Le cinque partite più belle della stagione WTA 2021

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Le cinque partite più belle della stagione WTA 2021

Dai due match point salvati da Osaka a Muguruza all’incredibile corsa di Fernandez a Flushing Meadows, passando per la maratona di Giorgi al Foro Italico, il circuito femminile non ha lesinato grandi incontri durante la stagione appena conclusa

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Naomi Osaka - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Andare a controllare gli archivi per ripescare le migliori partite dell’annata appena conclusa è un’operazione più spigolosa di quanto si possa immaginare. Soprattutto quando si parla del circuito femminile, che offre ogni anno una valanga di incontri equilibratissimi, spesso decisi su una manciata di punti. Noi ci abbiamo provato lo stesso e vi proponiamo di seguito quelle che secondo noi sono stati i migliori cinque incontri della stagione 2021 al femminile, usando qualche linea guida per semplificare la selezione. Non siamo andati a pescare solo gli incontri con il miglior rapporto vincenti/errori non forzati, ma la qualità del tennis espresso rientra certamente tra i parametri. Così come ci rientra il livello di equilibrio e incertezza del match, due fattori che contribuiscono da soli ad aumentarne la spettacolarità. Last but not least, le scelte sono ricadute anche su incontri che si sono poi rivelati significativi in una visione d’insieme della stagione 2021.

Naomi Osaka VS Garbine Muguruza – Australian Open, ottavi di finale, 4-6 6-4 7-5

Non è stato probabilmente il match più brillante dell’anno, ma il primo confronto diretto tra le due campionesse Slam Naomi Osaka e Garbine Muguruza ha esaltato il pubblico dell’Open d’Australia e gli appassionati europei rimasti svegli a tarda notte. Osaka si presentava a Melbourne da prima favorita (insieme ad Ash Barty), ma il sorteggio le riserva un pessimo quarto turno. Muguruza, da numero 14 del seeding, dimostra infatti di essere al livello delle migliori giocatrici del ranking. Recupera un break di svantaggio per poi allungare sul 6-4 2-0 contro un’Osaka imprecisa e frettolosa, ma in grado di reagire sul finale del secondo set, chiuso con una bella risposta di dritto. L’inerzia, che a inizio terzo sembrava pendere dal lato di Naomi, passa dal lato spagnolo nel quinto game. Spalle al muro (sotto 3-5 15-40) la giapponese cambia completamente marcia, salvò i due match point (uno con un ace centrale) e non lascia scampo a Garbine, infilando una serie di quattro giochi consecutivi.

Osaka finì poi per vincere l’Australian Open, battendo in finale Jennifer Brady. Dopo il quarto titolo Major qualcosa si è inceppato nella mente dell’ex numero 1 mondiale, le cui difficoltà emotive sono state messe a nudo durante lo Slam successivo, entrando in un loop dal quale non sembra essersi ancora totalmente ripresa.

Sara Sorribes Tormo VS Camila Giorgi – WTA 1000 Roma, primo turno, 7-6(4) 6-7(7) 7-5

Inseriamo anche un po’ di Italia in questo riassunto, dal momento che in questa stagione la nostra Camila Giorgi è riuscita a firmare un’impresa al WTA 1000 di Montreal, dove ha vinto il titolo. Prima di trovare un equilibrio invidiabile sul campo in estate, Camila ha faticato nei tornei su terra, anche al Foro Italico. Il suo incontro contro Sara Sorribes Tormo al primo turno non è certo un capolavoro di tattica e gestione della partita, ma è entrato nella storia come sesto match più lungo della WTA (poi sceso all’ottavo durante la stessa stagione 2021, superato da Kucova-Gorgodze e Trevisan-Bouzkova). Inoltre è stata probabilmente la partita più pazza dell’anno. Giorgi nel primo set manca tre match point in risposta, forza il tie-break dopo che Sorribes Tormo si ritrova 6-5 e servizio e perde comunque il parziale.

Per tutto l’arco della sfida, Giorgi ha tentato imperterrita di sfondare il muro eretto dalla spagnola, provando a trovare la soluzione vincente o comunque altamente aggressiva e finendo per commettere quasi 90 non forzati. Riesce in ogni caso a portare a casa 9-7 al tie-break (al settimo set point utile) un secondo set durato oltre un’ora e mezza, in cui per otto volte le due si strappano il servizio. Poi il grande rammarico finale. Camila è avanti 4-0 e servizio, ma la regolarità quasi snervante per il suo gioco permette a Sorribes Tormo si ribaltare il parziale e chiudere 7-6 6-7 7-5.

Maria Sakkari VS Bianca Andreescu – US Open, ottavi di finale, 6-7(2) 7-6(6) 6-3

Partita d’intensità e qualità elevatissima quella tra Sakkari e Andreescu sotto i riflettori dell’Arthur Ashe Stadium di New York, nel cuore del miglior torneo della stagione a livello WTA (pur ricordando che gli Slam non sono organizzati dalla WTA stessa). Lo US Open ha offerto una serie di partite estremamente piacevoli da guardare e incerte nel risultato finale, così come lo è stato il torneo, che ci ha proposto una finale inedita tra Raducanu e Fernandez. Nelle fasi precedenti del torneo va in scena un’autentica battaglia per accedere ai quarti di finale tra Bianca e Sakkari. 3 ore e 30 minuti. Orario di fine: le 2:13 del mattino a Flushing Meadows. Mai nessuna partita si era conclusa così tardi allo US Open da quando venne introdotta la sessione serale.

Andreescu manca l’occasione di brekkare sul 5-5 del secondo set, dopo aver vinto al tie-break il primo. Perde il secondo tie-break della partita ma si guadagna un prezioso break di vantaggio all’inizio della frazione decisiva. Non riesce tuttavia a mantenerlo, e con una serie di cinque giochi consecutivi Sakkari le infligge la prima sconfitta in carriera su questi campi (nel 2019 vinse il torneo battendo Serena in finale), conquistando i quarti di finale. Il tutto circondato da un’atmosfera che definire elettrica è riduttivo, come spesso accade a New York quando i protagonisti sul campo si spingono al loro limite, sino all’ultima goccia di sudore.

Leylah Fernandez VS Elina Svitolina – US Open, quarti di finale, 6-3 3-6 7-6(5)

Un altro match dello US Open 2021 ci permette di parlare di una delle stelle destinate a brillare nei prossimi anni nel Tour femminile, ovvero la canadese Leylah Fernandez. Il suo torneo è strabiliante e allo stesso tempo estenuante dal punto di vista fisico e mentale. Elimina la campionessa uscente Osaka e l’ex-campionessa Kerber, prima di giocare una partita memorabile contro Elina Svitolina nei quarti. Contro una grande giocatrice di difesa come l’ucraina, la teenager Fernandez gioca tutto il match con enorme coraggio, soprattutto in quell’incredibile terzo set dove da sotto 5-2 Svitolina riesce ad aggrapparsi al tie-break. La giovane canadese lo vince 7 punti a 5, finendo in ginocchio sull’Arthur Ashe.

La sua avventura non finisce qui però. In semifinale supera Sabalenka in un match che – a livello di emozioni e qualità di gioco – si colloca probabilmente alla pari con quello appena descritto. In finale, come arcinoto, viene fermata da Emma Raducanu in una delle finali Major più inattese di sempre.

Paula Badosa VS Victoria Azarenka – WTA 1000 Indian Wells, finale, 7-6(5) 2-6 7-6(2)

Non sono state tante le finali equilibrate e avvincenti della stagione WTA andata in archivio qualche settima fa. Soprattutto nei grandi tornei abbiamo assistito a partite godibili e incerte come la finale di Wimbledon, ma anche a match a volte già scritti oppure dominati dalla tensione. Di sicuro la finale di Indian Wells non rientra in queste categorie, perché verrà ricordata come una delle più belle della storia recente. I nomi delle protagoniste non sono i soliti e questo ha contribuito in parte al crescente interesse attorno all’ultimo atto di un torneo in cui al maschile si sono giocati il titolo Cameron Norrie e Nikoloz Basilashvili.

Badosa parte meglio, salendo 4-0 nella prima frazione, ma solo al tie-break riesce a portarsi avanti nel punteggio. Nella seconda frazione deve però fare i conti con una travolgente Azarenka: 6-2 per la bielorussa in poco più di mezz’ora e match pareggio nel conto dei set. Nonostante un vantaggio iniziale per aprire uno spettacolare terzo set, Badosa pasticcia sul 4-4 mandando la sua avversaria a servire per il match. Azarenka si ritrova a due punti dal suo terzo titolo a Indian Wells sul 30-0, ma trema, finendo poi per essere travolta nel tie-break finale.

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