US Open, verso Fernandez-Raducanu: la finale che tiene testa alla caccia al Grande Slam di Djokovic

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US Open, verso Fernandez-Raducanu: la finale che tiene testa alla caccia al Grande Slam di Djokovic

La sfida tra la canadese e la britannica è la nona finale tra teenager nell’Era Open, la prima dello US Open tra non testa di serie. Diretta su Eurosport alle 22

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Emma Raducanu - US Open 2021 (Darren Carroll/USTA)
 

Per il torneo femminile dello US Open non era facile trovare un modo per competere con quello maschile in quanto a interesse mediatico, essendo quest’ultimo caratterizzato dalla caccia al Grande Slam di Novak Djokovic, ma la favola delle due giovani stelle sbucate fuori dal nulla o quasi in grado di arrampicarsi fino alla finale è stata di certo un’ottima “soluzione”.

La 18enne britannica Emma Raducanu e la 19enne canadese Leylah Fernandez si giocheranno il titolo stasera alle 22 nella finale dello US Open più giovane dal 1999, quando la 17enne Serena Williams superò la 18enne Martina Hingis. “Questa è una fairytale story che è perfettamente complementare all’inseguimento della gloria da parte del campione che propone il torneo maschile – ha detto al New York Times Pam Shriver, che nel 1978 giunse in finale allo US Open ad appena 16 anni -. È difficile fare pronostici ora su quella che sarà la carriera di queste due giocatrici: dopo un successo così importante la vita cambia, allo stesso tempo chi perderà dovrà gestire una sconfitta non facile da digerire. Tuttavia, almeno per ora, pensiamo a goderci questa partita”.

Fernandez e Raducanu, prima di questi quindici giorni, erano conosciute solo dai tifosi più appassionati. Leylah aveva sì vinto un torneo quest’anno a Monterrey nel mese di marzo, ma non vinceva due partite di fila a livello WTA da allora e solo un mese fa aveva subito una dura sconfitta al primo turno nel torneo di casa a Montreal.

Leylah Fernandez – US Open 2021 (Brad Penner/USTA)

Ancora più “underdog” è Emma, che è partita dalle qualificazioni, arrivava a questo torneo come numero 150 del mondo e ha un record di 9 vittorie e 3 sconfitte nel circuito maggiore. Dopo gli ottavi raggiunti a Wimbledon, ha raggiunto la prima semifinale alla seconda partecipazione al tabellone principale di uno Slam.

LE ALTRE FINALI TRA TEENAGER – Quella tra Raducanu e Fernandez sarà la nona finale Slam tra due teenager. L’ultima era stata la menzionata partita del 1999 tra Serena Williams e Martina Hingis: vinse l’americana, al suo primo successo in uno Slam, mentre la svizzera era già arrivata in finale a New York nel 1997, superando l’altra Williams, Venus, in un’altra teenage-final. La quarta finale tra giovanissime della storia del più grande torneo d’America, che evidentemente è un ottimo brodo di coltura per le giocatrici talentuose, fu nel 1988, quando la 18enne Steffi Graf batté in tre set (6-3 3-6 6-1) la coetanea Gabriela Sabatini poggiando così le basi per uno storico Golden Slam, che avrebbe completato pochi giorni dopo a Seoul vincendo l’oro olimpico.

IL CONFRONTO – La prima finale dello US Open femminile senza teste di serie, per definizione, si sottrae a facili pronostici. Va detto che in questo torneo Raducanu ha fatto decisamente meno fatica di Fernandez (7 ore e 42 in campo contro le 12 e 45 dell’avversaria), perché aveva un tabellone più semplice, ma nel suo caso vanno anche contati i tre match di qualificazione – durati in totale poco meno di quattro ore. Si tratta di una giocatrice dai colpi molto precisi che in questo torneo è seconda come percentuale di giochi vinti sia in risposta che al servizio. Fernandez, dal canto suo, ha superato Osaka, Kerber e Sabalenka grazie anche ad una grande prima di servizio, ma non solo. La mancina canadese è infatti in grado di adattarsi a diversi tipi di avversarie grazie alla capacità di variare ritmi e rotazioni, con un uso intelligente della palla corta.

Chiaramente non esiste un precedente tra le due ragazze nel circuito maggiore, ma negli archivi si può rintracciare una sfida giocata in un torneo dello Slam, tre anni fa, quando entrambe frequentavano ancora il circuito junior: nel 2018 Raducanu si impose su Fernandez 6-2 6-4 al secondo turno di Wimbledon prima di finire nelle grinfie di Iga Swiatek, poi vincitrice del torneo, ai quarti di finale. Qui di seguito potete riguardare qualche scambio di quell’incontro, riproposto dai canali social dello Slam londinese.

Leylah ed Emma non condividono soltanto l’anno ma anche il paese di nascita, ossia il Canada. Leylah è nata a Montreal da papà ecuadoriano (ex calciatore) e mamma di origini filippine, Emma è nata a Toronto da papà Ian (nato a Bucarest) e mamma Renee (di origini cinesi), entrambi operanti nel settore della finanza, ma è cresciuta prevalentemente nel Regno Unito.

Quel che è certo è che a Flushing Meadows verrà incoronata la 14° nuova campionessa Slam dal 2015: e chissà che non si possa trattare di una nuova dominatrice del circuito.

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