WTA Finals: prime vittorie per Sakkari e Badosa

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WTA Finals: prime vittorie per Sakkari e Badosa

Maria Sakkari liquida rapidamente Iga Swiatek. Aryna Sabalenka cede ai suoi nervi e a Paula Badosa

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Maria Sakkari - WTA Finals Guadalajara 2021 (foto WTA Finals)
 

M. Sakkari b. I. Swiatek 6-2 6-4

Nella seconda giornata delle Akron WTA Finals di Guadalajara inizio con il piede giusto per la greca Maria Sakkari, che si propone come una delle favorite per la vittoria finale in questa edizione “sui generis” del torneo femminile di fine anno. Nel primo match del gruppo Chichen Itza, Sakkari ha disposto di Iga Swiatek piuttosto rapidamente in due set.

La scelta di giocare outdoor e in una città a quasi 1600 metri sul livello del mare, adottando di conseguenza anche le palline depressurizzate per il gioco, è stata molto discussa alla vigilia e finora ha dato risultati contrastanti. Sì perché se il match di mercoledì sera tra Pliskova e Muguruza è stato davvero di ottimo livello, lo stesso non si può dire del match di giovedì pomeriggio tra Maria Sakkari e Iga Swiatek, nel quale le due protagoniste hanno entrambe faticato non poco a mantenere il controllo dei colpi.

Appena sono arrivata qui ho accettato fin da subito l’idea che avrei commesso parecchi errori stupidi” ha dichiarato Sakkari nell’intervista a bordo campo dopo l’agevole vittoria con Swiatek. In un’ora e 26 minuti la greca ha chiuso una partita nella quale è andata subito avanti di un break nel terzo game e da lì in poi è sempre stata in controllo del punteggio, se non proprio dei propri colpi. Non era sicuramente in controllo dei colpi invece Swiatek, che dopo qualche game nel primo set era persino arrivata a giocare mezzi lob lungolinea con il diritto per evitare di tirare i propri colpi sui teloni di fondo.

La polacca ha preparato questo torneo in Arizona, dove l’aria è molto secca e può ricordare le condizioni dell’altura, ma evidentemente quel tipo di lavoro (cui ha aggiunto anche dei blocchi di allenamento più pesante in vista della prossima stagione) non è stato sufficiente per trovare un giusto adattamento alle condizioni particolari di Guadalajara.

Nel secondo set Swiatek è riuscita a rimanere in scia dell’avversaria più a lungo, annullando due palle break in un terzo game da 12 punti, ma ha poi ceduto il servizio sul 3-3, arrivando addirittura a scoppiare in lacrime prima del match point e chiudendo la partita con un dirittaccio in rete seguito da una fuga immediata negli spogliatoi con la testa nascosta dentro l’asciugamano.

P. Badosa b. A. Sabalenka 6-4 6-0

Il match programmato nella sessione serale di giovedì aveva tutte le carte in regola per essere una grande battaglia tra due giocatrici molto potenti, tuttavia è diventato ben presto un monologo di Paula Badosa che dal 2-4 del primo set ha infilato 10 giochi consecutivi per vincere il suo primo incontro in queste WTA Finals. E dire che nelle prime fasi della partita era stata Sabalenka ad avere il controllo degli scambi riuscendo ad essere molto pericolosa anche sul servizio dell’avversaria. Ma una volta ottenuto il break per il 4-2 strappando la battuta all’avversaria alla sesta palla break, la bielorussa ha commesso alcuni errori che le hanno impedito di consolidare il vantaggio, e da quel momento è andata completamente in confusione. “Dopo aver perso quel game mi sono arrabbiata moltissimo con me stessa, dal punto di vista emotivo ho perso completamente la testa e non sono più riuscita a ritornare in partita”, ha confermato Sabalenka dopo la partita.

Un altro match lasciato per strada dalla bielorussa per colpa della sua instabilità emotiva che le impedisce spesso e volentieri di esprimere tutto il potenziale e di le difficoltà che talvolta le si presentano in campo. Ottimo inizio invece per Badosa, che dopo la vittoria a Indian Wells ha continuato a lavorare duramente e a Guadalajara ha fatto vedere come ormai è diventata una presenza con cui bisogna fare i conti al massimo livello. “Ho fatto una gran partita oggi – ha confermato l’iberica alla stampa – però credo di dover essere pronta al fatto che durante gli altri match [del girone] le cose possano andare diversamente. Gli effetti dell’altura qui si sentono molto a momenti: in alcuni frangenti sembra di giocare in condizioni normali, in altri invece si fa molta fatica a controllare la palla. Tuttavia penso che l’aspetto nel quale sono migliorata di più in questo ultimo periodo sia la capacità di lottare e di soffrire in campo: si può vincere e si può perdere, ma sempre dando il massimo durante il match, e questo credo di averlo fatto vedere anche stasera”.

Venerdì scenderanno di nuovo in campo le giocatrici incluse nel gruppo Teotihuacan: alle 14 locali (le 21 in Italia).

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