Sinner vista Finals (Crivelli). Guerriero Sinner, Finals possibili (Mastroluca). Sinner la corsa continua (Bertellino)

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Sinner vista Finals (Crivelli). Guerriero Sinner, Finals possibili (Mastroluca). Sinner la corsa continua (Bertellino)

La rassegna stampa del 2 ottobre 2021

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Sinner vista Finals (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Il pane si conquista anche con il sudore della fronte. Attraverso la fatica, Sinner vede avvicinarsi non solo un’altra finale a Sofia, il torneo che l’anno scorso per la prima volta mise il suo nome tra quello dei vincitori Atp, ma anche il traguardo delle Finals a Torino (da oggi in vendita altri biglietti), un risultato che avrebbe le sfumature del capolavoro per un ventenne che a inizio 2019 era numero 553 del mondo. La situazione […] Contro l’australiano Duckworth, che a inizio agosto lo aveva sconfitto a Toronto e con il suo gioco aggressivo e per certi versi arruffone riesce a mandare fuori rotta le coordinate dell’azzurro, Jannik inizia con un punto in tre game, recupera un break, lo riconsegna con una pletora di errori di dritto, se lo riprende ma deve annullare un set point nel 12° game (prima vincente) prima di giocare un tie break di grande autorevolezza. Nel secondo set, però, si ritrova di nuovo sotto 4-2 e a un passo dal 5-2, recupera più di pazienza che di tecnica e nel decimo game accelera quanto basta per strappare il servizio al rivale e chiudere la pratica, confermando l’ottima propensione a illuminarsi nei momenti decisivi: «Mi aveva appena battuto, sapevo sarebbe stata una battaglia». Con un obiettivo prezioso: Sinner con l’approdo in semifinale scavalca Auger-Aliassime, ritiratosi da San Diego per un problema a una gamba, e con 2345 punti torna nella top ten della Race, la classifica stagionale che qualifica per il Masters dal 14 al 21 novembre. Con sei giocatori praticamente già certi di entrare (Djokovic, Medvedev, Tsitsipas e Zverev sono dentro, per Rublev e Berrettini è solo una formalità) e Nadal settimo ma fermo fino al 2022 che libera un posto, la lotta per gli ultimi due slot (alle Finals vanno in otto) sembra riguardare solo quattro giocatori, anche se due Masters 1000 ancora in calendario (Indian Wells e Bercy) possono sparigliare le carte. Al momento, gli ultimi qualificati sarebbero il polacco Hurkacz a 2755 punti,-che però è già stato eliminato a San Diego, e il norvegese Ruud a 2720: lui invece è ancora in tabellone in California e nella notte ha giocato i quarti contro Sonego, che quindi potrebbe diventare un prezioso e patriottico alleato. Certo, per recuperare quasi 400 punti a Ruud, Jannik deve innanzitutto confermare il titolo a Sofia, e poi regalarsi un cammino importante nei tornei che mettono in palio più punti, a partire da Indian Wells. I programmi. In merito, Sinner ha ricevuto qualche critica per aver scelto di ripartire dall’Europa anziché da San Diego, con l’aggravio di un viaggio stressante e il fuso da metabolizzare in fretta. Osservazioni respinte al mittente: «Intanto vediamo come va a Sofia, per Indian Wells c’è tempo, perché credo di iniziare a giocare giovedì prossimo. L’obiettivo ovviamente e di arrivare quanto più avanti possibile in questo torneo. Naturalmente sono consapevole che i giocatori che sono già adesso in California si sentiranno un po’ meglio, però sono venuto in Bulgaria perché è il torneo nel quale ho vinto il mio primo titolo, ci sono tante cose che mi piacciono: come sempre, vediamo cosa succede giorno dopo giorno». Ma che l’idea delle Finals lo stuzzichi davvero, come è giusto per chi coltiva il sogno di stare a lungo nel gotha, appare evidente dai suoi programmi per le prossime settimane: «Dopo Sofia, giocherò a Indian Wells, al 250 di Anversa, al 500 di Vienna e a Parigi Bercy, e lì tireremo le somme. Se mi serviranno i punti di Stoccolma, mi iscriverò li per entrare a Torino (il torneo svedese è in programma la settimana prima del Masters, ndr), se invece non dovessi essere più in corsa, probabilmente giocherò le Next Gen Finals a Milano. Ma ora non voglio pensare così avanti, ci sono tante settimane davanti a me non solo per far punti, ma anche per continuare la mia crescita». Jannik il saggio non vuole fermarsi più.

Guerriero Sinner, Finals possibili (Alessandro Mastroluca, Il Corriere dello Sport)

Contava vincere, e Jannik Sinner ha vinto. Nel quarto di finale dell’ATP 250 di Sofia contro l’australiano James Duckworth ha brillato e convinto meno rispetto al match d’esordio contro il bielorusso Gerasimov. […] Il ventinovenne di Sydney, entrato in Top 60 dopo la prima finale ATP a Nur-Sultan la scorsa settimana, ha risposto con continuità e ha messo più volte in difficoltà l’azzurro nello scambio. Ma il 7-6(4) 6-4 finale testimonia quanto il ventenne di Sesto Pusteria sappia alzare il livello di gioco e concentrazione quando la partita diventa calda. PARTITA DURA. «E’ stato un match durissimo. Sapevo che sarebbe stato così, perché mi aveva battuto a Toronto ad agosto – ha detto nell’intervista a caldo – Sono molto contento, ho vinto una partita molto equilibrata. Mi ha aiutato anche giocare di nuovo a Sofia, un posto speciale per me». Qui infatti, meno di un anno fa, festeggiava il suo primo titolo ATP. Da allora, ha spiegato allo US Open, il suo tennis si sta evolvendo, non si alimenta più soltanto di colpi distinto giocati alla massima velocità. Ma quando c’è da rincorrere e il gioco si fa duro, dimostra di essere più freddo e più duro dei rivali che gli stanno dietro in classifica. Mentre Duckworth si innervosisce per un paio di chiamate dubbie (a Sofia si è tornati all’antico con la presenza dei giudici di linea e senza l’aiuto tecnologico dell’Hawk-Eye) il ventenne di Sesto Pusteria raddrizza il primo set. Recupera due volte un break di svantaggio, salva un set point e si rimette a frustare la palla da fondo nel tiebreak. Lo sfoggio di mentalità vincente prosegue anche nel secondo set. Di nuovo, come nel primo, va sotto 2-4. Di nuovo recupera, e stavolta infila un parziale di quattro game consecutivi. JANNIK VERSO TORINO. Con questo risultato, è salito al decimo posto nella Race to Turin, la classifica basata sui risultati del 2021 che determinerà anche i qualificati per le Nitto ATP Finals di Torino. L’azzurro ha superato il canadese Felix Auger-Aliassime e ora punta al norvegese Casper Ruud, nono, che quando leggerete queste righe avrà concluso il suo quarto di finale a San Diego contro il torinese Lorenzo Sonego, sempre più vicino alla Top 20. Torino rimane nei pensieri di Sinner che sarebbe oggi il primo escluso dalle Finals. L’ottava semifinale in carriera, la quarta indoor, potrebbe dargli una spinta in più.

Sinner la corsa continua (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Jannik Sinner è approdato in semifinale nell’ATP 250 di Sofia, torneo in cui è campione uscente. […] L’ha fatto al termine di una partita non banale e molto combattuta (7-6 6-4) contro l’australiano James Duckworth, arrivato nell’ultimo periodo ad esprimere il proprio miglior tennis di sempre. Il primo set havisto l’altoatesino patire l’avvio (0-3) e trovarsi indietro 2-5. Con grande accortezza è risalito fino al 5-5, annullando anche un setpoint con una prima di servizio vincente, nel tie-break ha poi fatto la differenza pur davanti a un rivale che non si è mai arreso. Conquistata la prima frazione l’azzurro è partito di nuovo a rilento nella seconda (prima 0-2 poi 2-4 con palla del 2-5). Non si è fatto irretire dalle risposte anticipate dell’australiano e dai tagli in back tipici della scuola “aussie” e si è riportato in parità (4-4). Ha tenuto il nono gioco e nel decimo ha piazzato il break decisivo per salire allo step successivo del draw nel quale figura come numero 1. Punti preziosi anche in ottica Race To Turin per il 20enne allievo di Riccardo Platti: «E’ stata una partita durissima– ha detto Sinner -. […] A Sofia si è anche vista la miglior partita stagionale di Gael Monfils, già in semifinale a Metz e nei quarti a Toronto alcune settimane fa. Ad imbattersi nella super prestazione dell’attuale n. 20 del mondo, già top ten e dalla lunga esperienza nel circuito (35 anni), è stato per la prima volta in carriera, Gianluca Mager, approdato al quinto quarto di finale in carriera a livello ATP. Due break in favore del francese hanno cadenzato il primo set, chiuso 6-2 da Monfils. Nel secondo set Mager ha avuto in avvio le uniche vere opportunità dell’incontro per strappare la battuta al rivale, che in totale ha servito 13 ace (contro nessuno del sanremese). L’azzurro è salito 30-0 e sarebbe potuto andare 40-0 ma ha fallito una non impossibile volée di rovescio. Poi si è issato sul 40-30 ma il transalpino ha messo a segno tre ace consecutivi per portarsi sul’ 1-0. Mager ha pareggiato i conti (1-1), ma Monfils si è involato verso il successi suggellato con un secondo 6-2. Il match durato solo 49 minuti, a dimostrazione della superiorità di giornata di Monfils che oggi troverà nella semifinale della parte bassa l’americano Marcos Giron, che nel primo quarto di giornata ha battuto l’australiano Millman 6-4 6-2. Nella notte italiana è tomato in campo Lorenzo Sonego, per i quarti nell’ATP 250 di San Diego contro il norvegese Casper Ruud, raggiunti grazie al successo importante, 6-4 6-3 in un’ora e 27 minuti, contro Sebastian Korda, avversario che in stagione lo aveva fermnato nel 250 ATP sul rosso diParma. Tre italiani sono in semifinale nei Challenger; Cobolli a Murcia; Travaglia a Sibiu e Pellegrino a Lisbona

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