Alexander Zverev è stato sicuramente uno dei grandi protagonisti della stagione 2021 del tennis maschile, vincendo l’oro olimpico a Tokyo 2020 e le ATP Finals contro il russo Daniil Medvedev. Le ambizioni del tennista tedesco però non si fermano qui, come racconta lui stesso in un’intervista rilasciata alla TV tedesca ZDF dopo aver ricevuto il premio di sportivo tedesco dell’anno. Zverev ha esordito parlando della sua salute mentale. “Non sono lo stesso tennista del passato. Ho giocato molti tornei nella mia carriera che mi hanno causato qualche problema a livello mentale, ma ora mi sento più maturo e con l’aiuto del mio team ho imparato ad affrontare le difficoltà e risolvere i problemi, questo ti rende un tennista migliore”.
Per quanto riguarda la stagione appena passata Zverev non ha dubbi. “Negli ultimi sei mesi siamo stati io, Novak e Daniil a dominare e credo che continueremo a farlo per tutta la prossima stagione“, e rilancia, “il più grande miglioramento che ho fatto è stato sul piano mentale. Mi sento molto più rilassato in campo e pronto a mostrare a tutti di cosa sono capace. Battere Djokovic a Tokyo e Torino mi ha fatto sentire invincibile“. A questo punto i piani del numero tre del mondo per il 2022 sono chiari e ambiziosi. “Ci sono due cose che non ho ancora raggiunto: vincere un torneo del Grande Slam e diventare il numero uno al mondo. Spero che tutto questo accada, già in Australia“.
Nel primo Slam della stagione non ci sarà però con lui il suo padre-allenatore Alexander Zverev Senior, alle prese con problemi di salute da diverso tempo. “Ho chiesto di poter portare altre due persone, ma non mi hanno ancora confermato nulla. Tra loro non ci sarà mio padre, che starà qualche mese senza viaggiare con me”. Zverev ha poi ripetuto la riflessione già esposta in un’altra intervista a Tennis Magazine sui suoi allenatori del passato, tra cui figura il pluricampione Slam Ivan Lendl, con cui ha interrotto la collaborazione nel 2019, e David Ferrer, lasciato nel 2020 a causa della pandemia. “Purtroppo (con Ferrer ndr) abbiamo dovuto fermarci l’anno scorso a causa della situazione del corona. È l’unico con cui direi che proverei di nuovo. Non ha funzionato bene con Lendl. Non è un segreto. Non credo che fossimo una buona coppia neanche a livello caratteriale. Vedevamo le cose in maniera diversa sul tennis e sul cosa fare durante gli allenamenti”.