Sinner: "Dopo Wimbledon ho lavorato sul servizio. Il mio segreto? C'è una palla e la colpisco!"

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Sinner: “Dopo Wimbledon ho lavorato sul servizio. Il mio segreto? C’è una palla e la colpisco!”

Performance solida di Sinner in semifinale contro Brooksby: “Ho cercato di rimanere calmo e concentrato. Fondamentale per me lavorare sodo e imparare molte cose”. Jannik svela poi di essersi vaccinato

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Jannik Sinner - ATP Washington 2021 (Credit Ryan Loco)
 

Terza finale del 2021 per Jannik Sinner, la quarta in carriera finora – e sappiamo che difficilmente sarà l’ultima. Dopo aver disputato quella di Melbourne 1 (vinta) e del Masters 1000 di Miami (persa contro Hurkacz), al Citi Open di Washington (ATP 500) oggi sfiderà Mackenzie McDonald per il suo terzo titolo in carriera. Con questo risultato Sinner ha raggiunto una finale stagionale in ogni categoria di tornei ATP, proprio come il connazionale Berrettini quest’anno.

In semifinale Jannik ha battuto il ventenne statunitense Jenson Brooksby (130 ATP) dirigendo dalla sua parte un match che poteva diventare molto complicato, e che in parte lo è stato soprattutto nel primo set, combattuto e vinto al tie-break dopo aver annullato tre set point con l’aiuto del servizio. Sinner ha poi dominato l’avversario chiudendo con un perentorio 7-6 6-1.

Innazitutto va detto che si tratta di un grande giocatore” ha precisato Jannik nelle dichiarazioni post match, “capisce molto bene il gioco e non è facile giocare contro di lui. Sul 5-6 0-40 sono stato un po’ fortunato, poi ho giocato bene. Penso sia stato un ottimo match da parte di entrambi, il livello e l’intensità erano alti”.

Un’ottima performance al servizio per Sinner, che ha vinto più dell’85% dei punti con la prima palla: “Abbiamo lavorato molto alla battuta ultimamente e dopo Wimbledon abbiamo avuto il tempo per farlo. Fisicamente mi sento un po’ più solido e questo ti aiuta molto anche al servizio. Quando servi bene è più facile giocare anche lo scambio che segue. E devo dire che lui è un grande ribattitore e spesso capiva dove tiravo. Ma oggi in effetti ho servito meglio rispetto ai match precedenti“.

Jannik Sinner – ATP Washington 2021 (fotp via Twitter @CitiOpen)

Per me è importante lavorare duramente” ha ribadito Jannik, commentando il fatto di essere un tennista ancora molto giovane. “Cerco di capire e imparare molte cose, è la cosa più importante quando si è giovani”. Sul 6-5 per Brooksby, Jannik ha dimostrato grande calma e solidità nell’annullare quei tre set point: “Ho cercato di rimanere calmo e concentrato. Sono cose che succedono, il primo set poteva avere un esito diverso e concludersi a suo favore. Ma, certamente, il fatto di recuperare e poi vincere il set mi ha dato molta fiducia per il parziale successivo“.

Del pragmatismo di Jannik si è parlato praticamente sin dal minuto uno del suo approdo nel tennis di alto livello. Nel corso delle ultime due conferenze stampa l’altoatesino ha avuto modo di confermare questa sua dote parlando di due argomenti differenti. Interrogato sull’opportunità e l’utilità della vaccinazione anti-COVID, ha risposto così: “Mi sono vaccinato perché inizialmente sarei dovuto andare a Tokyo per le Olimpiadi. Io ho preferito vaccinarmi, ma ognuno ha la sua opinione a riguardo. Posso comprendere che ci siano opinioni differenti perché la vaccinazione è qualcosa su cui riflettere. Il fatto di essermi vaccinato probabilmente mi aiuterà a viaggiare più tranquillamente in futuro“.

Gli è stato chiesto anche come faccia a generare così tanta potenza. Lui, serenamente, ha fornito la seguente versione dei fatti. “Non lo so. Ho una racchetta, c’è una palla e io cerco di colpirla. Insomma, non ci sono chissà quali segreti“, con tanto di sorriso finale e una piccola postilla sulla sua racchetta, lo strumento con cui produce quelle velocità. “Non voglio dire troppo a riguardo, ma tutti devono sentirsi a proprio agio con la racchetta. Ho una buona racchetta, con un buon controllo e una buona velocità. Non mi piace cambiare queste cose, credo che Head stia facendo un ottimo lavoro. Ma come ho detto prima, è una valutazione personale“.

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