Le teste di serie dalla 17 alla 32
La maggiore rigidità introdotta nei criteri di calcolo del ranking fa sì che nella seconda fascia delle teste di serie si trovino alcune delle tenniste più in forma del momento. Alcune di loro sono molto in alto nella Race, la classifica che tiene conto dei punti conquistati soltanto nel 2021. Qualche dato concreto: Jabeur, Gauff e Pegula sono rispettivamente numero 8, 9 e 10 della Race, pur essendo oltre la 20ma posizione nel ranking. Anche Angelique Kerber (probabile tds 17) è tornata protagonista negli ultimi mesi, e potrebbe ambire ai fasti del 2016, quando riuscì a vincere il titolo, battendo in finale Karolina Pliskova.

Insomma, mai come in questa stagione ci sarà da seguire con grande attenzione anche le giocatrici fuori dalla Top 10, che hanno dimostrato di saper arrivare in fondo a tornei importanti; ai nomi citati aggiungerei anche quelli di Sakkari, Azarenka, Rybakina, Badosa e Collins. Andrebbe ricordata anche Karolina Muchova, che negli Slam tende a dare il meglio, ma ci sono dubbi sulle sue condizioni dopo il ritiro a Cincinnati per problemi ai muscoli addominali (guaio già patito in Australia a inizio anno).

Infine non si può chiudere l’analisi di questo gruppo senza sottolineare la presenza di Victoria Azarenka (tre volte finalista allo US Open nel 2012, 2013 e 2020) e soprattutto di Serena Williams, che parte con la testa di serie numero 22 (sempre che sia in condizione di giocare). Sei volte vincitrice a New York (1999, 2002, 2008, 2012, 2013, 2014), e dal 2015 due volte finalista (2018, 2019) e tre volte semifinalista (2015, 2016, 2020). In pratica l’unica volta che non è arrivata almeno fra le prime quattro è stato nel 2017, semplicemente perché ferma per maternità.

Fuori dalle teste di serie
Visti i dubbi che riguardano la situazione fisica di diverse giocatrici classificate fra le prime 32, non è ancora certo dove si collocherà il taglio preciso tra teste di serie e no. Al momento però la posizione della prima italiana in classifica, la numero 36 Camila Giorgi non fa sperare che possa rientrare fra le tenniste protette dal sorteggio nei primi turni. Una disdetta per Camila, ma anche un potenziale rischio per chi la trovasse subito in tabellone, visto che dopo il successo a Montreal si presenta come una delle tenniste più in forma di questo Slam. Situazione simile anche per Jil Teichmann, finalista a Cincinnati, ma appena oltre la 40ma posizione in classifica.

Attenzione però anche ad altri nomi che in passato hanno fatto bene a New York come Sloane Stephens, Madison Keys e Shelby Rogers, o che hanno vissuto l’ultima estate da protagoniste, come Sara Sorribes Tormo e Marketa Vondrousova. E non è da escludere che qualche tennista fra le più giovani trovi la carica e l’entusiasmo necessarie per emergere.

Per quanto riguarda l’Italia, la entry list prevede quattro partecipazioni nel main draw: oltre a Giorgi sono ammesse di diritto Jasmine Paolini, Martina Trevisan e Sara Errani. Eventuali altri giocatrici dovranno superare le qualificazioni.

Le quote alla vigilia
Per concludere ecco le quote di una delle principali agenzie di scommesse, rilevate lunedì 23 agosto:

Comanda come previsto Ashleigh Barty, ma la seconda favorita Osaka non è molto lontana. Un notevole gap separa Barty e Osaka dalla concorrenza, rappresentata da Sabalenka, Swiatek e Williams. Insomma, viste le quote, per i bookmaker sembrerebbe quasi una sorpresa se a vincere non fosse una tra Ashleigh e Naomi.

P.S. Come in occasione dei precedenti Slam, questa rubrica si ferma durante i quindici giorni dello US Open. Ritornerà fra tre settimane, al termine di Flushing Meadows.
Buon torneo a tutti.

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