TourInLove, da Neri Marcorè a Daniele Bracciali: i volti dell’evento per il tennis in carrozzina

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TourInLove, da Neri Marcorè a Daniele Bracciali: i volti dell’evento per il tennis in carrozzina

Una splendida giornata tra sport e beneficenza a Torino. Coinvolti grandi personaggi dello spettacolo e dello sport

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La presentazione dell’evento

Per qualcuno è un passatempo, per altri un modo di tenersi in forma, per altri ancora un rimpianto di quello che poteva essere e non è stato. Di certo, però, tutti i personaggi dello sport e dello spettacolo che hanno deciso di sposare la causa di Tourinlove e di mettersi in gioco per questa bellissima giornata di tennis e beneficienza hanno perfettamente colto il messaggio che l’evento vuole lanciare: promuovere l’inclusione e lo sport veramente di tutti e per tutti.

Con questo spirito, ad esempio, Neri Marcorè,  forse uno degli uomini di spettacolo più popolari di questi tempi, grazie alle sue imitazioni, alle sue apparizioni televisive, ai suoi spettacoli teatrali e alle sue performance teatrali, lascerà per un giorno la sua Roma e salirà a Torino sicuramente per vincere, oltre che per partecipare. Il tennis lo accompagna ovunque. Prima di ogni trasferta di lavoro chiama il suo amico direttore di circolo e gli chiede: ma tu a Bologna chi conosci? Dove potrei andare a giocare? E a Perugia? E a Rimini? Una volta solo la Juventus riusciva a distoglierlo dal tennis. Ora, visto come va la squadra di Allegri, nemmeno quello. Adriano Giannini, che si può tuttora ammirare al cinema in “Tre piani”, l’ultimo film di Nanni Moretti, è cresciuto tennisticamente parlando al “Parioli”: sognava da bambino di diventare Adriano Panatta. Oggi con Panatta ogni tanto ci palleggia e adora Federer al punto da essere tornato a giocare dopo tanti anni proprio travolto dal fascino tennistico dello svizzero. E per capire la sua passione, sul red carpet di Cannes, proprio alla presentazione di Tre Piani, al telefonino seguiva la finale di Wimbledon giocata da Berrettini. Roberto Rosetti, arbitro tra i migliori di sempre e attuale presidente della Commissione Arbitrale Uefa, si è appassionato al tennis un po’ per restare in forma, un po’ per seguire la figlia Federica, Under 18 e 3.1 di classifica. Beppe Gandolfo, da 30 anni volto Mediaset per tutto ciò che accade a Torino e in Piemonte, gioca a tennis nell’intervallo di pranzo, tra un servizio giornalistico l’altro. Pietro Calabrò, ex magistrato, si occupa del Tribunale dei disabili e anche lui non poteva non scendere in campo in queste sfide di doppio in cui si gioca in coppia con un tennista in carrozzina. Infine, ecco anche due ex professionisti della racchetta: Daniele Bracciali e Stefania Chieppa. Gli unici che non hanno bisogno di presentazione, ma che si sono spesi al pari di tutti  gli altri per regalare un sogno a tanti ragazzi disabili che potrebbero abbracciare il tennis e trovare una nuova forma di aggregazione.

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