V. Pospisil b. [28] F. Fognini 2-6 3-6 6-1 6-3 7-6(4)

I match nei tornei dello Slam di Fabio Fognini sono tradizionalmente degli spettacoli composti da vari atti: quelli di grande ispirazione, quelli di blackout totale e quelli di lotta. Come spesso è accaduto al ligure la combinazione può diventare distruttiva. Fabio subisce una delle sconfitte più dolorose della carriera cedendo dopo 3h18 a Vasek Pospisil dopo aver dominato i primi due set e infine facendosi recuperare un break nel quinto dove è stato avanti 4-1 prima di cedere al tie-break decisivo

Abbiamo detto 3h18 ma in realtà dopo circa due ore erano già finiti quattro set: Fabio aveva disposto del canadese nei primi due salvo poi spegnere completamente l’interruttore all’inizio del terzo quando Pospisil ha capito di poter rientrare. Ceduto nettamente il terzo set con due break subito, Fognini si è trovato a dover iniziare un altro match completamente diverso da quello che aveva creduto di aver già vinto. Sul 3-4 del quarto subisce un altro break che manda la partita al quinto. Un quinto set che durerà quasi 70 minuti, dopo che, come detto, i primi quattro si erano conclusi in 120 complessivi.

Ora nessuno dei due giocatori ci stava a perdere. Fognini prima di oggi aveva perso solo due volte dopo aver vinto i primi due set: contro Juan Monaco a Parigi nel lontanissimo 2007 e contro Feliciano Lopez a Wimbledon nel 2016. Due match dove era comunque sfavorito dal pronostico.

Diversamente questa sera, Fognini voleva onorare il suo status di testa di serie, puntando almeno a un possibile terzo turno derby contro Matteo Berrettini. Fabio si rimette a giocare come nei primi due set e prende subito un vantaggio che diventa cospicuo quando nel set decisivo si serve per primi. Va 3-0 e poi anche 4-1 dopo aver salvato una palla break. Ma si sa storicamente il servizio non è il punto forte del ligure che commette l’errore di lasciar andare i turni in risposta, ridando fiato a Pospisil che appare fisicamente il più stanco dei due. Il canadese recupera il break grazie a un brutto game di Fabio e poi lo aggancia sul 4 pari dopo un altro gioco sul filo di lana. Ma come detto Fognini ha ancora il piccolo vantaggio di servire per primo e si porta prima 5-4 e poi 6-5.

Nel dodicesimo gioco si porta 0-30 a due punti dal match per tre volte e Pospisil si aggrappa disperatamente alla battuta per uscire da una buca che sembrava profondissima e alla fine quei 4 punti consecutivi hanno fatto da traino per il tie-break decisivo, dove l’inerzia era tutta dalla parte del canadese: Pospisil serve benissimo ed è anche fortunato sul secondo punto quando una difficilissima volée di rovescio si stampa sulla linea. Fognini sembra sul punto di esplodere dalla rabbia ma avendo già preso warning in precedenza per maltrattamento di racchetta, decide di contenersi. Non si gioca più però sul servizio del canadese che sul 5-4 e due servizi ne trova due vincenti per chiudere il discorso.

Il bilancio azzurro al maschile di questa lunghissima seconda giornata è di 4 vittorie e 6 sconfitte: contemporaneamente a quella di Fognini è arrivata quella forse ancora più grave di Marco Cecchinato che ha ceduto in 4 set all’americano Zachary Svajda, 18 anni, N. 716 del ranking mondiale ammesso ovviamente con una wild-card: 7-6(6) 5-7 6-4 6-4 il punteggio finale. Insomma l’Italian day ha visto le nostre truppe già più che dimezzate con due ufficiali di alto profilo come Sonego e Fognini che lasciano New York al primo turno, non proprio come avevamo sperato.