La Russia non potrà ospitare gironi della Coppa Davis nel 2022

Flash

La Russia non potrà ospitare gironi della Coppa Davis nel 2022

I vincitori del torneo non potranno giocare in patria a causa di una decisione dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA)

Pubblicato

il

Russia - Coppa Davis 2021, Madrid (Photo by Manuel Queimadelos/Quality Sport Images/Kosmos Tennis)
 

La procedura di gara per le città che ospiteranno le fasi finali della Coppa Davis 2022, (che vede in lizza anche l’Italia) inizierà nelle prossime settimane, ma alla Russia non sarà permesso partecipare. All’inizio di dicembre Daniil Medvedev ha portato il suo Paese alla vittoria sulla Croazia in finale regalando alla Russia, che giocava con il nome di Russian Tennis Federation (RTF), il terzo titolo nel prestigioso evento a squadre fondato nel 1900. Nelle finali di quest’anno, hanno battuto anche Germania, Svezia, Equador e Spagna nel cammino verso il titolo.

Dal prossimo anno, come noto, la formula della Coppa Davis subirà nuove modifiche: in quattro città diverse ci saranno quattro gironi da quattro nazioni (portando da 18 a 16 il numero di partecipanti) mentre la fase a eliminazione diretta avverrà in un’altra sede, con tutti gli indizi a indicare il Medio Oriente e in particolare Abu Dhabi. Tuttavia la Russia non potrà organizzare un girone nel 2022 ma sarà libera di farlo dall’anno successivo. Questo perché è attualmente bandita dalle competizioni internazionali per violazioni legate al doping a livello federale. Un’ampia indagine ha infatti scoperto molteplici episodi di pratiche illegali di doping da parte di funzionari russi in vari Giochi Olimpici, ma il tennis non è mai stato coinvolto nello scandalo (il caso di Maria Sharapova non era riconducibile a strategie sistemiche). Di conseguenza l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), di cui fa parte la Federazione Internazionale di Tennis (ITF), ha imposto un ban alla Russia nel 2019. Questo è il motivo per cui Medvedev e la sua squadra hanno giocato con il nome della loro federazione e non del loro Paese.

L’ITF, come riportato in esclusiva sulla nostra versione inglese ubitennis.net, ha confermato che il divieto è in vigore fino al 16 dicembre 2022, ovvero dopo le finali del 2022. Il divieto rimane in vigore per due anni e impedisce alla Russia di ospitare qualsiasi competizione mondiale elencata dalla WADA o tornei/eventi di competizione di coppa del mondo. Inoltre, quando si gareggia al di fuori della Russia l’uso del proprio nome nazionale, insegne, emblemi e inno è vietato durante il medesimo periodo”, ha detto un portavoce dell’ITF a Ubitennis. Kosmos, che è la principale forza trainante finanziaria dietro la Coppa Davis, aveva precedentemente affermato di sperare di selezionare le città su una base contrattuale della durata di “tre-cinque anni”.

Tuttavia, vogliono anche fare in modo che ogni città ospitante appartenga a un paese che giochi la fase finale, il che complica un po’ le cose. È possibile che l’Italia venga selezionata come ospitante per un periodo di tre anni, ma qualora mancasse la qualificazione durante il periodo potrebbe perdere i diritti di accoglienza. “Può capitare che tu abbia un accordo con una città o un Paese, ma poi la squadra di casa non si qualifica. Ecco perché abbiamo bisogno di più accordi e opzioni di backup”, ha detto di recente ai giornalisti il ​​presidente di Kosmos Enrique Rojas. Il processo di selezione delle città ospitanti inizierà a gennaio, con i candidati interessati che avranno sei settimane per presentare le loro proposte. La decisione finale dovrebbe quindi essere presa a metà marzo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement