Federer salta l'Australian Open e (probabilmente) anche Wimbledon: "Punto al rientro nell'estate 2022"

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Federer salta l’Australian Open e (probabilmente) anche Wimbledon: “Punto al rientro nell’estate 2022”

Come anticipato da coach Ivan Ljubicic, lo svizzero conferma: dovrà rimanere ancora ai box dopo l’intervento estivo al ginocchio destro. “Ma non mi fermo qui, voglio vedere ancora di cosa sono capace su un campo da tennis”

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Roger Federer - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

L’anticipazione, più che mai attendibile, era arrivata poche ore fa da Ivan Ljubicic. Ora c’è anche la conferma: Roger Federer salterà l’Australian Open (come già accaduto nella stagione in corso) e soprattutto sposta parecchio in avanti l’agenda per il suo atteso rientro nel circuito: “Sarei sorpreso se riuscissi a giocare a Wimbledon – le parole dello svizzero al quotidiano di Losanna Le Matin -, secondo i medici potrei ricominciare a correre a gennaio e soltanto in primavera sul campo. Devo essere molto paziente e dare al mio ginocchio il tempo di guarire, i prossimi mesi saranno cruciali“.

Attualmente scivolato al numero 16 del ranking, Federer è assente dal circuito proprio dall’ultima edizione di Wimbledon. Successivamente, come annunciato ad agosto, si è dovuto sottoporre a un nuovo intervento al ginocchio destro. La terza operazione chirurgica in un anno e mezzo, combinata su due fronti – menisco e cartilagine – e quindi ancor più delicata. Nonostante non possa forzare i tempi, il fuoriclasse di Basilea tende a mostrarsi comunque ottimista: “Il primo controllo con i medici è stato incoraggiante – ha raccontato -, ho iniziato un lungo percorso di riabilitazione e proseguirò con la massima dedizione“.

ESTATE 2022 – Con l’occhio mai distolto dal tennis, la sua priorità rimane comunque quella di mantenere la piena salute e un alto livello di qualità della vita quando deciderà di fermarsi. Parando il più possibile i colpi dell’usura di una lunghissima carriera. “Vorrei sciare con i miei figli e giocare a calcio o a tennis con gli amici in futuro, il ricorso alla chirurgia è stato necessario perché volevo avviare il processo di riabilitazione con la mentalità e il fisico ancora di un atleta di livello“.

Nessuna intenzione di chiudere adesso la sua avventura sui campi, in ogni caso, al netto del costante aumento delle difficoltà e dell’impietoso sgualcirsi della carta d’identità: “Sarebbe facile fermarsi qui – ha concluso -, ma i miei tifosi meritano di meglio rispetto a quanto visto nell’ultima stagione sull’erba. Sia chiaro, il mio mondo non crollerà se non dovessi più giocare una finale Slam. Ma la mia ambizione è vedere ancora di cosa posso essere capace su un campo da tennis, tornando a giocare nella prossima estate“.

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