Australian Open, gli highlights di Kyrgios-Medvedev: "A Nick interessa il colpo precedente, a me il prossimo" [VIDEO]

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Australian Open, gli highlights di Kyrgios-Medvedev: “A Nick interessa il colpo precedente, a me il prossimo” [VIDEO]

Le parole e i gesti dei protagonisti del match clou del Day 4. Kyrgios: “Al momento lui è il migliore. Fra un anno credo che starò ancora giocando ma non si sa mai”

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Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato: Daniil Medvedev e Nick Kyrgios hanno infiammato il pubblico della Rod Laver Arena per quasi tre ore, dando vita ad un confronto probabilmente più equilibrato del previsto. Di seguito riportiamo le parole dei due contendenti inframmezzate dagli highlights dell’incontro.

KYRGIOS: “MEDVEDEV È IL MIGLIORE IN QUESTO MOMENTO”

Iniziamo dal beniamino locale, la cui stagione è iniziata proprio all’Happy Slam dopo che la sua preparazione è stata deragliata dal COVID-19. Proprio per questo motivo Nick si dice più che soddisfatto di quanto mostrato: “Sono davvero orgoglio della mia prestazione. Credo che chiunque nel circuito ti direbbe che al momento lui è il miglior giocatore del mondo, ha una consistenza straordinaria e il suo livello non scende mai, nemmeno sotto pressione – ha davvero tanta fiducia nel suo gioco. Ho fatto quello che potevo, ho servito a 220 all’ora per tre ore e ho giocato abbastanza bene da fondocampo, creando tante opportunità in risposta. Sono fiero di come ho reagito alle difficoltà degli ultimi mesi, soprattutto perché ho avuto il COVID subito prima del torneo – non sarei riuscito a farcela senza il mio team- […] Lui è il favorito per vincere il torneo, quindi non posso essere troppo deluso“.

Il pubblico presente (in una percentuale che sembrava decisamente superiore al 50 consentito) è stato estremamente coinvolto nella partita; Kyrgios cerca sempre questo legame: “Giocare sulla Rod Laver Arena è sempre speciale, non è una cosa che do per scontato. Soprattutto alla fine ho cercato di godermi ogni momento perché sapevo che stavo per perdere. Quando ero piccolo mi dicevo sempre che un giorno ci avrei giocato e che avrei intrattenuto milioni di persone, e il mio sogno si è avverato. Ovviamente stasera l’ambiente era un po’ più sboccato del solito, ma come ho detto tante volte gli australiani hanno bisogno di questo”.

Detto questo, i rumoreggiamenti sono andati un pochino al di là del fair play, e anche lui se n’è reso conto, pur ricordando quanto siano stati duri gli ultimi due anni per il Paese e sottolineando che il futuro del gioco può risiedere solo in un maggiore coinvolgimento: “Anche se i media non ne hanno parlato, sia nel match con Broady che in questo ho provato a chiedere al giudice di sedia di dire al pubblico di non fare troppo rumore fra un servizio e l’altro. Credo sia un dovere dell’arbitro quello di tenere in silenzio il pubblico. […] Comunque l’atmosfera è stata fantastica, questo è lo sport! So che il tennis è per gentiluomini, ma era ora che il pubblico gli si approcciasse con un’energia diversa, altrimenti morirà“.

Ma cosa farà il Kyrgios tennista nei prossimi mesi/anni? “Non so cosa starò facendo fra un anno, probabilmente starò ancora giocando ma non si sa mai […] Il mio prossimo torneo sarà Dallas. […] Non ho piani per il futuro, voglio godermi la serata. Andrò a cena con il mio team, poi domani giocherò il doppio. Le persone possono dubitare di me quanto vogliono, ma per partite di questo tipo risponderò sempre presente. […] Non importa se mi alleno poco, per partite così riuscirò a trovare quello che mi serve. Certo, non sono contento di aver pescato Medvedev al secondo turno, ma sono convinto che stasera avrei potuto battere il 95% dei giocatori“.

Chiosa finale sulla prevenzione del COVID a Melbourne, messa in dubbio (fra gli altri) da Alexander Zverev negli scorsi giorni (Sascha aveva detto che i giocatori non stanno venendo testati, e che se lo fossero ci sarebbero tanti casi di positività). Kyrgios è in disaccordo con il N.3 ATP, sottolineando il ruolo dell’individuo nell’evitare la diffusione del virus: “Tutti i giocatori sono obbligati a fare dei tamponi, ci mandano il kit e noi ci testiamo. A Sydney ho fatto un tampone ogni giorno, e così sono risultato positivo. Tutti dovrebbero fare il tampone, è la cosa giusta da fare“.

MEDVEDEV: “IL PUBBLICO GLI HA DATO UNA MANO, IO SONO STATO BRAVO A CONCENTRARMI SU ME STESSO”

Come sempre più analitica la disamina di Medvedev, che sembra ormai a suo agio nell’interpretare la parte del villain sui grandi palcoscenici: “Decisamente un match duro. Sono un po’ stanco, ma credo che abbiamo giocato entrambi benissimo. Non sapevo cosa aspettarmi da Nick, visto che non giocava da tempo, ma si è espresso ad un livello molto alto. Avremmo potuto vincere entrambi“.

Certo, non un secondo turno ordinario: “Di sicuro è stato un sorteggio sfortunato, di solito quando hai una testa di serie alta non dico che ti aspetti di iniziare con dei match semplici, però hai qualche certezza in più sul tuo valore rispetto a quello dell’avversario. Con invece è dura, perché serve benissimo, e anche se ho risposto bene non sono riuscito a breakkarlo molte volte [quattro, ndr]. Detto questo, vincere un match così mi dà tanta fiducia per il prosieguo del torneo“.

Aver battuto per la prima volta Kyrgios è certamente una dimostrazione della crescita vertiginosa di Daniil negli ultimi tre anni, visto che l’aussie l’aveva sconfitto due volte nel 2019, subito prima dell’esplosione definitiva: “Rispetto ad allora sono molto più esperto, ho giocato più partite importanti. A Washington ero ancora in ascesa, ma sentivo di poter crescere. […] Tutta questa esperienza mi ha aiutato stasera, perché a Washington ricordo di aver pensato di non poter fare nulla contro il suo servizio, mentre oggi sono riuscito a mettergli pressione tante volte“.

IL RAPPORTO CON IL PUBBLICO DI MELBOURNE

Sulla vocale presenza della RLA Daniil ha detto: “Hanno cercato di sostenerlo per tutta la partita e ci sono riusciti. In particolare lui ha iniziato a giocare meglio nel terzo set in un momento in cui mentalmente avrebbe potuto accusare un calo, visto che io stavo giocando abbastanza bene ed ero anche avanti di due set. Lui invece ha alzato il livello e il pubblico ha cercato di aiutarlo; allora ho deciso di uscire un attimo per cambiarmi e rinfrescarmi un pochino perché sentivo che nel terzo set mi era mancato qualcosa, quindi ho deciso di cambiare tutto! Mi sono solo detto che dovevo servire e rispondere meglio, anche se in realtà non stavo rispondendo male“.

Un aspetto che il N.2 ATP ha voluto sottolineare è che la percezione di un match giocato in queste condizioni non potrà che modificarsi nel tempo: “Non so se mi sono goduto il match, ma sicuramente mi godo la vittoria! Non è facile giocare contro il pubblico, ma a posteriori verrà sicuramente ricordato come un incontro divertente, abbiamo messo in piedi un grande show per il pubblico – ovviamente Nick ha più meriti da questo punto di vista, è un grande intrattenitore. In tanti mi hanno già scritto, non solo per complimentarsi ma anche per dirmi che si sono divertiti, quindi probabilmente sarà bello rivederla […]. Quando la riguarderò dopo il torneo magari penserò che c’era una grande atmosfera“.

Noto appassionato di calcio, Medvedev non può che apprezzare il riferimento a CR7 degli astanti. Di sicuro, però, ha qualche rimostranza sulle tempistiche del suo utilizzo stile vuvuzela: “Non ho mai visto una partita di Cristiano dal vivo, quindi non se stiano cercando di fare esattamente quello che fa lui o se le persone allo stadio facciano la stessa cosa durante le sue partite. Alla fine ho scritto ‘siuu’ sulla videocamera perché quando Jim [Courier] mi ha spiegato la cosa ho pensato, ‘se lo fanno tutti allora lo scrivo’. Però non è facile sentirlo fra prima e seconda di servizio, non è una cosa buona per il gioco – la preparazione per la seconda è sempre un momento intenso, e credo che il pubblico dovrebbe rispettarlo“.

GLI OBIETTIVI

Quando gli è stato detto delle belle parole di Kyrgios nei suoi confronti, Medvedev non poteva che dirsi felice, ma ha tracciato una differenza fondamentale fra chi cerca il colpo spettacolare e chi cerca la vittoria: “Sono contento che Nick dica queste cose di me, perché è un bravo ragazzo fuori dal campo. Durante le partite è un intrattenitore, che non è una cosa negativa, semplicemente vuol dire che devi cercare di rimanere concentrato su te stesso. Lui dice spesso, ‘bel colpo, bel servizio’, mentre a me queste cose non interessano, non mi interessa il colpo che ho appena giocato, mi interessa il prossimo. Lui può battere chiunque, lo sappiamo, inclusi Rafa, Roger e Novak, vuole dimostrare di poter battere tutti; quindi sono contento che parli bene di me“.

Non è un segreto che, senza Djokovic, Med sia il grande favorito assieme a Zverev. Se uno dei due vincesse l’Australian Open diventerebbe anche il N.1 ATP, obiettivo che il russo non nega minimamente: “Più sali e più lontano vuoi andare! Sono numero due da parecchio, e ho giocato bene, quindi voglio diventare N.1 e vincere 25 Slam! Per me in realtà la cosa più importante è lavorare su me stesso, sul mio gioco e su come diventare un tennista migliore per provare a vincere tutti i tornei a cui partecipo. […] Mi sono preparato bene per l’Australian Open, quindi voglio vincere più partite che posso, anche se negli Slam è dura. Se riesco a fare dei grossi risultati potrò diventare N.1, soprattutto in virtù dei punti che Novak perderà – non possiamo non parlarne. La vita è così, non ha avuto la possibilità di giocare ed è stata una storia dal grande impatto mediatico. Il risultato è questo, ma penso che se diventassi N.1 meriterei comunque un po’ di riconoscimento“.

Infine, come nota a parte gli è stato chiesto quale sia la caratteristica che lo rende tanto dominante sul cemento, in particolare in relazione a performance non sempre all’altezza su terra ed erba: “Probabilmente i miei colpi e la mia mobilità, ma soprattutto i colpi perché mi piace far viaggiare la palla rapidamente, mi piace far sì che non perda troppa velocità dopo il rimbalzo. Sul cemento ho delle sensazioni che sulle altre superfici ho solo a tratti, mentre per vincere uno Slam hai bisogno che ti accompagnino in ogni match“.

Qui il tabellone dell’Australian Open 2022

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