Il ministro dell'immigrazione non cancella il visto: Novak Djokovic è libero (per ora)

Australian Open

Il ministro dell’immigrazione non cancella il visto: Novak Djokovic è libero (per ora)

Il N.1 ATP può restare in Australia, ma la decisione non è definitiva. Polizia costretta ad intervenire per placare i tifosi. Falso allarme sull’arresto di Djokovic: a lanciarlo i familiari

Pubblicato

il

Novak Djokovic - US Open 2021 (Pete Staples/USTA)
 

Il risultato dell’udienza svoltasi nella notte italiana al momento non verrà contestato dal governo federale: Novak Djokovic è libero di rimanere in Australia, almeno per il momento. Fonti australiane (come The Age) infatti riportano come per il momento il ministro dell’Immigrazione Alex Hawke abbia deciso di non annullare il visto di Novak Djokovic. Hawke aveva a disposizione quattro ore per decidere se tenerlo in detenzione, qualora avesse deciso di interrogarlo di nuovo. L’interrogatorio non è avvenuto e quindi le quattro ore di tempo non sono più un fattore. Dunque con l’avvicinarsi della notte a Melbourne, Novak Djokovic è libero. Il ministro Hawke comunque potrà esercitare il potere personale di annullargli il visto in qualsiasi momento, e se ciò dovesse avvenire, affermano le fonti, non sarà prima di domani o nei prossimi giorni.

Intanto, davanti all’hotel dove Djokovic ha passato questi giorni di attesa si è radunata una folla sempre più consistente, e nelle ultime ore il salire della tensione e le manifestazioni di giubilo dei tifosi hanno spinto la polizia locale ad usare spray al peperoncino contro i presenti. Alcuni manifestanti sono stati ripresi a lanciare bottiglie contro una macchina e due di essi sono anche saliti sopra la vettura.

IL FALSO ALLARME DELL’ARRESTO

Intanto ricostruiamo un falso allarme che era stato lanciato poche ore dopo la lettura della sentenza che vedeva annullata la cancellazione del visto di Djokovic. Inizialmente il tennista serbo sembrava esser stato nuovamente arrestato e a riportare la notizia per prima era stata una fonte vicina al padre di Nole stando a delle dichiarazioni dello stesso Srđan Djokovic, padre del giocatore. Il fratello Djordje avrebbe aggiunto, secondo Sasa Ozmo: “Ciò che possiamo fare è diffondere la notizia sui social media – vogliono arrestare e incarcerare Novak di nuovo. […] Al momento è nella stanza da cui ha assistito ai procedimenti assieme ai suoi avvocati, e stanno pensando al da farsi”.

Un’altra fonte, Oliver Brown cronista sportivo del Daily Telegraph, aveva riferito di “massiccia presenza della polizia presso l’ufficio degli avvocati di Djokovic in Collins St, Melbourne. Furgoncini bianchi diretti al parcheggio sotterraneo. La polizia federale australiana si sta dirigendo per arrestarlo. Il ministro dell’Immigrazione ha quattro ore per annullare nuovamente il visto”. Evidentemente i furgoncini bianchi non erano lì per arrestarlo bensì per condurlo fuori dal luogo di ‘detenzione’ e con ogni probabilità portarlo all’interno dell’ufficio dei suoi avvocati nella Rialto tower di Melbourne in Collins Street.

In ogni caso le voci sono state smentite, ma non prima che alcune testate (anche italiane) le riportassero erroneamente. Sasa Ozmo stesso ha confermato che il N.1 ATP non è stato arrestato, senza per la verità aggiungere di essere stato lui il primo a riportare l’arresto del giocatore senza usare fonti che non fossero i familiari del giocatore. Qui il primo tweet sull’arresto (con tanto di chiosa e typo), a cui ne sono seguiti altri:

Qui la smentita:

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement