Coppa Davis, semifinale: Croazia-Serbia 1-0, Gojo rimonta Lajovic, la Serbia ancora aggrappata a Djokovic

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Coppa Davis, semifinale: Croazia-Serbia 1-0, Gojo rimonta Lajovic, la Serbia ancora aggrappata a Djokovic

Il nr.2 croato si conferma e vince in rimonta portando in vantaggio la Croazia. Novak Djokovic ora deve battere Cilic, ma il doppio croato è favorito sull’eventuale 1-1

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COPPA DAVIS, Semifinali:

Croazia-Serbia 1-0

Segnatevi questo nome, Borna Gojo. E’ lui la vera grande sorpresa di queste Finals di Madrid. Schierato ancora una volta dal suo capitano Vedran Martic, il nr. 279 del mondo centra non solo la terza vittoria su tre in quest’avventura di Davis ma soprattutto manda la Croazia avanti 1-0 nella semifinale contro la Serbia e consegna sulla carta a Mektic e Pavic (dando per scontata la vittoria nel secondo singolare di Novak Djokovic su Marin Cilic) l’opportunità da numeri 1 del doppio di portare la propria nazione in finale per la quarta volta nella sua storia.

Oltre ad elogiare la grandissima impresa di Gojo, va rimarcato che oggi, rispetto alle altre due vittorie conseguite sin qui, il tennista croato è stato capace di vincere rimontando il suo avversario dopo aver sprecato un break di vantaggio nel primo set. Da nr. 279 del mondo sarebbe dovuto e potuto crollare, invece ha reagito alla grande e mandato in confusione il suo più quotato avversario che alla fine è crollato senza avere la forza di reagire.

Ora Djokovic-Cilic, il numero 1 del mondo non ha alternative, vincere per sperare di andare poi al doppio.

B. Gojo b. D. Lajovic 4-6 6-3 6-2

Parte la prima semifinale della Coppa Davis edizione 2020/2021, in campo Serbia e Croazia. Come da regolamento si sfidano prima i due numeri 2 delle due squadre. Il capitano croato Vedran Martic si affida ancora all’uomo più in palla di queste Finals della sua squadra, cioé Borna Gojo, che ha già battuto nel Round Robin Alexei Popyrin (n. 67) e nei quarti il nostro Lorenzo Sonego (n. 27). Gojo, nr. 279 del ranking, viene così preferito a Nino Serdarusic, nr. 243.

Viktor Troicki sceglie come nr.2 tra i 3 a sua disposizione, tutti schierati nelle 3 partite precedenti al fianco di Novak Djokovic, quello che è uscito vincente dal suo match, cioé Dusan Lajovic, nr.33 del ranking, preferito quindi a Kajinovic e Kecmanovic.

Non ci sono precedenti tra i due tennisti. Gojo inizia al servizio e i primi giochi confermano lo stato di grazia del tennista croato. Che picchia da fondo campo, approfitta del nervosismo probabilmente inevitabile del suo avversario e strappa subito nel secondo gioco la battuta a Lajovic per poi confermare il break sul 3-0. Il croato prosegue a vele spiegate ma sul 4-1 improvvisamente smarrisce la sicurezza (e forse l’incoscienza) di inizio partita. Lajovic così risale, trova maggiore precisione nei colpi, trova profondità e approfitta del calo di Gojo, soprattutto sulla diagonale del rovescio. Il serbo trova il controbreak nel settimo gioco, agguanta la parità sul 4-4 e con uguale disinvoltura completa l’opera chiudendo il set 6-4. Incredibile come il match sia girato da un momento all’altro, probabilmente l’importanza della posta in palio si è fatta sentire soprattutto sulle spalle del tennista meno esperto.

Gojo ricomincia al servizio nel secondo set, l’abbrivio è uguale a quello del primo parziale. Il croato ritrova fiducia, tiene la battuta, strappa ancora una volta nel secondo gioco la battuta al suo avversario e approfittando di 4 gratuiti di diritto di Lajovic risale da 0-30 nel terzo game e va sul 3-0. Il croato continua a martellare da fondo campo e si procura anche una palla per il 4-0 che ipotecherebbe il secondo set, ma Lajovic si salva e tiene la battuta. Gol sbagliato, gol subito, vale anche nel tennis il vecchio adagio di stampo calcistico. Lajovic d’improvviso ritrova traiettorie e precisione, Gojo perde un paio di bracci di ferro da fondo campo e con un rovescio lungo concede il controbreak al suo avversario, 3-2 Croazia e tutto da rifare. Scambi sempre più duri da fondo campo con Lajovic che prova ad aprirsi il campo sul rovescio di Gojo per poi chiudere con il diritto lungolinea. Il croato resiste per quel che può, Lajovic però manca una palla del 3-3 e con un doppio fallo sanguinoso concede di nuovo il break al suo avversario. Stavolta Gojo non spreca il vantaggio, tiene i due servizi successivi e chiude 6-3. Dopo un’ora e 26 minuti si va al terzo.

Lajovic sembra sempre un po’ bloccato, Gojo invece non accenna alcuna difficoltà e anche l’inizio del terzo set lo vede protagonista. Lajovic va sotto 0-30, recupera sul 30-30, ma Gojo prima lo infila con un gran passante di diritto e poi indovina un rovescio quasi da fuori campo che atterra vicino alla riga del corridoio. Break Croazia, la Serbia rischia di brutto. Anche perché Lajovic continua nel suo momento negativo, sbaglia l’impossibile, anche le cose più semplici e Gojo è lì ad approfittarne. Il baratro si apre davanti al tennista serbo che cede di nuovo la battuta e va sotto 3-0 e servizio Croazia. Lajovic continua a remare inutilmente da fondo campo, Gojo va come un treno e chiude 6-2 per l’1-0 croato che mette la Serbia (e Djokovic) spalle al muro.

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