ATP Finals, i contendenti: Djokovic è il favorito, Berrettini ha il fattore campo

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ATP Finals, i contendenti: Djokovic è il favorito, Berrettini ha il fattore campo

SPONSORIZZATO – Ripercorriamo il 2021 degli otto finalisti: Medvedev difende il titolo, Tsitsipas e Zverev hanno vinto più partite di tutti

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Daniil Medvedev - ATP Finals 2020 (via Twitter, @atptour)
 
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Mancano giorni, davvero pochi, all’inizio delle Nitto ATP Finals: dal 14 al 21 novembre il caro, vecchio Masters si terrà per la prima volta in Italia. La sede designata è il Pala Alpitour di Torino. Un’occasione storica per un’edizione che storica già lo è, a partire dalla presenza di Matteo Berrettini, l’unico italiano di sempre a qualificarsi una seconda volta per il torneo dei Maestri dopo l’esordio del 2019. Un evento che, ricorrendo a un eufemismo, nel corso del suo mezzo secolo di vita non è stato esattamente di abituale frequentazione per i nostri rappresentanti: Adriano Panatta nel 1975, Corrado Barazzutti nel 1979 e, dopo uno iato che pareva infinito, appunto Berrettini due anni fa – informazioni che conosciamo benissimo, ma forse giova ripeterlo per l’ennesima volta dal momento che già capita di dare per scontati risultati fenomenali e lamentarsi se non vengono replicati ogni singola settimana. Per quanto riguarda il 2021, la corsa a Torino si è definitivamente chiusa con una settimana di anticipo, precisamente venerdì 5 novembre, giorno in cui Hubert Hurkacz ha battuto Duckworth spegnendo le residue speranze di Jannik Sinner e di una conseguente doppia presenza italiana alla ATP Finals. Jannik sarà comunque a Torino, nelle vesti di prima riserva. L’ultima edizione in cui un alternate ha effettivamente sostituito un collega è quella del 2017, quando Pablo Carreño Busta subentrò a Rafa Nadal giocando e perdendo due incontri.

Novak Djokovic, che si è assicurato a Bercy il numero 1 di fine anno per la settima volta, è il contendente “più vecchio” della combriccola; nove anni separano il trentaquattrenne di Belgrado dai due che lo inseguono nella classifica per età, Medvedev e Berrettini, classe 1996, l’anno di inizio della Next Gen. Ciò significa che la cosiddetta Lost Generation non sarà rappresentata, per cui coloro che (ogni anno) vaticinavano il famoso ricambio potranno finalmente vantarsi di averlo previsto: hanno solo sbagliato la generazione che sarebbe stata pensionata. Senza alcun riferimento se non puramente casuale, citiamo Roger Federer e Rafa Nadal, la cui contemporanea assenza si verifica per la seconda volta nelle ultime diciannove edizioni dopo quella 2016. L’altro grande assente, dopo cinque apparizioni consecutive, è Dominic Thiem. Tornando a Djokovic, è colui che ha giocato meno tornei in stagione, appena 10, mentre lo stacanovista del gruppo è Hurkacz con 22 presenze. Il record di vittorie, 55, appartiene a Zverev e Tsitsipas. Andiamo allora a vedere il percorso che ha portato a Torino ognuno degli otto contendenti, preceduto da qualche dato stagionale.

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