suo terzo titolo, e lo fa battendo il più giovane rumeno Nicholas David Ionel (n.473 ATP) in una finale decisa al terzo set. Tabellone non proprio irresistibile per il nativo di Durham, che incontra una serie di qualificati e giocatori dalla classifica molto inferiore alla sua, nonostante non avesse in dote alcuna testa di serie: l’unico test più probante sulla carta, se escludiamo la finale contro Ionel, è proprio all’esordio contro il canadese Filip Peliwo (n.455 ATP), ex promessa del tennis canadese, che però da qualche anno è calato tantissimo di rendimento, divenendo una copia sbiadita del giocatore in grado di vincere ben sette tornei nel 2017 (tra cui un Challenger). A proposito di qualificati, un plauso è doveroso per l’azzurro Tommaso Compagnucci, che si fa strada fino alla semifinale contro Kypson; si ferma un turno prima invece l’avventura di Alexander Weis (n.637), vicinissimo al successo settimana scorsa a L’Aquila, che perde ai quarti dall’argentino Gabriel Alejandro Hidalgo.

Chiudiamo la nostra rassegna settimanale riportando le vittorie del Davisman ungherese Mate Valkusz (n.535 ATP) a Kottingbrunn; e degli spagnoli Josè Vidal Azorin (n.512 ATP) a El Cairo e Alejandro Moro Canas (n.746 ATP, fa un balzo in classifica di quasi 400 posizioni), partito dalle qualificazioni, a Idanha-a-Nova.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement